L’ultima tappa (1322)
In una villa di campagna nei dintorni di Londra, una festa in costume ha per tema il delitto. Sul tetto è stata beffardamente allestita una forca da cui pendono tre manichini, e ognuno dei partecipanti deve impersonare un famoso assassino del passato o una delle sue vittime. L’anfitrione della serata, uno scrittore divorziato e in procinto di risposarsi, ha invitato anche l’amico Roger Sheringham, le cui nozioni di criminologia si riveleranno particolarmente utili alla luce degli sviluppi dell’allegra riunione. Perché tra un’amabile conversazione con Landru e uno scambio di vedute con lady Macbeth, presto la scena passerà dalla farsa più innocente alla tragedia più macabra. Per la precisione, quando ci si accorgerà che uno dei tre manichini appesi alla forca sul tetto è in realtà di carne e ossa. Con una vittima e un assassino autentici, a quel punto la finzione sarà finita. Per lasciare la ribalta alla Signora con la Falce.
Anthony Berkeley (1893-1971), pseudonimo del britannico Anthony Berkeley Cox, è tra i grandi autori dell’epoca d’oro del poliziesco. Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale, ha iniziato a collaborare come giornalista con importanti testate, attività che per tutta la vita ha affiancato a quella di giallista. È stato tra i fondatori del Detection Club, e si è firmato anche Francis Iles e A. Monmouth Platts. Il suo personaggio più famoso è l’investigatore Roger Sheringham, protagonista di una decina di romanzi.
All’interno, il racconto “Tallone da killer” di Sergio Donato e l’elenco di tutti gli autori e titoli pubblicati a oggi nei Classici del Giallo.
EBOOK PROSSIMAMENTE DISPONIBILE
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
aprile 30th, 2013 at 18:04
DOmandone;è stato ritradotto o è sempre la traduzione di Luciana Crepax?
aprile 30th, 2013 at 20:51
Splendido titolo. Qualcuno sa dirmi se e’ la stessa traduzione uscita a suo tempo nei Classici?
aprile 30th, 2013 at 21:02
Nei precedenti commenti sul blog, si era chiesto se è una traduzione diversa da quella precedentemente pubblicata nei Classici o, quanto meno, riveduta e/o allungata: ancora non ho visto risposte in merito…
aprile 30th, 2013 at 23:34
Nuova traduzione è , temo, impossibile, come ben sappiamo I Classici ripropongono solo ristampe. Il problema è che L’ultima tappa è un vecchio cdg e perciò terribilmente mutilato; resta da vedere se la traduzione è almeno rinfrescata.
maggio 1st, 2013 at 09:28
Oh, finalmente c’è qualcuno che si rende conto di cosa siano i Classici!
I Classici, l’abbiamo detto tante ma tante volte eppure c’è sempre qualcuno che chiede se la traduzione sia vecchia o nuova. LA TRADUZIONE NEI CLASSICI é SEMPRE VECCHIA, altrimenti i Classici non sarebbero ristampe.
Poi all’occorrenza può essere rinfrescata/o integrata, ma sempre vecchia è.
Anch’io come Stefano spero sia stata non rinfrescata perchè era leggibile ma almeno integrata. Altrimenti…mi terrò il mio vecchio Classico del Giallo.
maggio 1st, 2013 at 16:36
scusate, essendo un neofita del giallo mondadori e non conoscendo l’autore in questione, mi piacerebbe tanto leggere le vostre opinioni su questa storia per decidere l’eventuale acquisto.
Grazie mille.
maggio 1st, 2013 at 17:33
@piero, c’è stato un tempo non molto lontano in cui le ristampe dei Classici erano spesso (quasi sempre) ritradotte o re-integrate. Alcuni di noi, pur conoscendo benissimo l’attuale filosofia editoriale, non si rassegnano e sperano che quell’epoca d’oro possa tornare: specie nel caso di autori di serie A come Berkeley, oggetto di tante meritevoli cure e riscoperte nella collana del Giallo.
maggio 1st, 2013 at 18:21
Ti spaventano tanto 4,90 euro?
L’autore in questione è uno dei più grandi in assoluto. Se non lo hai, prendilo: non rimarrai deluso! Al di là che sia o non sia integrale.
