Uno schoolbus tutto giallo (1268)
Un limpido pomeriggio d’inverno, un piccolo schoolbus giallo che ogni giorno fa la spola tra Clayton e
Lakeview, dove si trova la scuola regionale. E da Lakeview, quel pomeriggio, il pulmino tutto giallo
parte regolarmente, ma non arriverà mai a Clayton: scomparso, svanito nel nulla assieme all’autista
e ai nove ragazzini a bordo. 1976, California: scompare uno schoolbus con ventisei alunni. Solo che questa è realtà, non fiction. Che cosa è venuta prima, l’idea di un maestro del thriller o una realtà allucinata?
All’interno, l’articolo “Future noir” di Massimo Pietroselli.
Hugh Pentecost pseudonimo dello scrittore americano Judson Philips (1903-1989). Laureato alla
Columbia University, fu giornalista, recensore, redattore di un proprio giornale, intrattenitore radiofonico. Ha al suo attivo – anche con il suo vero nome e l’altro pseudonimo, Philip Owen – un centinaio di romanzi e centinaia di racconti. Ha vinto il Grand Master Award nel 1973 e il Nero Wolfe Award nel 1982.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
Popularity: 36% [?]
Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
aprile 1st, 2011 at 09:22
Se non sbaglio è l’ampliamento di un racconto pubblicato in precedenza sulla rivista di Ellery Queen.
Pentecost è un autore gradevole ma gli manca quel tocco in più che ne fa un fuoriclasse.
Più che vedere le sue ristampe nei Classici sarebbe interessante veder pubblicati nei Gialli i numerosi inediti (al posto di quelli di autori sconosciuti come succede questo mese).
aprile 1st, 2011 at 12:06
Finalmente torna un autore che sembrava finito nel dimenticatoio! Speriamo che questa sia solo la prima di altre ristampe del grande Pentecost.
aprile 1st, 2011 at 14:20
Copertina bellissima, come quelle dell’altro classico e dello speciale :-).
aprile 1st, 2011 at 16:41
Dalla trama sembra molto intrigante… lo prenderò quanto prima!
aprile 3rd, 2011 at 08:37
A me fa piacere, perchè è uno dei pochissimi Pentecost da delitto impossibile. Si può dire sia un unicum, se si eccettua il racconto Room Number 23, uno dei primissimi lavori di Pentecost, che contiene un classico delitto da Camera Chiusa.
Del romanzo qui in essere, dal titolo originale “The Day the Children Vanished” (1958), parlai circa un anno fa su uno spazio di questo blog e, rispondendomi, Mauro annunciò che presto o tardi sarebbe uscita questo romanzo, ristampa del G.M. 1517 del 1978.
La copertina del giallo in edicola è quella originale di Jacono..con una pistola in meno, mi par di vedere
aprile 4th, 2011 at 11:15
Condivido il giudizio positivo sulle copertine di questo mese.
aprile 4th, 2011 at 18:19
Anche in questo caso sono daccordo con Marius gli inediti in italia di grandi autori sono praticamente spariti vedi Bill pronzini Collin wilcox ecc. ecc.. la serie regolare da un po di tempo a questa parte sembra che stia raschiando il fondo del barile….comunque Pentecost non è malaccio…forse lo rileggo…
aprile 4th, 2011 at 18:53
Signori, quando le copertine erano firmate da Jacono, Roger Barcilon e Prieto Muriana, erano
Signore Copertine.
aprile 5th, 2011 at 16:38
L’ho riletto nell’edizione 1978 e mi ha confermato l’opinione che avevo su Pentecost/Philips.
E’ un autore gradevole che va bene da leggere in treno per passare un paio d’ore.
Niente a che vedere con il romanzo di Winslow & Quirk pubblicato da Polillo che ho letto ultimamente.
Da non perdere!
aprile 5th, 2011 at 22:13
Sono curioso di leggere l’articolo di Massimo.
aprile 6th, 2011 at 09:13
Marius, Il Winslow & Quirck è altra cosa, soprattutto perchè è un romanzo della Golden Age, in cui tutto è sublimato.
Se lo hai letto e ti è piaciuto (a me moltissimo) vai a leggere l’articolo che ho postato a riguardo sul mio blog:
http://lamortesaleggere.myblog.it/archive/2011/04/02/il-capolavoro-di-winslow-quirk.html.
