Tags: Agatha Christie, collegio inglese, Hercule Poirot, Lidia Ballanti

Agatha Christie, “Macabro quiz”, I Classici del Giallo n. 1482, luglio 2024

Agatha Christie, “Macabro quiz”, I Classici del Giallo n. 1482, luglio 2024

È il giorno di apertura della sessione estiva e il prestigioso collegio di Meadowbank accoglie le sue allieve in un’atmosfera di austero splendore. Facoltose allieve inglesi e straniere appartenenti alla crema della società trovano qui un’educazione completa sotto ogni profilo: culturale, sportiva e sociale.

La direttrice dell’istituto, Miss Bulstrode, prossima alla pensione, dovrà presto scegliere una degna sostituto, ma nel frattempo, grazie alle altissime rette pagate dai genitori delle alunne, può permettersi insegnanti di prim’ordine, e il collegio è all’apice del successo.

Almeno fino all’omicidio dell’insegnante di educazione fisica, Miss Springer, che viene trovata morta in palestra.

Ci vorranno le famose cellule grigie di Hercule Poirot, il celebre investigatore belga, per collegare il decesso a un intrigo molto più ampio e complesso.

Tra spie, preziosi gioielli rubati e misteriose principesse in esilio, preparatevi agli gli immancabili colpi di scena ideati dalla penna senza tempo della regina del mistero Agatha Christie.

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Tags: augusto de angelis, commissario de vincenzi, Egitto, Milano

Augusto De Angelis, “Il candeliere a sette fiamme”, Il Giallo Supplemento n. 14, luglio 2024

Augusto De Angelis, “Il candeliere a sette fiamme”, Il Giallo Supplemento n. 14, luglio 2024

Quello che all’apparenza inizia come un caso qualsiasi nella desolazione delle casacce degradate in via Anfiteatro a Milano, si trasforma in una caccia all’uomo internazionale per il commissario De Vincenzi, l’investigatore melanconico e pessimista inventato dal giallista Augusto De Angelis, che scrisse i suoi romanzi durante il ventennio fascista.

La vittima ha l’aspetto di un uomo mediorentale e il passaporto tedesco, ed è morto senza accorgersi apparentemente di niente, ancora in pigiama e con i vestiti piegati con cura accanto al letto.

Due però sono i dettagli che non quadrano: la presenza di un candelabro a sette bracci, ovvero una menorah ebraica, e il numero quarantotto scritto in nero sulla porta gialla della sua camera d’albergo. Un codice segreto?

La pista porterà De Vincenzi fuori dall’Italia in un giallo che si mescola alla spy-story. L’indagine lo porterà ad attraversare il Mediterraneo e ad approdare in Egitto, dove la questione palestinese inizia appena a delinearsi nel mutevole scenario internazionale.

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Tags: Apocrifi sherlock, Luigi Pachì, Marco Bertoli, Tate Gallery, Tim Major

Tim Major, “Sherlock Holmes. Assassinio al contrario”, Il Giallo Sherlock n. 119

Tim Major, “Sherlock Holmes. Assassinio al contrario”, Il Giallo Sherlock n. 119

Londra, maggio del 1898. Una nuova cliente si presenta al 221B di Baker Street: Abigail Moone, popolare scrittrice di storie del mistero, che pubblica sotto pseudonimo maschile.

Abigail racconta a Sherlock Holmes di aver ideato e messo in scena un finto omicidio per un nuovo romanzo, com è sua abitudine mentre inventa nuove trame.

Una cosa bizzarra, quindi, ma niente al di fuori del suo solito, non fosse che il giorno seguente il giornale ha riportato la notizia di un vero assassinio, avvenuto con le stesse identiche modalità di quello da lei immaginato.

La vittima, Ronald Bythewood, era un anziano frequentatore della Tate Gallery, un soggetto perfetto per il finto omicidio di Abigaili dati i suoi spostamenti abitudinari e prevedibili.

Tuttavia, l’avvelenamento dell’uomo è avvenuto sul serio, e con delle modalità che seguono alla lettera gli appunti segreti dell’autrice, cosa che la polizia considererà certamente un indizio di colpevolezza.

