Gérard de Villiers – SAS: Missione IGLA S
Gérard de Villiers – SAS: Missione IGLA S – N°71 – Novembre 2013
Parviz Amritzar, pakistano, ha un unico scopo nella vita: vendicarsi. Un drone americano gli ha ucciso dei familiari nella zona tribale al confine tra il suo paese e l’Afghanistan. E lo strumento della sua ritorsione si chiama IGLA S, un missile antiaereo di fabbricazione russa utilizzato dai guerriglieri ceceni contro gli elicotteri nemici. Un’arma micidiale. L’obiettivo di Parviz è spettacolare e devastante: abbattere l’Air Force One su cui viaggia il presidente degli Stati Uniti. Solo così la sua sete di vendetta per il sangue versato sarà placata. Una minaccia dietro cui si cela una macchinazione che lascerà molte vittime sul campo. Per neutralizzarla, la CIA ha una sola carta da giocare: Malko Linge. E così il Principe delle Spie dovrà compiere un salto mortale senza rete in territorio ostile, fino alla ex repubblica sovietica del Daghestan. Un angolo di mondo dimenticato da tutti, dove uccidere è come respirare.
EBOOK DISPONIBILE
Care lettrici e lettori, come ormai avrete letto praticamente ovunque, Gérard de Villiers si è spento dopo lunga malattia il 31 ottobre, praticamente in concomitanza col numero 200 della leggendaria serie SAS. Abbiamo già letto alcuni vostri commenti e ricordi a riguardo, ma sarebbe bello concentrarli tutti in questa discussione.
Intanto ecco una sintetica rassegna stampa internazionale
Posted in Segretissimo SAS
novembre 2nd, 2013 at 16:52
da collega ed estimatore il mio personale ricordo sul blog del Professionista
http://hotmag.me/ilprofessionista/2013/11/02/un-ricordo-di-gerard-de-villierscreatore-di-sas/
novembre 3rd, 2013 at 10:01
De Villiers a suo modo è il più significativo esempio del filone della spia raffinata, elegante, a suo agio in abito da sera al tavolo di baccarat di un casinò quanto poteva esserlo in tuta mimetica sul campo di battaglia, al volante di una Bentley o di una Aston Martin, buongustaio, intenditore di vini, frequentatore di Grand Hotels e località esotiche e, soprattutto, tombeur des femmes par excelence, quel filone nato grazie a Ian Fleming e Jean Bruce che ha raggiunto l’apice del successo nella seconda metà degli anni ’60. Una particolare interpretazione della spy story che ben poco ha in comune con la realtà o con le venature intimiste di Graham Greene o Eric Ambler o con le pretese di realismo di John Le Carrè, Fredric Forsythe o Len Deighton o, infine, con le imprese sparatutto di mercenari o corpi speciali, nonostante la sigla SAS, che potrebbe far pensare agli Special Air Services britannici. Piuttosto, De Villiers con gli anni si è ritagliato una sua area personale accentuando sempre di più la componente dell’ambientazione esotica in cui lo spionaggio diventava solo un pretesto per raccontare storie avventurose ambientate in scenari che grazie a Salgari, Verne e altri narratori del XIX secolo, nel nostro immaginario sono indissolubilmente legati all’avventura. Ed è proprio Salgari il nome che più spontaneamente mi viene da associare a Gerard De Villiers, al quale è curiosamente legato dal numero di romanzi scritti – entrambi hanno superato la soglia dei 200 titoli. RIP Gerard, sei stato un esempio per tutti noi.
novembre 3rd, 2013 at 16:44
Ottima analisi, Jack Morisco, sono pienamente d’accordo. Effettivamente l’agente segreto Malko Linge, e la tipologia delle sue vicende, rappresentano una singolare variante rispetto ai vari James Bond, Jason Bourne e Chanche Renard, Mission Impossible, Metal Gear Solid, Alias, Nikita, Hitman e tanti altri.