La completezza di un romanzo riguarda coloro che lo abbiano letto in versione accorciata e vogliono gustarselo integralmente. Ma..tra non avere proprio questo capolavoro e averlo in versione magari datata, io preferisco sempre la seconda ipotesi: almeno puoi farti un’opinione in merito.
Il romanzo è un capolavoro. Se mi credi, ovviamente, docgas
maggio 1st, 2013 at 21:03
@Mariano: quel tempo ormai è LONTANISSIMO, non tanto in senso cronologico (sappiamo tutti che per 10-15 anni i Classici sono stati anche ritradotti) ma per volontà di parte: i Classici sono ritornati ad essere quello che sono stati dalla fine degli anni sessanta a metà degli anni ottanta, cioè mere ristampe, riservando le uscite nuove a Il Giallo Mondadori. Da cinque anni a questa parte i Classici non sono più quello che dici. Sono passati 5 anni, dico 5 anni!!! Non meno!!! Si può auspicare quanto si vuole, ma non si può ogni volta stare a chiedersi se la traduzione sarà nuova o no. Se lo fosse, il romanzo non verrebbe presentato nei Classici ma nel Giallo.
Purtroppo questo è un dato di fatto! Credi davvero che io non sarei contento se le uscite degli inediti, o almeno le ritraduzioni di quelle necessarie (per esempio It walks By Night di Carr) non aumentassero? Cavolo, mi procuro continuamente romanzi che non ho letto, e sono costretto oramai a cercare le edizioni tagliate di romanzi (il più delle volte di piccole case editrici del passato) che so non usciranno più o lo potrebbero solo sporadicamente.
Al momento le condizioni sono queste. Io credo che se le vendite aumentassero, forse qualcuno avrebbe modo di riflettere su quello che ho detto. Purtroppo la crisi immagino che esista anche per le pubblicazioni che amiamo, anche se l’indotto della narrativa gialla è quello che meno ha risentito della crisi economica generale e quindi anche della vendita minore di libri.
maggio 1st, 2013 at 21:51
@piero e Mariano. Il senso della mia domanda era proprio quello che ha evidenziato Mariano. Anche perché, negli ultimi Speciali (che certo poche novità contengono…) c’è stato finalmente un “restyling” di un Carr che già per fortuna avevo, ma che necessitava quanto meno di una risistemazione
maggio 2nd, 2013 at 10:20
grazie Piero, credo che lo prenderò e solo così potrò
verificare di persona quello che dici. Sono molti gli autori del
giallo che non conosco e quindi non so proprio come orientarmi;
considerato che leggo anche altro non potendo comprare tutti i
gialli che escono in questa collana, leggo con piacere i vostri
commenti che spero siano meno tecnici e più di contenuto. PS: non
mi spaventa il costo, ma il sempre meno spazio rimasto nei miei
scaffali.
maggio 2nd, 2013 at 11:23
Mauro Boncompagni mi autorizza a dire in questo spazio che
all’inizio dell’anno prossimo verrà messo in vendita nei Gialli
mondadori, un inedito Berkeley, a suo dire ECCELLENTE. Non
chiedetemi il titolo. E’ Top Secret. L’importante è che si faccia
grancassa di quel che ho detto nelle varie sedi (forum, etc..) al
fine di ottenere che molti l’acquistino. Insomma mei cari, se
vogliamo che gli alti papaveri della Mondadori ricomincino ad
interessarsi alle ns esigenze (che al momento pare siano
interpretate solo da Polillo, ma che si prende circa 15 euro a
libro, non quasi cinque!!!), è necessario che tutti incrementiamo i
dati di vendita delle pubblicazioni da edicola. Detto da uno che
pur pubblicando articoli e saggi nello spazio EXTRA di questo blog
(a proposito da una settimana ve n’è un altro), è solo un grande
appassionato e collezionista di Gialli. E da qualche tempo anche
blogger specializzato. Che acquista in edicola i romanzi che
acquistate voi. Forse di meno, nel senso che avendo moltissimi
gialli, accade molto spesso che escano Classici che io già abbia da
qualche parte. Niente di più. Ciao a tutti.
maggio 2nd, 2013 at 20:49
Piero, ho acquistato un paio di uscite in edicola dei classici. Mi sono piaciuti così tanto che mi sono subito abbonata. Ad oggi non ho ancora ricevuto i numeri di aprile. Se il servizio è questo, altro che incrementare le vendite.
maggio 2nd, 2013 at 23:50
Io porto solo il mio contributo alla causa e cerco di sensibilizzare le coscienze. Niente di più. Se avessi la bacchetta magica, e fossi in Mondadori ( e non lo sono) ti farei arrivare le uscite alla velocità della luce. OK?