Anni fa, quando “Igor Longo non era ancora scomparso dalla faccia della terra”, ed eravamo in stretti rapporti, mi esternò un giudizio di massima ma pienamente condivisibile, che abbraccia anche il tuo giudizio, il mio e di chissà quanti altri:
“Nell’età d’oro del giallo, i romanzi, le trame, gli espedienti, i plot, erano così immaginifici, che al confronto un romanzo di serie C di allora avrebbe dato i punti a parecchi di oggi”.
Winslow & Quirck è di questa risma, un po’ come Milne, un po’ come Bishop : hanno consegnato alla storia un solo romanzo, ma nel loro piccolo, un capolavoro.
Ora il romanzo di Pentecost appartiene ad un altro tempo, ed è scritto da un autore che generalmente più che pensare alla complessità del plot badava alle caratterizzazioni dei personaggi. Quindi nell’ottica di un romanzo a sè, l’iniziativa è lodevole e di ripubblicarlo, andava ripubblicato. Per il resto sono d’accordo con te.
Tieni conto che questa è una ristampa di un autore che non puoi mettere sullo stesso piano di Winslow & Quirck, perchè quello è un classico di Camera Chiusa, di un periodo addirittura precedente a Carr. Se fai il discorso della qualità dell’invenzione, vedi bene però che di romanzi che possano stare alla pari con quello sono i Carr, che sono stati tutti ristampati (tranne due) e certi autori pubblicati solo nei romanzi mondadori anteguerra. Per me potrebbe essere ripubblicato per es. l’Herbert & Wyl dei GEM, e sarebbe un bel regalo: il romanzo l’ho letto, vi ho scritto anche un articolo sul mio blog, è in un italiano abbastanza buono dopo ottant’anni, e Mauro potrebbe tranquillamente riproporlo. Come tante bellissime Palmine: anche lì, nonostante l’italiano dei Mondadori anteguerra fosse eccellente (e va bene ancor’oggi), una rinfrescatina non guasterebbe. Però, se non vai a pescare lì, vedi che non sempre puoi ripubblicare cose interessanti come le intendiamo noi.
Ci sarebbe il Taylor, Mabel Seely, Virginia Perdue, F. Draco Davis, H.Brean, Entrébe, qualche Reilly vecchiotto, qualche Curtiss, e parecchi apocrifi queeniani tra il Giallo Mondadori, e moltissimo nelle Palmine: un Very magnifico, Gregory, Steeman, Marsh, Blake, Downing, Boca, Frome, Rufus King, Connington, Walling, P.Wilde, Herman Landon, Perutz, etc. etc.
Tutto qui. 😉
aprile 6th, 2011 at 09:17
Non volevo dire che Winslow & Quirk, Milne e Bishop fossero di serie C, ma che appartengono al periodo della Golden Age.
aprile 6th, 2011 at 09:54
Oppure alla pari di Carr possono stare i francesi, per es. Vindry, che però sono visti con sospetto da noi. Non è un discorso solo di Mondadori ma è un po’ generalizzato in Italia, e non so neanche il perchè di fondo: certo i francesi contribuirono parecchio col loro sciovinismo, ma..alcuni romanzi sono davvero magnifici.
UIn questi giorni sto cominciando a leggere ( e sto terminando tre romanzi) Le crime derriere la porte di Herbert & Wyl. Probabilmente ci metterò un po’ a finirlo, ma poi attacco Danse de mort di Letailleur, un romanziere i cui romanzi in Francia raggiungono prezzi alti, anche 400 euro. Questo mi è stato dato da un amico a 30 euro: tutto sommato si può fare.
Infine in estate attacco La fuite des morts di Vindry.
😉
aprile 6th, 2011 at 13:27
@Piero: non riesco a leggere gli articoli sul tuo blog, arrivo alla schermata iniziale, clicco sul titolo e non succede niente, mi si ingrandisce solo l’immagine della copertina… bisogna iscriversi o qualcosa del genere?
aprile 7th, 2011 at 09:20
@ Piero: anch’io non riesco a leggere i tuoi articoli. L’unica cosa che riesco a vedere è la copertina del libro…
aprile 7th, 2011 at 10:34
Non so che dirvi. Parecchi vengono a visitarmi ogni giorno. Provate con questo link, che è la mia home :
http://lamortesaleggere.myblog.it/
aprile 7th, 2011 at 10:37
Domani dovrei postare un articolo sul film di René Clair, “And Then There Were None” tratto da Agatha Christie..