Un saluto al venerabile spirito di Gerard De Villiers.
novembre 3rd, 2013 at 17:27
Ottimo il commento di Jack Morisco complimenti, anche quello del NY Times merita un plauso, tutti e due hanno colpito nel segno.
novembre 3rd, 2013 at 20:11
Care Amiche, Cari Amici,
seguo le opere di Gerard da tanti anni, poiché non sono piu’ giovane e, occupandomi per mestiere di geopolitica, relazioni internazionali e questioni affini, ho ammirato in lui la superba cura dedicata all’ambientazione delle sue storie, spesso “molto vicine” alla cronaca (talvolta non ancora accaduta) e la sottile analisi, mai superficiale anche laddove poteva apparire tale, per situazioni nazionali o sovranazionali che sono state, sono e saranno, purtroppo, oggetto di scontri a vari livelli.
Perdiamo non solo uno scrittore, a mio giudizio, ma anche un fine analista.7
Grazie.
Gian Luigi
novembre 4th, 2013 at 14:51
Addio, Gerard: ci mancherai. A te, che hai rappresentato un frammento della nostra esistenza, sia lieve la terra, e di te il ricordo continui a rimanere vivo. Grazie per i duecento libri che ci hai dato e per la compagnia che ci ha tenuto Malko.
Massimo Trifirò (Lecco).
novembre 4th, 2013 at 15:35
Non solo per i quasi 200 titoli, che dovrebbero essere tutti quelli tradotti in italiano, compresi i 2 senza SAS, Gérard De Villiers è la presenza più significativa nella mia libreria, ormai da tanti anni.
Nonostante i profondi cambiamenti delle realtà socio-politiche del mondo ed il venir meno di certi stereotipi consolidati che hanno caratterizzato il nascere ed il diffondersi del genere “spionistico” il nostro autore è riuscito sempre a rimanere più che mai attuale nelle sue trame.
Ma poi, per chi si è affezionato a Malko, è stato sempre un girare il mondo nei sui diversi scenari di criticità, anche se negli ultimi tempi la polvere dei paesi islamici è forse un po’ troppo presente.
Sarebbe interessante collocare in una cartina geografica del mondo tutte le località che sono state interessate, credo che, oltre all’Antartide, rimarrebbe fuori molto poco!
Che chi raccoglierà la sua eredità possa dimostrare di non essere da meno e continuare a deliziarci con tante altre avventure del nostro SAS!
novembre 4th, 2013 at 17:37
E’ veramente un momento triste: con SAS sono stato iniziato, negli anni ’70 alla spy-story (e anche ad altro, per la verità ). E come è stato già detto, si leggeva i suoi romanzi anche per capire un po’ di più della situazione politica di quel, più o meno, esotico, paese. Mi chiedo: ma adesso la collana terminerà o i ghost-writer usciranno allo scoperto?
novembre 5th, 2013 at 07:59
secondo me si tratta di vedere che nome potrà comparire in copertina, ma sono convinto che SAS continueremo a vederlo ancora. Almeno lo spero, visto che il ritmo delle uscite è sempre stato ininterrotto anche quest’anno (tenuto conto del presente episodio, ce ne sono ancora 6 da tradurre e pubblicare in Italia)
novembre 5th, 2013 at 15:01
Io per la verità sono cresciuto con 007 James Bond (e personaggi affini)e devo dire che SAS per me ha sempre rappresentato un’affascinante variante. All’inizio ho fatto un pò fatica a farmelo piacere davvero, ma sono stato attratto dalle scene di seduzione e sesso che forse sono le più accattivanti che ho mai letto… inoltre l’atmosfera di intrigo e d’avventura è comunque molto intensa.
Credo che SAS rappresenti innanzitutto una gran fonte di soddisfazione per tutti quei lettori che non hanno mai gradito troppo gli agenti segreti della tipologia “superman”, ed è giusto che anche questi lettori trovino gli eroi che meglio si prestano alle loro esigenze.
novembre 8th, 2013 at 15:09
Leggo sull’articolo di Repubblica che i romanzi di De Villiers sono in ristampa da Feltrinelli. La notizia mi giunge nuova. Qualcuno ha notizie in merito?
Grazie.
novembre 8th, 2013 at 17:31
Una grave perdita, inevitabile ma tuttavia inattesa. Porto un mio piccolo contributo personale. Ho iniziato a leggere De Villiers nel 1975, da quel momento non ho più perso un numero delle varie edizioni e ho ricercato i numeri mancanti nella collana Segretissimo. Gli eventi del lavoro mi hanno poi portato in alcuni dei luoghi dei romanzi (Algeria, Cipro, Libano, Indonesia, Kosovo, Bosnia, Haiti, Hawaii, etc.) dove mi sono divertito, romanzo alla mano a vedere i luoghi di SAS, e sorpresa! C’erano veramente, alberghi, ristoranti, strade….in alcune occasioni ho persino riconosciuto i personaggi di quello o tal altro romanzo, ed ogni volta la stima per Lui aumentava. Ora? Cosa accadrà? Ritengo che nessun ghost potrà essere mai all’altezza e che sarebbe un doveroso omaggio far uscire di scena anche SAS, forse è provocatorio, ma d’ora in poi anche l’illusione che il maestro abbia benedetto le bozze è sparita.