Però, anche tu hai ragione. E hai fatto bene a dirlo. Scusa, ma perchè non scrivi direttamente alla redazione, all’indirizzo che trovi in ogni giallo e non protesti per il servizio?
maggio 3rd, 2013 at 09:25
Grazie Piero, non volevo sfogarmi su di te. Ho già scritto il 16 aprile e la risposta è stata:”disguidi postali, provvediamo al più presto”. Dopo di che il silenzio. Comunque oggi provo a telefonare.
maggio 3rd, 2013 at 14:04
Quella su Berkeley è una grande notizia. Piero, puoi dire se si tratta di uno Sheringham o no?
maggio 4th, 2013 at 00:03
Non credo si tratti del ciclo Sheringam, dato che è un
inedito e da noi sono stati tutti già pubblicati. Io credo che si
potrebbe trattare di un Trial and error (1937), così a naso.
Escluderei l’ultimo Death in The house per ragioni qualitative (lo
stesso Mauro ne parlò male da qualche parte).
maggio 4th, 2013 at 10:49
TOP SECRET, Alessandro. Ovvero Niende saccio(ma poi sarà
vero?) ovvero Omertà 😉
maggio 4th, 2013 at 12:15
MMMHHHH.
Potrebbe essere e potrebbe non essere.
Non esiste solo Trial and Error.
To be or not To be, this is the question !!! 😉
TOP SECRET!
maggio 4th, 2013 at 14:20
Stefano, si tratta di “Not to Be Taken”, il romanzo più in stile Agatha Christie tra quelli scritti da Berkeley. E un vero capolavoro, tra l’altro. Non c’è Sheringham perché i libri con questo investigatore sono stati tutti tradotti (l’ultimo era “Panic Party”, se ricordi).
E poi, non è affatto vero che io abbia parlato male di “Death in the House”, che è l’ultimo romanzo poliziesco di Berkeley e che vorrei proporre in italiano. Non so dove tu abbia ricavato questa idea, perché sul Blog non credo di aver mai accennato al libro. Che è invece di ottima qualità, specie per l’ambientazione e la suspense della vicenda. Di più non dico… per ora.
maggio 4th, 2013 at 17:36
Tra gli Sheringham manca ancora all’appello “The Avenging Chance and Other Mysteries from Roger Sheringham’s Casebook”, pubblicato nel 2004. Credo si tratti di una raccolta di racconti e un romanzo breve. Spero proprio che sia quello.
maggio 5th, 2013 at 02:29
Sono andato a cercare tra le mie carte ed infatti mi sbagliavo. Fu Luca Conti su Aanobi a scrivere testualmente “Per quanto riguarda gli altri, l’unico che andrebbe assolutamente pubblicato è “Trial and Error”, per quanto mi riguarda un vero capolavoro. Il resto è trascurabile, soprattutto un bruttissimo e fallimentare romanzo come “Death in the House”. Chiedo scusa a Mauro, ma a distanza di qualche anno ho confuso le citazioni
Per il resto sono molto felice dell’intervento, grazie davvero!
maggio 5th, 2013 at 08:59
Il volumetto a cui accenna Alessandro è in effetti di buona qualità, ma a parte “The Mystery of the Horne’s Copse”, un lungo racconto inedito, le altre storie sono apparse quasi tutte in italiano (ne abbiamo ristampata una anche nel recente Speciale “Veleni letali”). Direi che per il momento ci sono altri Berkeley più sostanziosi da riproporre. Senza dimenticare quello che è in edicola questo mese, un vero Signor Giallo.
maggio 5th, 2013 at 16:10
L’ho letto,ed è un romanzo bellissimo;un vero contro-giallo cinico e disincantato,scorrevolissimo ed emozionante.Ha ragione Piero,è un capolavoro.
maggio 5th, 2013 at 22:28
Devo dire, in tutta sincerità, che la copertina originale del Classico del Giallo 322, era più allusiva e macabra. Parecchio.
maggio 6th, 2013 at 00:17
Potrebbero però essere ripubblicati “Behind The Screen”, e “The Scoop” che vennero pubblicato sul Giallo Mondadori nel lontano 1987. In questi due lavori del Detection Club c’erano Berkeley, Christie, Sayers, Bentley. Assieme. Nel primo c’era anche Monsignor Knox, nel secondo Crofts. Il primo è del 1930, il secondo del 1931. Non male , vero?
maggio 6th, 2013 at 20:42
non vedo l’ora di comprarlo. Avrei però una curiosità da neofita ( anche se non parto proprio da zero)che mi porta a chiedere quali siano gli autori del giallo imperdibili e quali i titoli più significativi. Tendo a fidarmi di voi che di gialli credo ne abbiate letti tanti.