Soltanto il mitico duo di Baker Street può dimostrare la sua innocenza, ma per risolvere un caso così poco convenzionale sarà necessario ignorare le prove schiaccianti e smascherare il genio malvagio che è stato in grado di trasformare la finzione in realtà.

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Tags: cold case, Fabio González, Paolo Bernetti, Premio Tedeschi 2024, romanzo vincitore, Spagna, Trilogia di Valencia

Paolo Bernetti, “La notte del fuoco”, Il Giallo Oro n. 40, luglio 2024

Paolo Bernetti, “La notte del fuoco”, Il Giallo Oro n. 40, luglio 2024

È la notte del 19 marzo 2010 e Valencia è in festa. Le bande cittadine suonano allegre per le strade, l’aria è satura del profumo dei churros dei chioschi colorati, il cielo è illuminato da fuochi d’artificio per la Nit de la Cremà, la notte del fuoco.

Le vere protagoniste della serata sono le Fallas, centinaia di sculture di legno dai colori sgargianti che sfilano per le strade. E che al culmine dei festeggiamenti, per tradizione, vengono date alle fiamme, rimpiendo di fumo e fuoco il cuore di Valencia in un atavico augurio di rinascita e prosperità.

Ma presto qualcosa di terribile ruba la scena ai festeggiamenti. L’urlo di una donna fa ammutolire la folla, e una figura macabra, contorta e annerita emerge dalle ceneri di una Fallas.

Qualcuno ha ucciso un uomo e ne ha occultato il cadavere dentro una statua, per trasformare il gioioso falò in un rogo purificatore…

Otto anni dopo, Fabio Davila González, giovane studente di giornalismo italo-spagnolo, riceve una telefonata da suo nonno Don Carlos, vecchio avvocato dal carattere scorbutico.

E se fosse stato un innocente a pagare per il crimine di quella notte, e i veri assassini fossero ancora a piede libero?

Fabio si troverà coinvolto in un indagine a metà tra il presente e il passato, la luce dei fuochi e le ombre della città, a scoperchiare un cold case ancora bollente e dalle propaggini che scottano, nel romanzo vincitore del Premio Tedeschi 2024.

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Tags: Alice Basso, Antonio Paolacci, Barbara Perna, cosy crime, Cristina Aicardi, Ferdinando Pastori, François Morlupi, Lucia Tilde Ingrosso, Maria Elisa Aloisi, Nora Venturini, Paola Ronco, Paolacci & Ronco, Paolo Regina, Patrizia Rinaldi, Serena Venditto, Valeria Corciolani

AA.VV., “E cosy sia”, Il Giallo BIG n. 6, luglio 2024

AA.VV., “E cosy sia”, Il Giallo BIG n. 6, luglio 2024

Il cosy crime prende ufficialmente cittadinanza tra le pagine del Giallo Mondadori con “E cosy sia”, una raccolta di storie a tinte mystery ricchi di ironia.

Preparatevi a una selezione di dodici racconti all’insegna del puro divertissement scritti da alcune delle migliore penne del Paese.

In compagnia di personaggi noti e inediti viaggerete tra le luci sfavillanti della Ville Lumière, farete un salto indietro nel tempo nella Sicilia degli anni Sessanta e partirete per crociere dai risvolti inaspettati…

La formula del cosy crime, infatti, fa volentieri a meno dei dettagli cruenti, della tensione o delle periferie degradate tipiche del thriller e del noir, e non necessita neppure di un vero e proprio ispettore di polizia che conduca l’indagine.

Ci porta invece nella dimensione più lenta e a misura d’uomo delle piccole comunità e della vita di provincia, si limita alle informazioni essenziali del crimine, senza scavare nel torbido o insistere sui dettagli morbosi, e spesso racconta indagini condotte da investigatori amatoriali, che si trovano coinvolti loro malgrado nei misteri dai loro conoscenti.

