Charlie Chan e la donna inesistente (1311)
Un caso freddo può far scorrere il sangue dopo tanto tempo? È possibile, soprattutto se i casi freddi sono addirittura due, quelli che un ex capo del CID, il Dipartimento investigativo criminale di Scotland Yard, rievoca per Charlie Chan durante un pranzo a San Francisco. Riguardano l’omicidio di un uomo avvenuto sedici anni prima e la misteriosa sparizione di una donna in India. E ora riguardano anche il funzionario in pensione, che viene ucciso con un colpo di pistol quella sera stessa. Ai piedi, un paio di pantofole di velluto come quelle che indossava all’epoca la prima vittima. Le stesse pantofole di velluto. Charlie è in vacanza ed è atteso con urgenza a Honolulu per la nascita del suo undicesimo figlio, ma ci sono parecchi validi motivi per trattenersi ancora un po’. Giusto il tempo di risolvere tre casi in un colpo solo.
Earl Derr Biggers (1884-1933), statunitense, è stato anche giornalista e commediografo oltre che autore di gialli. Grazie al personaggio del detective sinoamericano Charlie Chan, nel quale si fondono due culture così diverse e distanti, ha ottenuto un enorme successo che dai romanzi si è esteso al cinema, alla radio, ai fumetti.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
ottobre 30th, 2012 at 22:24
Diciamolo,Biggers non era un fenomenale manipolatore di intrecci o che altro;ma i suoi libri meritano assolutamente in quanto sono scritti benissimo;leggere un romanzo con Charlie Chan è assolutamente riposante e rilassante (ma mai troppo)e poi il protagonsita è sempre molto simpatico.
Comunque tra lo speciale stivo e l’uscita di questo mese siamo già a 2 romanzi di Biggers ristampati in pochi mesi;visto che sono solo 6,rieditare l’intero canone non dovrebbe essere impossibile.
ottobre 31st, 2012 at 16:23
Per me dei sei romanzi con Charlie Chan questo è il migliore.
novembre 1st, 2012 at 12:27
No, non dovrebbe essere impossibile, caro Omar. Ci penseremo.
novembre 1st, 2012 at 21:12
Mi fa molto piacere Mauro;ormai pensavo a Biggers come a un caro estinto,e invece fa piacere che si abbia i coraggio di ripubblicare quasto autore,certo non eccezionale ma certo non meritevole di oblio.
novembre 2nd, 2012 at 18:28
Sono d’accordo, Omar. Biggers e Chan hanno segnato la storia del giallo (romanzesca e cinematografica), e per quanto dopo si sia fatto molto in ognuno di quei campi, una figura come quella dell’investigatore di Honolulu appartiene di diritto alla storia del genere.