Grazie
maggio 7th, 2013 at 15:33
Ma alla fine questa traduzione è integrata delle parti mancanti o no?
maggio 7th, 2013 at 17:55
La richiesta di docgas è meritevole di
risposta, peccato che ognuno di noi
ha in mente una propria lista personale
e quindi il rischio di ricevere una
lunga serie di autori esiste.Se posso
io consiglio un grande,grandissimo:
Raymond Chandler(tutto) e poi Simenon (tutto) e questo solo per iniziare.
maggio 7th, 2013 at 21:14
grazie Ezio. Simenon è già ben rappresentato sui miei scaffali e di Chandler ho letto il grande sonno e aspetto di leggere il lungo addio. Ma questi sono autori molto più noti di Brandt o Berkeley per fare un esempio.
maggio 7th, 2013 at 21:17
Se vuoi un mio consiglio spassionato, vai in una qualsiasi libreria e vedi quali titoli siano esposti, prendili e fatti la tua buona opinione.
Se invece vuoi qualcosa per cominciare…In primis venne la triade CARR-CHRISTIE-QUEEN. Quando avrai letto tutto di questi tre grandissimi autori (dovrei dire quattro), allora potrai vedere gli altri (Van Dine, Chesterton, Daly King, Rawson, Brand, Marsh, Blake, Crispin, Wentworth, Allingham, etc..).
Chandler, Chase, MacDonald, Hammett, sono invece fondamentalmente i quattro dell’apocalisse per quanto riguarda gli hardboiled. Poi dopo aver letto questi, potrai leggere altri: Kane, Dewey, McCoy, Thompson, etc..
Preparati però a cazzare un bel po’ di soldi se vuoi farti una idea personale in merito. Ti consiglio di cercarli sulle bancarelle e nei negozi di fumetti, altrimenti..finisci sotto i ponti. A meno che tu non sia Rockfeller, e allora…
maggio 8th, 2013 at 11:40
se la traduzione a cui si accenna è Trial and error – 1937, credo che Mondadori potrebbe ripianare ogni bialncio per numero di copie vendute Io (e molti) lo attendiamo con ansia famelica. Spero che sia questo il titolo.
maggio 8th, 2013 at 12:44
grazie tante piero.
Risparmio su Christie e Queen che già conosco e provvederò a recuperare qualcosa degli altri che hai nominato, molti dei quali non conoscevo affatto tranne i mitici Hammett e Chase.
maggio 8th, 2013 at 12:56
In futuro (prossimo o lontano) ci saranno altre ristampe dei romanzi di Wade Miller ?
maggio 8th, 2013 at 13:21
Fabrizio, ti sei perso qualche puntata: Mauro ha già chiarito agli altri che non è quello che nomini tu, il titolo del Berkeley inedito che sarà pubblicato l’anno prossimo. 😉
maggio 9th, 2013 at 12:10
…nessuno nomina Woolrich? e Stout?
maggio 9th, 2013 at 13:26
Beh Caro Docgas,
del meritevole trio che sottoscrivo in pieno Carr-Queen-Christie, io farei un quartetto Van dine, non può esserne escluso!
Se poi ti mancano i classici dei classici direi assolutamente i capostipiti: Conan Doyle e la rue morgue di Poe!
maggio 9th, 2013 at 14:24
beh, e Conan Doyle e Wallace?
maggio 9th, 2013 at 15:16
Ottimo titolo…..mi intriga…:)
maggio 9th, 2013 at 20:04
All’elenco di Piero aggiungo senza dubbio Patrick Quentin (alias Q. Patrick, alias Jonathan Stagge). Approfitto per chiedere proprio a Piero: parli sempre molto bene di Ngaio Marsh, ma, pur trovandomi quasi sempre d’accordo con te, non sono ancora riuscito a trovare qualche suo romanzo che mi intrighi al punto di prenderlo e leggerlo. Mi (e ci) consigli quello che ritieni il suo miglior titolo, per riuscire magari a “convertirmi”?
