La vittima è in incognito (1283)

settembre 30th, 2011 by Moderatore

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Strade affollate di potenziali clienti, cartelloni luminosi che lanciano i loro accattivanti messaggi, e tutt’intorno i grattacieli scintillanti dello skyline di New York. Senza dubbio il paradiso si presenta così

a una giovane creativa di talento. Ed essere assunta in una delle agenzie pubblicitarie più esclusive della Grande Mela è un sogno impossibile divenuto realtà. Tuttavia, in questo meraviglioso affresco c’è un dettaglio che stona: in una sala riunioni non ci si aspetterebbe di scoprire il cadavere nudo di una donna morta per strangolamento. No, questo genere di trovate proprio non rientra nell’idea che Eve Fitzsimmons aveva del paradiso dei pubblicitari. Mary McMullen (1920-1986), americana, figlia e sorella rispettivamente delle gialliste Helen Reilly e Ursula Curtiss, ha studiato arte e ha lavorato nella moda e nella pubblicità. La sua produzione letteraria appartiene al filone del mystery tradizionale, o malice domestic.

All’interno, l’articolo “C’era una volta la camera chiusa” di Sabina Marchesi.

(vai alla visualizzazione completa del volume)

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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo

14 Responses

  1. Marius

    Il nuovo formato è ottimo però i disegni di copertina sono francamente brutti.
    Non è meglio, quando è possibile’ utilizzare le copertine di Jacono degli anni cinquanta e sessanta?

  2. Giulio Banfi

    Anche qui, dico che invece secondo me queste immagini di copertina sono molto belle, suggestive e capaci di trasmettere il “sapore” dei romanzi che illustrano. Jacono è stato un grande, però francamente oggi apparirebbe molto… datato.

  3. Kronos H

    A me invece piace l’immagine di copertina ma non il nuovo formato…

  4. Giulio Banfi

    Pensate un po’ la povera redazione: come accontentare tutti, solo leggendo i tre post qui sopra? IMPOSSIBILE!!!

  5. Luca Conti

    Sarebbe stato interessante segnalare che questo romanzo ha vinto, nel 1952, il premio Edgar per la miglior opera prima.

    La cosa singolare è che questo è stato il primo e unico romanzo della signora McMullen (che in realtà si chiamava Mary Reilly Wilson) fino al 1974, perché occupata con un altro lavoro a tempo pieno, ovvero la pubblicitaria. Dal 1974 al 1986, invece, ne ha scritti altri 18:-)

    Molto deludente, a mio avviso, l’articolo sulla camera chiusa.

  6. Caterina

    Si in effetti sono rimasta delusa anch’io da questo articolo…

  7. A

    Già. Anche secondo me l’articolo è deludente, povero di contenuti e ripetitivo. Nulla di nuovo, insomma. Peccato.

    A proposito: “La tragedia in casa Coe di S.S. Van Dine ha una soluzione non del tutto ortodossa”?!
    Lasciamo perdere.
    Anzi, lasciate perdere. Leggetelo!

  8. vanni

    Ciao, qualcuno mi sa dire cosa esce nei Classici a novembre?

  9. A

    Una camera chiusa di Carr. (Un colpo di fucile) Qualcuno mi sa dire se l’edizione del ’60 o del ’91 era con traduzione integrale? Grazie :)

  10. Luca Conti

    @A:

    quella del 1960 neanche per sogno, mentre lo è quella del 1991 (tradotta da Mauro Boncompagni)

  11. A

    @Luca

    Grazie mille!

  12. Antonino Fazio

    Non male, per essere un’opera prima. D’altra parte, con due sorelle gialliste… Del periodo in cui è stato scritto (è del 1951) ci sono tracce di tipo storico (il riferimento alla seconda guerra mondiale) e qualcosa nel modo di tratteggiare le vicende sentimentali. Per il resto non risente molto dell’età, forse anche perché è stato tivisto nel 1979.

  13. Antonino Fazio

    tivisto=rivisto

  14. simona

    mi servirebbe questo libro al più presto, dove posso trovarlo??

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