Date una mano all’87° Distretto (1275)
Richard Genero, 87° Distretto, semplicemente detesta uscire di pattuglia, e odia farlo sotto una pioggia battente. Quello che però odia ancora di più sono le sorprese, specie se macabre. Tipo trovare, alla fermata di un autobus, una borsa con dentro una mano mozzata. Chi stava attaccato a quella mano? E chi è il fantomatico personaggio in impermeabile nero che ha abbandonato la borsa per poi dileguarsi in autobus? Per Steve Carella e per la sua squadra di investigatori parte una tetra caccia. Prima che l’87° si trovi davanti anche di peggio…
Ed McBain (1926-2005), scrittore americano, è stato insignito del Diamond Dagger, il più alto riconoscimento conferito dalla British Crime Writers Association. Ha anche ricevuto l’ambito Grand Master Award dei Mystery Writers of America. I suoi romanzi hanno venduto oltre cento milioni di copie, dal primo, Il seme della violenza (1956), firmato con il suo vero nome, Evan Hunter, fino ai romanzi delle serie più famose, quelle dell’avvocato Matthew Hope e dell’87° Distretto.
All’interno, l’articolo “… E tutto in biglietti di piccolo taglio” di Andrea Franco.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
luglio 12th, 2011 at 07:28
Mi auguro che in futuro Forte si occupi anche delle copertine.
Il nuovo formato è super, ma i disegni lasciano molto a desiderare.
Il cerchio dovrebbe essere più grande e poi per ‘Date una mano all’87 distretto’ c’è una mano: sai che fantasia; per ‘Perry Mason e le due moglie’ il cosino che si mette sulle torte nuziali: per carità; per ‘Orient-Express’ il davanti di un treno: altro volo di fantasia.
L’unico disegno decente è quello di ‘Lennox’.
Mi auguro che i prossimi numeri siano migliori a meno che per questo mese Altieri, sapendo di mollare, abbia lasciato correre…
luglio 14th, 2011 at 15:00
curiosamente, la cover sembra riferirsi alla scena di un altro romanzo di McBain, “Parenti di sangue per l’87° distretto”. Una donna che ha dei tagli sulle mani irrompe nel distretto lasciando le impronte insanguinate sui vetri della porta. Se la memoria non mi inganna, la scena era ripresa tale e quale nel film tratto dal romanzo e diretto da Chabrol, “Rosso nel buio”.
ottobre 16th, 2011 at 10:04
Quale incredibile errore.
Ed McBain Date una mano all’87 distretto.capitolo 10 , pagina 88;
Si cita John Houston quale regista del film “Un uomo tranquillo”.
Possibile che il grande scrittore americano non sapesse che il regista di questo film del 1952 fosse l’immenso John Ford?