maggio 9th, 2013 at 20:10
Se vai a vedere, Van Dine viene dopo. E’ importantissimo, ma non lo metterei accanto agli altri tre per una ragione semplicissima: ha scritto troppo poco, rispetto a quei tre. Ecco perchè fanno storia a sè.
maggio 10th, 2013 at 13:12
Beh si, capisco il ragionamento, comprensibilissimo, so anche che come è stato detto sopra, non c’è una riposta matematicamente esatta: detto ciò, è che se si legge tutto di quei tre, finirà fra anni (anni passati in gran compagnia, per carità)!
Io solo, non gli farei aspettare anni per leggere un Van Dine!
Cmq quando parlo di gialli, la mia giornata migliora sensibilmente, volevo farvi sapere questo!
maggio 10th, 2013 at 18:24
Parlavo alcuni giorni fa di Chandler e
mi è venuto in mente che il 30 settembre
di questa’anno ricorrerà il decimo anniversario della morte di Oreste del
Buono: grande cultore della letteratura
gialla, ottimo traduttore di Chandler,curatore di un mitico Omnibus
su Chandler,direttore anche del Giallo
Mondadori.Mi piacerebbe che in tale occasione fosse ricordato degnamente.
maggio 10th, 2013 at 21:28
Vedi caro Alberto, continuo ad affermare un concetto valido per tutte le occasioni, ossia che bisogna crearsi delle proprie idee. Le idee si creano se si legge. Io leggo. Tu leggi. Egli legge. Non coniugo il presente di leggere, ma affermo il mio verbo. Io leggo e mi piace Ngaio Marsh, per tanti motivi, anche in virtà di come scriveva (raffinatezza) e delle descrizioni mozzafiato che si trovano nei suoi romanzi e non si trovano invece in Agatha Christie. Non pretendo di fare proseliti sulla Marsh o sulla Brand. Dico solo che a me piace molto la Marsh, a me piace molto la Brand, a me piace moltissimo Carr, a me piace molto Rawson. Che agli altri non piacciano o piacciano poco o invece piacciano moltissimo dei romanzi, a me non interessa nulla. Non ho mai detto che il mio verbo è quello divino. Ho solo detto che a me piace IL Guanto insanguinato, che è piaciuto molto la Medaglia del Cellini, e Artisti in delitto è stata una grande sorpresa.
Ho pubblicato i relativi articoli sul mio blog perchè a me sono piaciuti e mi avrebbe fatto piacere che altri li avessero letti.E sono piaciuti anche altri romanzi, di cui inserirò le analisi. Ma poi metto in cantiere anche che non possano piacere. Questo non toglie però che in ambito internazionale, Ngaio Marsh stia vivendo una vera e propria, meritata, renaissance.
Il prossimo romanzo che analizzerò sarà di Stuart Palmer, un altro grande autore, che non ho messo nel mio breve elenco di nomi illustri. Che volete, l’età avanza, e la memoria non è più quella di un tempo. E poi..se avessi continuato non sarebbe bastato tutto lo spazio di un blog. Nessuno si è accorto che non ho inserito anche Biggers, Palmer, Armstrong, Brown, Adams, Bruce, Peters, McCloy, Rice, Masur? Ce ne sono tantissimi ancora… Non statemi perciò a dire” Piero non ha inserito questo o quello”: l’elenco è lunghissimo. Ogni autore è un mondo a sè. Carr non è Christie, Marsh non è Queen, Brand non è Brown, Daly King non è Bruce, Van Dine non è Chandler e così via. Io ho solo inserito quelli che non si può proprio non possedere, almeno per me. Poi un altro si alzerà e ne proporrà altri, e la sua lista avrà pari rilevanza mediatica della mia, perchè ogni analisi rispetta un’interpretazione soggettiva non oggettiva. Saluti a tutti.
maggio 10th, 2013 at 21:46
grazie per tutti i consigli. Avevo detto che non partivo da zero, anzi il mio punto di riferimento è proprio il grande Conan Doyle di cui ho letto tutto su S.Holmes e anche altro. Di A.Christie ho letto una ventina di romanzi e poi Simenon, Highsmith, e Hammett…. ma parliamo di gente famosissima.Da poco ho scoperto il bravissimo Chase ma molti dei nomi puvbblicati sulla collana dei classici monadori sono per me dei perfetti sconosciuti ed è proprio qui che ho bisogno del vostro aiuto perchè non posso comprare proprio tutto ma cerco romanzi di un certo spessore.