E’ stato compagno di viaggio per 38anni e come si dice dei vecchi soldati “non muoiono mai, svaniscono lentamente”
novembre 13th, 2013 at 11:13
Eg8 mi pare veramente bizzarra questa notizia di feltrinelli..prima di tutto perchè credo che mondadori seli tenga ben stretti… poi De Villiers8se consocete qualche giallista francese ve lo confermerà9 è sempre stato catalogato (a mio parere a sproposito) come autore di ‘destra’. vedo comunque che su Amazon France è già annunciato per gennaio il 201. anche io ne conservo un ricordo entusista sopratutto degl ianni 70, continuerò a leggerlo così come continuo a leggere tex, per affezione…
novembre 14th, 2013 at 11:25
Da appassionato lettore di romanzi di spionaggio accolgo con tristezza la notizia della dipartita del Maestro, che è comunque già da tempo immortale, essendo, a mio parere, l’inventore di un personaggio unico nel panorama della spy story, ma proprio per questo accattivante.
Ci consola il fatto che la saga non muore con il suo creatore, anche se i successori non sempre si dimostrano all’altezza. E’ stato così con il mitico Jean Bruce e con Ian Fleming. SAS, come de Villiers è ormai tra gli Immortali
novembre 20th, 2013 at 15:07
Questo nuovo MISSIONE IGLA S potrebbe non essere indimenticabile, ma è comunque un romanzo SAS di tutto rispetto.
Consigliato a tutti gli appassionati.
novembre 20th, 2013 at 22:36
E’ vero, IGLA S è un romanzo con un SAS vecchia maniera. Mi sta piacendo, anche se contiene parti nettamente copiate da un altro romanzo di SAS di cui in questo momento mi sfugge il titolo, mi riferisco alle pagine di introduzione del personaggio di Rem Tolkachev, potente del Cremlino … Comunque sto ancora leggendo la Missione ma noto un miglioramento rispetto ad altre recenti avventure di SAS.
R.I.P. a Gerard De Villiers e Grazie per i tanti bei momenti che mi hai dato …
novembre 24th, 2013 at 23:37
Rem Tolkachev compare precedentemente in POLONIO 210, INTRIGO A TBILISI e IL PADRONE DELLE RONDINI.
Probabilmente ti riferisci a uno di questi.
novembre 25th, 2013 at 18:09
ritroveremo Rem Tolkachev nel SAS 200LA VENDETTA DEL CREMLINO… sì credo anche io che da un po’ di tempo a questa parte i ghost siano migliorati…
novembre 28th, 2013 at 20:48
Appena terminato, gli attribuisco una buona sufficienza sopratutto per la descrizione dei servizi segreti sovietici, ma sicuramente lo ricordero’ piu’ per la coincidenza della scomparsa del suo autore. Al prossimo numero.
dicembre 12th, 2013 at 19:39
Salve, anche io ho sempre apprezzato SAS pur avendolo scoperto in ritardo rispetto alle vostre testimonianze. Pian piano ho reperito molti vecchi volumi davvero belli e avvincenti tanto da far dimenticare le idee profondamente reazionarie del protagonista (caro Prof non tanto a sproposito.
dicembre 12th, 2013 at 23:38
Questo numero non è ancora, a tutt oggi, arrivato a Lecce presso l’edicola Demetrio in Viale Japigia 12, 73100 Lecce.
Da informazioni prese presso il distributore della mia città il numero di cui sopra non risulta mai giunto.
Ho contattato il distributore di Bari che lo ha regolarmente ricevuto e distribuito. Pertanto vi chiedo notizie in merito.
P.s. A tutt ogggi 12 dicembre, non è giunto neppure il n.72 di Dicembre, che, invece è giunto regolarmente a Bari.
Vi prego, volermi notiziare in merito