😉
aprile 8th, 2011 at 19:55
Letto con grande soddisfazione “Future noir” di Massimo. Però è un peccato lasciare così poco spazio a questa rubrica de “I segreti del giallo”. Addirittura incredibile costringere una penna brillante come quella di Sabina Marchesi in tre o quattro paginette per il suo “Il nuovo detective nel giallo” alla fine del romanzo di Ball. E, se devo essere sincero, sarebbe pure sacrosanto offrire più spazio alle introduzioni sciccose di Mauro Boncompagni. Io la vedo così.
aprile 16th, 2011 at 17:11
Preso, aperto e divorato… Non mi è sembrato male, tante false piste prima di giungere al sodo, un bel mistero di fondo, ben delineata la paranoia serpeggiante nella cittadina. Non un capolavoro ma decisamente gradevole. Avrei tre veloci domande: 1)quali altre opere consigliereste del medesimo autore? 2)altri romanzi di “camera chiusa” intesa, come in questo caso, in maniera più ampia? 3)è possibile trovare materiale sulla sparizione “autentica” dello scuolabus citata in quarta di copertina? Grazie per ls cortesia, d.
aprile 19th, 2011 at 18:33
Guarda che questo romanzo è del tutto atipico nel novero delle opere di Pentecost; quindi dovresti specificare quale tipo di opere ti piacciano. Al secondo punto chiedi in merito a Camere chiuse allargate: se intendi opere di quel tipo, Pentecost non ne ha fatto altre, tranne un racconto di cui ho accennato; se invece intendi Camere di autori diversi, c’è l’imbarazzo della scelta.
Tra piscine, tetti, campi da tennis, ponti, spiagge, ti segnalo tuttavia una cosetta che si riallaccia al bus scomparso: “Il treno del mistero”, di K.Nishimura, G.M. 2598: in pratica un treno che scompare. Questo il romanzo. Ma..la realtà parrebbe non da meno. Vedi un po’ a questo link :
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:yu0E84ZCibwJ:cinetecadeimisteri.myblog.it/il-mistero-del-treno-scomparso+il+mistero+del+treno+scomparso&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
aprile 19th, 2011 at 18:34
Se fosse verità. Io non so, ma ho trovato tempo fa questa notizia, e siccome era attinente al tema della scomparsa..
aprile 21st, 2011 at 01:45
Grazie mille Piero, sempre molto gentile e disponibile Per camere chiuse aperte intendevo romanzi esattamente con le ambientazioni che hai suggerito tu, un po’ atipiche… Sono un appassionato di fantascienza e horror ma negli ultimi mesi sono tornato alla vecchia passione del giallo classico. Ad agosto ho scoperto Halter, grazie soprattutto a questo blog, e con grande piacere ho letto i primi quattro. Poi altre (per me, tapino) “scoperte” come L’ospite invisibile e Sotto la neve … Insomma, sto recuperando il tempo perduto. Ora do un’occhiata al link che mi hai spedito. Nel caso non lo conoscessi ti suggerisco un film, Moebius, che tratta di un treno metropolitano scomparso a Buenos Aires. Certo, è più sf che giallo però merita…
aprile 21st, 2011 at 01:50
Ops… ne parlava già l’articolo di quel film, che idiota! Comunque devo scoprire che fine ha fatto quello schoolbus in California con 29 bambini a bordo, maledetta quarta di copertina!
agosto 27th, 2011 at 17:39
Buongiorno a tutti volevo segnalare una nuova risorsa sui Gialli Mondadori e non solo:
http://www.archiviojacono.org
e anche la pagina di Facebook dedicata a Carlo Jacono
“Carlo Jacono Fan Club
luglio 29th, 2013 at 06:44
Un romanzo veramente in linea con i Classici del giallo che bilancia le due uscite del Giallo Mondadori di questo mese che sono d sfsadfi basso profilo.