Cmq grazie ancora
maggio 11th, 2013 at 00:16
@Piero. Nessuna critica, spero di non essere stato frainteso. E’ che, come ti ho scritto anche sul tuo blog, spesso trovo spunto sul romanzo da scegliere nella mia libreria sulla base delle tue recensioni, che quindi apprezzo non poco. Ecco perché ti chiedevo lumi su Ngaio Marsh (sono invece assolutamente già con te per Christianna Brand)
maggio 11th, 2013 at 10:10
Ma tutti l’abbiamo intesa così, Piero.
Se Alberto volevo farsi “convertire” da te, era solo per entrare nella tua “capoccia”, perché tutti riteniamo che sia una gran bella capoccia! :p
Poi nessuno discute la natura corale del nostro piccolo ritrovo qui!
maggio 11th, 2013 at 12:08
Ciao a tutti volevo chiedervi se c’era un forum dove poter parlare di gialli o una specie di chat
maggio 13th, 2013 at 12:04
Sarà destino, ma ieri ho trovato in un mercatino dell’usato La Medaglia del Cellini della Marsh e quindi l’ho preso… Più avanti ti dirò, Piero, che ne penso (intanto, ancora per specificare il senso delle mie parole, ti ringrazio – ppiù io che il mio portafoglio… – per avermi fatto scoprire, dopo i ‘Bassotti’, con il tuo blog la collana ‘Nnoir Selavy': adesso sto leggendo Il caso Marceau. E grazie ovviamente anche a Boncompagni e Longo, che stanno dietro questa iniziativa editoriale).
P.S.: Una riflessione sul numero di interventi su questo blog: che dite, orienterà la scelta dei futuri titoli la risposta che ha avuto un Berkeley già noto rispetto a un hard boiled…?
maggio 13th, 2013 at 23:47
..che stavano. Quella collana ho la netta impressione che sia defunta. Non vi sono nuovi squilli da almeno due anni.
Per il resto..
Non è questione che sia Hard-boiled o Mystery o Thriller, ma che sia di grande qualità, questo è il punto nodale.
Tempo fa è stato ripubblicato un bel romanzo di Howard Browne, “Controfigura di un rapimento”, che cominciava con una Camera Chiusa e finiva come un Hard-boiled. Un prodotto di classe. Ecco, se si continuano a pubblicare romanzi di classe, che siano mystery o hard-boiled, nessuno potrà dire nulla. Ma se invece si ritorna a pubblicare roba di seconda o terza scelta, ecco, allora ci si avvierà alla fine (delle collane).
Io la penso così.
Temo che ci siamo andati molto vicino, tempo fa.
Finchè si continua a pubblicare i Berkeley (rinfrescati, integrati o no), siamo salvi.
maggio 15th, 2013 at 03:11
Salve.
Ho appena acquistato i due classici del giallo di questo mese in formato ebook, e con mio grande rammarico non ho trovato nel numero di Berkeley la lista di tutti i classici pubblicati finora.
Come mai nella versione digitale non c’è la lista?
Non c’è nemmeno nel numero di Luceri la lista dei gialli Mondadori?
Peccato perchè le liste mi interessavano ed ora per averle forse dovrò cercarle in edicola, sempre se riuscirò a trovarle…
maggio 15th, 2013 at 10:12
@Piero.
Sono d’accordo con te al cento per cento.
Gli ultimi anni della gestione Altieri avevano portato ad un pericoloso scadimento nella qualità delle pubblicazioni.
Ora con la gestione Forte sembra ci sia un’inversione del trend: speriamo si continui così.
maggio 29th, 2013 at 12:52
finalmente l’ho letto.
Lettura piacevole, complice lo stile dell’autore e l’ironia di fondo. Non un capolavoro ma senza dubbio un giallo atipico e piacevole
incomprensibile il titolo (cosa c’entra con la storia?)
maggio 30th, 2013 at 05:27
@docgas: vai a leggere il mio saggio sul romanzo in oggetto, in altro spazio di questo blog, e forse saprai qualcosa in più.