Ma attenzione a non rilassarvi troppo: nonostante il tono più leggero e l’ironia, il cosy crime non lesina per quanto concerne intrighi e colpi di scena!

Ecco la lista dei racconti presenti nell’antologia:

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Tags: Flavia Imperi, Franco Forte, Paolo Bernetti, Valencia, vincitore

Paolo Bernetti

A cura di Flavia Imperi

Intervistiamo Paolo Bernetti, vincitore del Premio Tedeschi 2024 con “La notte del fuoco”, un giallo ambientato a Valencia, città di elezione dell’autore, che sarà pubblicato nella nostra collana Il Giallo Oro a luglio 2024.

Ciao Paolo, ti va di raccontare come è nata la tua passione per i romanzi gialli? E quali sono stati gli autori che ti hanno maggiormente ispirato?

Ciao Flavia, in primis ci tengo a ringraziarti per l’intervista e a ringraziare il direttore Franco Forte e la Mondadori per avermi accompagnato in questo percorso e per offrirmi la possibilità di rispondere alle tue domande.

Tornando alla domanda:

I miei genitori mi hanno sempre trasmesso l’enorme valore della lettura, fin da bambino. Ad undici anni ho passato tredici mesi a leggere “Il Signore degli Anelli” e da quel momento in poi ho sognato di diventare scrittore. Mi sono appassionato ai gialli poiché li ritengo l’espressione pura del rompicapo e così li concepisco. Non amo le storie lineari che non presentano un enigma da risolvere. La vita stessa, in costante contrasto e simbiosi con il concetto di morte, non è lineare ed è un mistero da svelare. E i gialli, forse in maniera catartica, ci permettono di avvicinarci a tale mistero, di intravederlo e, per chi ne è capace, di risolverlo.

Tra gli autori che mi hanno maggiormente ispirato direi: Stieg Larsson, Joel Dicker, Michel Bussi, Lars Kepler. Ma anche Harlan Coben, Don Winslow e John Grisham. Recentemente anche Gillian Flynn, un’assoluta maestra per quanto mi riguarda.

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Tags: Andrea Lauro, Ellery Queen, Nicola Calathopoulos, Roger Riccard

A giugno, sul Giallo Mondadori, l’arte della penna la fa da padrona!

E se ad aver bisogno dell’aiuto del più grande investigatore di tutti i tempi fosse uno dei più famosi scrittori americani della sua epoca? È quello che avviene in “Sherlock Holmes. Il manoscritto scomparso di Mark Twain” di Roger Riccard, sul Giallo Sherlock Mondadori.

L’investigatore Ellery Queen, intanto, si ritrova invischiato in un losco caso legato alla famiglia dello scultore Howard Van Horn conosciuto in Francia prima della guerra, in “Dieci incredibili giorni”, sui Classici del Giallo.

Un altro scrittore è al centro del mistero del Giallo Mondadori, ma questa volta si tratta di un misterioso autore di bestseller di cui nessuno conosce l’identità, almeno fino a quando non si mette a investigare sul caso Mauro Delgado, critico letterario che si improvvisa detective in “Dannati per sempre”, dell’italiano Nicola Calathopoulos.

E voi, quale misterioso scrittore inseguirete?

Nicola Calathopoulos, “Dannati per sempre”, Il Giallo Mondadori 3240, giugno 2024

Ellery Queen, “Dieci incredibili giorni”, I Classici del Giallo n. 1481, giugno 2024

Roger Riccard, “Sherlock Holmes. Il manoscritto scomparso di Mark Twain” n. 118, giugno 2024

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Tags: autore misterioso, Barcellona, giallo senza cadavere, Nicola Calathopoulos, pseudonimo

Nicola Calathopoulos, “Dannati per sempre”, Il Giallo Mondadori 3240, giugno 2024

Nicola Calathopoulos, “Dannati per sempre”, Il Giallo Mondadori 3240, giugno 2024

Il successo del romanzo best seller di Ferdinand Celouis porta l’autore sotto i riflettori mondiali. Peccato che il suo sia solo un nom de plume, e che nessuno ne conosca la vera identità.

