Caponapoli (3055)
Joe Pazienza il mestiere dell’investigatore privato se l’è cucito addosso da poco, prima faceva il cronista. E se gli manca il curriculum professionale, non gli fa difetto un certo fiuto. Quando viene ingaggiato dalla sua prima cliente, Nada Mormile, una con tutti i requisiti della dark lady al posto giusto, annusa subito puzza di guai. Guai seri. C’è in ballo uno strano messaggio pieno di minacce, e i cantieri edili di un importante palazzinaro, presto ritrovato “suicida” con la testa dentro un sacchetto. C’è anche qualcuno che non apprezza il nuovo lavoro di Joe in veste di ficcanaso e fa di tutto per farglielo capire, più con le cattive che con le buone. E poi c’è il Caponapoli, il complesso sanitario intorno al quale sembrano addensarsi tutti i misteri di una città violenta e fascinosa. Se cercava il suo battesimo di fuoco, Joe Pazienza è stato accontentato. A meno che non sia il suo funerale.
All’interno, il racconto “Sopra un mare smeraldo” di Marta Michela Di Lieto.
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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
maggio 6th, 2012 at 19:37
Echi de ‘La mazzetta’ anni 70, ma Attilio Veraldi è autore di ben altra caratura.
Chi non l’ha comprato non ha perso niente.
maggio 7th, 2012 at 10:57
Non vedo echi, francamente. Il protagonista Joe Pazienza non dipende da nessuno, è un uomo completamente libero. Sasà non lo era. Joe ha una sua filosofia di vita. E poi, ben altra location in questo bellissimo romanzo, o no? E soprattutto niente oleografia che in questa città è sempre dietro l’angolo. Ma potrei continuare per un bel po’. L’ho letto con attenzione. A Napoli se ne avvertiva la mancanza. Sommessamente, un consiglio sincero. Forse converrà rileggerlo con più calma. Mi risultache sta andando a ruba. Avviso alla distribuzione: non ho trovato altre copie che volevo regalare.
letileti
giugno 2nd, 2012 at 16:57
@ letileti. Grazie per il tuo intervento,ero indeciso se prenderlo o no(non conoscevo Siviero neanche di nome ma poi ho visto che ha scritto un bel pò di cose)e mi hai convinto.Quando avrò tempo di leggerlo spero di poterti dare ragione,comunque anche se avesse solo qualche eco della’Mazzetta’non sarebbe tanto male per me(anche se io del buon Veraldi,era un grande!, ho amato ancora di più’Uomo di conseguenza’)Bye e Keep the Faith!
giugno 3rd, 2013 at 10:53
Stupendo, non il solito gialletto enigmistico. Ho anche letto la versione ebook di Kindle. Storia originale, colpi di scena a ripetizione
e personaggi convincenti. Si legge d’un fiato e può competere con la migliore letteratura americana. Joe Pazienza mi è simpatico e coinvolge con i suoi pensieri e le sue azioni.