Un bidone di guai (1314)

dicembre 30th, 2012

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Fred Fitch non è un fesso qualsiasi. Fred Fitch è il re dei fessi, vittima predestinata di truffatori e imbroglioni pronti ad approfittarsidella sua disarmante buona fede. Perciò, quando un ingenuo credulone come lui eredita un mucchio di soldi da uno zio che nemmeno sapeva di avere, la situazione non può che essere esplosiva e tanta manna dal cielo può rivelarsi una fonte di guai molto seri. Soprattutto se questo misterioso zio è morto assassinato, la sua ultima amante è un’ex spogliarellista e qualcuno ha tutta l’intenzione di fare la pelle anche al povero Fred, prigioniero di un’intricatissima rete di inganni nella quale un destino beffardo sembra condannarlo a dibattersi all’infinito.

Donald E. Westlake (1933-2008), statunitense, è approdato alla carriera di scrittore dopo svariati impieghi e un’esperienza in un’agenzia letteraria. Maestro insuperato del filone del giallo umoristico, culminante nelle avventure del ladro Dortmunder, si firma anche con diversi pseudonimi: come Richard Stark ha dato vita al ciclo di romanzi con protagonista il rapinatore Parker. Ha vinto tre volte il premio Edgar, con un romanzo, un racconto e una sceneggiatura, e nel 1993 ha ricevuto il titolo di Grand Master assegnato dall’associazione Mystery Writers of America.

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Le avventure di Sherlock Holmes (1313)

dicembre 5th, 2012

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Una foto compromettente minaccia il trono del re di Boemia. L’affiliazione a una lega di uomini accomunati dalla capigliatura rossa nasconde una diabolica macchinazione. Un anziano proprietario terriero viene assassinato e ogni evidenza accusa il figlio, ma qualcuno è convinto della sua innocenza. Una ragazza vuole la verità sulla morte sospetta della sorella, che dopo le imminenti nozze avrebbe ricevuto una cospicua rendita. Tra una serie infernale di decessi legata a cinque semi d’arancio e il mistero di un gioiello rubato, dodici sfide al limite dell’impossibile per le capacità di qualsiasi investigatore. Non per l’ingegno sovrumano di Sherlock Holmes. Anche perché, una volta scartato l’impossibile, ciò che rimane è la sorprendente soluzione. Per la prima volta nel Giallo Mondadori, una delle più famose raccolte di storie brevi del re degli investigatori.

Arthur Conan Doyle (1859-1930), nato a Edimburgo, è probabilmente il più celebre autore di gialli di tutti i tempi e, con Edgar Allan Poe, uno dei padri fondatori di questo genere letterario. Dopo aver esercitato la professione medica e aver prestato servizio come ufficiale medico durante la guerra anglo-boera, si dedicò a tempo pieno alla scrittura grazie all’immenso successo riscosso dal personaggio di Sherlock Holmes, il detective per eccellenza, immortale protagonista di numerosi romanzi e racconti

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Verso l’ora zero (1312)

dicembre 5th, 2012

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Il delitto perfetto va organizzato con cura. Occorre pianificare in anticipo tutte le mosse che porteranno al risultato finale. L’assassinio di Camilla Tressilian, austera nobildonna uccisa nella sua villa in Cornovaglia, è stato invece organizzato nel modo peggiore. Il killer ha lasciato troppi indizi, e tutti puntano verso Nevile Strange, l’erede universale della vittima. Il sovrintendente Battle è però convinto che quell’omicidio non sia che la prima mossa di un piano astuto per sopprimere un’altra vittima: lo stesso Nevile!

Agatha Christie (1890-1976), creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple, nasce a Torquay, sulla costa inglese, da una famiglia agiata. Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come crocerossina e nel 1920 pubblica il suo primo giallo: Poirot a Styles Court. A questo folgorante esordio seguono numerosissimi romanzi, racconti, testi teatrali e radiofonici. Dopo il divorzio dal primo marito, il pilota Archibald Christie, si risposa con l’archeologo Max Mallowan, con il quale intraprende diversi viaggi in Medio Oriente. Nel 1954 vince il Grand Master Award, nel 1955 il New York Drama Critics Circle Award e nel 1971 viene nominata dalla regina Elisabetta Dame dell’impero.

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La fiamma e la morte (1310)

ottobre 30th, 2012

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Indagare personalmente su un delitto del passato: un sogno per qualsiasi detective. O forse un incubo? Succede al sovrintendente di Scotland Yard John Cheviot, che sta viaggiando a bordo di un taxi, ma che pochi minuti dopo si ritrova a scendere da una carrozza… e il calendario ha fatto un balzo indietro di un secolo e più. È il 1829, e lui non ha la minima idea di come sia potuto accadere. Il suo primo incarico non sembra di quelli da fama eterna: smascherare il responsabile di un furto di becchime per uccelli esotici nella dimora di una nobildonna londinese. Ma forse il ladro cercava dell’altro, forse gioielli nascosti. E quando a una festa da ballo il caso di furto si trasforma in un caso di omicidio, un investigatore di razza come ohn Cheviot è nel suo elemento naturale. Perché un omicidio è un omicidio, a dispetto del calendario. E prima di tutto Cheviot deve scoprire l’assassino. Poi penserà al resto.