Non si tratta di una mera operazione commerciale: l’identità dell’uomo in carne e ossa dietro lo pseudonimo è un reale mistero.

E come tale lo tratterà Mauro Delgado, critico letterario dalla penna velenosa e la mente affilata, il quale decide di prendere il segreto dell’identità dell’autore di “Dannati per sempre” come una sfida personale.

Per smascherare lo scrittore, Delgado si cala nei panni del detective e trasforma la propria casa nel cuore di Barcellona in una vera e propria centrale operativa.

Presto, la sua ossessione lo porta a unire le forze con Gonzalo Carbonell, un professore universitario misantropo e sociopatico, che vive isolato in un’antica torre, circondato dai libri.

Tra tic, manie e scollamento dalla realtà, i due dovranno immergersi in un labirinto fatto di scatole cinesi. Ma quale sarà il prezzo da pagare per svelare la verità?

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Tags: Ellery Queen

Ellery Queen, “Dieci incredibili giorni”, I Classici del Giallo n. 1481, giugno 2024

Ellery Queen, “Dieci incredibili giorni”, I Classici del Giallo n. 1481, giugno 2024

Lo scultore Howard Van Horn si risveglia in una squallida pensione di una zona malfamata di New York; non ha idea di dove si trovi né di come ci sia arrivato, ma ha delle tracce di sangue sulle mani e sul vestito. Sangue… che non sembra essere il suo.

Per lui si tratta dell’ennesimo sgradevole episodio in una lunga serie di blackout, ma questa volta il dubbio di aver commesso qualcosa di atroce è troppo. Howard si rivolge così all’amico Ellery Queen, il famoso investigatore conosciuto a Parigi prima della guerra.

Il celebre investigatore si trasferisce nella cittadina di Wrightsville assieme all’uomo, immergendosi nel complesso mènage famigliare di casa Van Horn, una dinastia dominata dalla figura dispotica di Diedrich, il padre milionario, la sua enigmatica e giovane nuova moglie Sally e il misterioso zio Wolfert.

È così che hanno inizio dieci giornate decisamente fuori dall’ordinario per il celebre investigatore, per il quale il soggiorno della villa si trasforma presto in una serie di strani incidenti e situazioni tanto imbarazzanti che al confronto le amnesie di Howard sembrano eventi assolutamente normali.

Riuscirà Ellery Queen a mettere assieme tutti i pezzi del puzzle prima del fatidico decimo giorno?

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Tags: Luigi Pachì, Marilena Caselli, Mark Twain, Roger Riccard, Sherlock Holmes

Roger Riccard, “Sherlock Holmes. Il manoscritto scomparso di Mark Twain” n. 118, giugno 2024

Roger Riccard, “Sherlock Holmes. Il manoscritto scomparso di Mark Twain” n. 118, giugno 2024

«Forse non le sembrerà un granché, signor Holmes, e in effetti credo  che potrebbe suscitare più interesse nel dottor Watson, ma la verità è che qualcuno mi ha rubato la vita.»

Così esordisce lo statunitense Samuel Clemens, meglio noto con lo pseudonimo di Mark Twain, presentandosi al duo investigativo di Baker Street.

Lo scrittore americano si trova a Londra assieme alla famiglia, ma qualcuno ha fatto irruzione al Langham Hotel e ha trafugato le carte su cui stava lavorando alle proprie memorie.

Chi può essere stato, e perché?

Gli indizi superficiali, dal vetro rotto della portafinestra alle macchie di pioggia sul tappeto a un brandello di stoffa impigliato nella ringhiera della scala antincendio, sembrerebbero indicare un’effrazione.

Ma Sherlock Holmes non è uno che si fermi alle prime tracce, e presto scopre che la via presa dal ladro sembrerebbe essere passata semplicemente dalla porta, con tanto di comoda chiave o di passe-partout.

Perché allestire quella messinscena, allora? La partita si complica, e questo, si sa, è un invito a nozze per il re dei detective, che accoglie con piacere la sfida dell’americano piombato alla sua corte da oltre oceano.

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