Gérard de Villiers – SAS: Dossier Hariri
Gérard de Villiers – SAS: Dossier Hariri – N°41 – Maggio 2011
Beirut, Libano, febbraio 2005. Al posto di Rafic al-Hariri, carismatico capo dell’opposizione contro la brutale penetrazione politica siriana nel paese dei cedri, rimane solo un immane cratere fumante. Dopo questo catastrofico attentato, il Libano torna a essere teatro di faide, stragi, guerre. Beirut, Libano, presente: un misterioso informatore comunica alla CIA di essere in possesso di un dossier ugualmente esplosivo. Nientemeno che la lista con i nomi dei responsabili dell’eliminazione di al-Hariri. Ma quando l’agente incaricato di recuperarla vienea sua volta brutalmente assassinato, alla CIA rimane un’unica alternativa: schierare in Libano Malko Linge, il Principe delle Spie.
Posted in Segretissimo SAS
maggio 7th, 2011 at 11:18
Lo sfondo della cover è simile a quello di LIBANO ROSSO SANGUE.
Comunque, è ben riuscita. Se ben ricordo, il Prof aveva detto molto bene di questo inedito dopo averlo letto in francese.
maggio 9th, 2011 at 11:02
@Hitman77
Mi hai letto il pensiero, pur avendo solo 3 o 4 SAS questa copoertina mi ha fatto subito pensare alla penultima uscita di SAS.
maggio 9th, 2011 at 11:52
Mi fa sorridere che ci sia chi si ricorda una copertina dall’altra.
Io con i 179 SAS che ho, vado solo a vedere se il titolo può corrispondere ad uno degli inediti pubblicati nell’elenco in francese.
Poi credo che certe vicende, in certi scenari politico-geografici, finiscano per assomigliarsi.
maggio 9th, 2011 at 14:04
Per me è stato facile, avendo solo 3 SAS è normale che mi possa ricordare delle copertine… e a maggiorn ragione in quanto ricorda qulle del mese precedente, ovvero quella del mio primo SAS -che ad onor del vero non mi piacque-.
Mi piace vincere facile..eheheh
maggio 9th, 2011 at 16:06
E’ anche una questione di memoria visiva personale, a prescindere da quante copertine uno possiede. Ad esempio io ricordo la copertine di molti SAS che non possiedo ma che ho visto più volte su Internet.
Quindi la cosa è molto più soggettiva di quanto qualcuno possa credere.
maggio 10th, 2011 at 09:24
non avevo fatto caso all osfondo. in ogni caso la topa è galattica…. il romanzo quando lo lessi mi piacque parechcio, anche se ormai mi pare superato dai tempi. ma del resto la politica internazionale evolve così rapidamente che era già ‘vecchio’ quando è uscito in Francia.
s
maggio 10th, 2011 at 10:11
La topa è galattica, ok, ma il braccio e la mano sotto il gomito hanno qualcosa di tremendamente sgraziato: sembra che Victor abbia fatto un maldestro fotomontaggio di parti diverse di donne diverse… Doveva andare molto di fretta, ed ecco il risultato. Anche la mano che impugna l’arma sembra non appartenere realmente alla donna.
maggio 16th, 2011 at 12:27
La donna in copertina chi è?
Il fantasma di Tania?
E’ bellissima, ma esiste nella storia, o è l’ennesima presa in giro dei (potenziali) lettori?
maggio 16th, 2011 at 22:06
Io continuo a sostenere che la donna in copertina deve avere sopratutto la funzione di stimolare il lettore e prepararlo alle avventure -erotiche e non-contenute nel romanzo. E deve essere somaticamente in sintonia con l’ambientazione geografica specifica.
Il fatto che possa non somigliare a nessuna delle donne presenti nel romanzo non ha molta importanza, e sicuramente non è una presa in giro nei confronti del lettore.
Credo che il Prof sia d’accordo con me, ma credo che molti altri saranno contrari.
Pazienza.
maggio 17th, 2011 at 08:36
Ciao!
questo è il mio secondo SAS, anche
questo mi ha preso molto, anche se
mi è piaciuto di più Ostaggi in
Somalia, soprattutto il finale,
dove ho trovato più azione.
@Hitman77: Sono d’accordo con te, però secondo me avrebbero dovuto
mettere un immagine diversa visto
che nel libro non mancava, ad
esempio io avrei messo La principessa Gamra con la sua
pistola d’oro.
Comunque Malko ha trovato un
nuovo fan.
Ciao
maggio 17th, 2011 at 11:27
giusto per chiarire la discussione sull’identità delle donne in copertina.
due osservazioni
anche negli anni d’oro delle illustrazioni di Jacono raramente le donne di copertina rispechciavano personaggi del romanzo. la copertina dovrebbe dare un’idea del mood della storia.
nell’edizione originale di questo romanzo c’è un’immagine in cui posa la pornostar Aria Giovanni che nulla c’entra con la storia o con i suoi personaggi. se non se ne preocucpa de Villiers che in Francia è anche editore oltre che autore…. Godiamoci la cover che mi sembra più che accattivante e il romanzo che, nella media degli ultimi, è buono.
certo
Ostaggi in Somalia fa parte di un periodo in cui ogni SAS era un piccolo capolavoro.
settembre 19th, 2011 at 03:20
ho in mano proprio ostaggi in somalia….prezzo di copertina 4500 lire,il mio secondo SAS….son quasi emozionato…