John Dickson Carr nasce a Uniontown, Pennsylvania, nel 1906. Nel 1930 scrive il primo giallo, Il mostro del plenilunio. Tre anni dopo dà il via alla serie delle inchieste del dottor Gideon Fell, e quasi contemporaneamente, con lo pseudonimo di Carter Dickson, fa debuttare l’altro suo grande personaggio, sir Henry Merrivale, detto “il Vecchio”. L’autore resta soprattutto l’insuperato specialista dei misteri di camera chiusa. Scompare nel 1977.

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Charlie Chan e la donna inesistente (1311)

ottobre 30th, 2012

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Un caso freddo può far scorrere il sangue dopo tanto tempo? È possibile, soprattutto se i casi freddi sono addirittura due, quelli che un ex capo del CID, il Dipartimento investigativo criminale di Scotland Yard, rievoca per Charlie Chan durante un pranzo a San Francisco. Riguardano l’omicidio di un uomo avvenuto sedici anni prima e la misteriosa sparizione di una donna in India. E ora riguardano anche il funzionario in pensione, che viene ucciso con un colpo di pistol quella sera stessa. Ai piedi, un paio di pantofole di velluto come quelle che indossava all’epoca la prima vittima. Le stesse pantofole di velluto. Charlie è in vacanza ed è atteso con urgenza a Honolulu per la nascita del suo undicesimo figlio, ma ci sono parecchi validi motivi per trattenersi ancora un po’. Giusto il tempo di risolvere tre casi in un colpo solo.

Earl Derr Biggers (1884-1933), statunitense, è stato anche giornalista e commediografo oltre che autore di gialli. Grazie al personaggio del detective sinoamericano Charlie Chan, nel quale si fondono due culture così diverse e distanti, ha ottenuto un enorme successo che dai romanzi si è esteso al cinema, alla radio, ai fumetti.

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Un cadavere al giorno (1308)

settembre 26th, 2012

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Una partita fra amici a tavola reale normalmente non dovrebbe concludersi col morto. Invece questa volta, quando uno dei giocatori se ne torna a casa è per finire ucciso con un colpo d’arma da fuoco. Sul cadavere, l’assassino lascia un piccolo oggetto che è anche una minaccia. Agli occhi di una ragazza come Bessie Gibbon, rimasta orfana e trasferitasi nella ricca dimora dello zio a New York, tutto ciò appare spaventoso e incomprensibile. A quelli di Mac Duff, ex insegnante diventato investigatore per hobby, appare certamente spaventoso ma non del tutto incomprensibile. Lui conosce le regole del gioco del delitto, ed è l’unico in grado di vincere la sfida contro un avversario che ha in programma di colpire ancora.

Charlotte Armstrong (1905-1969), giallista americana, dopo aver lavorato in un ufficio contabile e come giornalista di moda, si è dedicata al teatro approdando a Broadway con due commedie. Nel 1942 ha pubblicato il suo primo mystery, Un cadavere al giorno. A questo brillante esordio sono seguiti numerosi altri romanzi, oltre a sceneggiature cinematografiche e televisive, che l’hanno consacrata come raffinata autrice di suspense. Nel 1957, con A Dram of Poison, ha vinto il premio Edgar.

All’interno, l’elenco di tutti i grandi autori del giallo classico pubblicati nella collana.

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Trappola per Cenerentola (1309)

settembre 26th, 2012

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Aprire gli occhi e ritrovarsi in un letto d’ospedale, con il volto bendato reso irriconoscibile da gravissime ustioni. E soprattutto, in preda a una totale amnesia. È il peggiore degli incubi e sta accadendo a Michèle, detta Mi. Dopo essere scampata per miracolo all’incendio della sua casa, in cui è morta l’amica del cuore Dominique, detta Do, ora deve cercare non solo di guarire, ma anche di ricostruire il proprio passato. Un passato di cui fa parte una ricchissima madrina, la cui eredità aleggia tra le nebbie che avvolgono la sua memoria. Ma poi, lei sarà davvero Michèle detta Mi? Tutti ne sembrano convinti, tranne l’interessata. Forse è il delirio di una sopravvissuta, ma non sarà facile dimostrare la propria identità, dopo che il fuoco le ha divorato perfino la carne dei polpastrelli…

Sébastien Japrisot è lo pseudonimo anagrammato di Jean-Baptiste Rossi (1934- 2003), romanziere e sceneggiatore francese. Dopo aver esordito giovanissimo come scrittore, ha lavorato nel cinema e nella pubblicità. Il suo primo poliziesco, Scompartimento omicidi del 1962, così come i successivi Trappola per Cenerentola e La signora dell’auto con gli occhiali e un fucile sono tutti diventati film diretti da famosi registi. Grande maestro del giallo contemporaneo, raggiunge vette di virtuosismo narrativo nella costruzione delle storie, spiazzando il lettore con trame enigmatiche e continui ribaltamenti di prospettiva.

All’interno, il racconto “Come una palla di fuoco” di Andrea Franco.

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Virgil Tibbs e gli occhi di Buddha (1307)

agosto 29th, 2012

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Il corpo decomposto di una ragazza, irriconoscibile, viene rinvenuto in un parco. Non occorre altro per riaprire il caso freddo dell’ereditier Doris Friedkin, scomparsa un anno prima, e affidare l’indagine all’ispettore Tibbs. L’influente famiglia della presunta vittima vuole il miglior poliziotto di Pasadena, e lui lo è. Tuttavia non gli sarà facile dimostrarsi all’altezza della sua reputazione, perché la faccenda è più complicata del previsto. Intanto la vittima non è Doris, ma una ragazza che le somiglia solo superficialmente. Morta per strangolamento da appena una decina di giorni, nessuna traccia di violenza sessuale. Inoltre non corrisponde ad alcuna segnalazione pervenuta negli ultimi sei mesi. Due misteri, quindi, forse intrecciati o forse no. Ma la mente di Tibbs è un rasoio a cui nulla sfugge. Si trattasse anche di cercare la soluzione nel più remoto angolo del mondo, lui è pronto a tentare qualsiasi strada. Perché in luoghi dove la realtà sfida l’umana comprensione, si possono trovare molte risposte.

John Ball (1911-1988), statunitense, prima di dedicarsi alla narrativa è stato pilota d’aviazione e discografico. Nei suoi romanzi il genere poliziesco si coniuga spesso con tematiche sociali. Ottiene un grande successo con la serie inaugurata nel 1965 da La calda notte dell’ispettore Tibbs, vincitore del premio Edgar. Il personaggio di Virgil Tibbs, il detective afroamericano, è poi divenuto protagonista di film e telefilm con il volto di Sidney Poitier.

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Meglio erede che morto (1306)

agosto 29th, 2012

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I fratelli Povey hanno sempre avuto tante cose in comune, ma adesso ce n’è una che li divide: uno è morto, l’altro no. A bordo di uno yacht in navigazione nel Pacifico, durante una burrasca, l’albero di maestra si è abbattuto e ha ucciso sul colpo Charles. Arthur, che aveva perso i sensi, ha invece un terribile mal di testa e la memoria confusa, ma è salvo. E deve prendere la difficile decisione di gettare in acqua il cadavere del fratello, dopo averlo spogliato, per consegnarlo all’eterno riposo in una tomba senza nome. Glielo impone un senso di pietà umana, ma anche un’elementare norma igienica. Perché non sa quanto a lungo dovrà vagare sull’imbarcazione alla deriva… Ecco, questa è la storia che racconterà alla fine della sua odissea, raggiungendo la terraferma in preda ad amnesie e allucinazioni Ma la versione di Arthur, l’unica possibile in mancanza di testimoni, non convince proprio tutti. Uno come sir John Appleby che è stato ispettore di Scotland Yard, ora in pensione, ha la netta sensazione che non sia la verità.

Michael Innes, pseudonimo di John Innes Mackintosh Stewart (1906-1994), giallista scozzese, è stato anche saggista e autore radiofonico. Scrittore raffinato e intellettuale, nei suoi oltre quaranta romanzi polizieschi si distingue per lo stile sempre elegante e il ricorso divertito a riferimenti colti e giochi di parole. Il suo personaggio più noto è sir John Appleby, ispettore di Scotland Yard.

All’interno, il racconto “Sussurri e grida” di Antonio Bacardi.

                                                                                                                                                                        

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Mio figlio, l’assassino (1305)

agosto 3rd, 2012

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Che cos’ha di sbagliato, Jake Duluth, per meritarsi anche un assassino in famiglia? La sua vita è già un inferno quotidiano. Una mattina di giugno di tre anni prima, la moglie Felicia si è seduta sul davanzale della finestra, ha fumato una sigaretta e poi si è gettata nel vuoto. Da quel giorno in cui il mondo gli è crollato addosso, Jake vive nella tortura del ricordo, tanto che il figlio Bill si è allontanato da lui. Ma un destino tragico sembra perseguitarlo come un incubo. Quando scopre che Bill ha un flirt con la ragazza sbagliata, sente che succederà qualcosa di brutto. Qualcosa che richiederà l’intervento del fratello Peter, investigatore dilettante, e del tenente Trant. Perché la ragazza è fresca di nozze con il socio di Jake. E dai tempi di Giulietta e Romeo, gli amori impossibili hanno la spiacevole tendenza a finire male.

Patrick Quentin è uno degli pseudonimi adottati da Richard W. Webb (1901-1965) e Hugh C. Wheeler (1912-1987), due scrittori inglesi emigrati in America negli anni Trenta e divenuti ben presto tra gli autori più celebri del giallo, grazie a romanzi caratterizzati da trame ingegnose e fi nali a sorpresa. Tra i loro personaggi più noti si ricordano il regista teatrale Peter Duluth, il dottor Westlake e il tenente Trant. Webb e Wheeler hanno usato

anche lo pseudonimo di Jonathan Stagge.

All’interno, il racconto “I dodici apostoli” di Diego Di Dio.

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