Classici del Giallo 1488: Roger Scarlett, “La zampa del gatto”

Roger Scarlett, “La zampa del gatto”, I Classici del Giallo n. 1488, gennaio 2025

Roger Scarlett, “La zampa del gatto”, I Classici del Giallo n. 1488, gennaio 2025

Il ricco ed eccentrico Martin Greenough ha deciso di celebrare il settantacinquesimo compleanno invitando nipoti, amici e conoscenti nella sua villa gotica, un gioiellino architettonico incastonato tra i lussuosi quartieri di Boston.

Durante la cena, tuttavia, l’annuncio della sua intenzione di cambiare il testamento sconvolge gli equilibri della famiglia, la cui sorte dipende interamente dalla volubile generosità di Martin.

Quando poi il padrone di casa viene ritrovato morto nel suo studio, con un proiettile nel cranio e la finestra spalancata, il fragile equilibrio familiare va in frantumi.

A investigare viene chiamato l’ispettore Norton Kane, veterano della polizia di Boston, e il caso sembra subito configurarsi come un delitto attentamente pianificato. L’elegante magione, con i suoi corridoi silenziosi e i segreti celati dietro ogni porta, diventa il palcoscenico di un’inchiesta che scava nelle vite dei commensali, portando alla luce rivalità, gelosie e tradimenti.

Come il nipote Hutchinson, impeccabile e calcolatore, il giovane Francis, dal grande fascino e un passato discutibile, o la ribelle Anne, che ha osato sfidare lo zio. O ancora la riservata Edith,  il valletto Giulio.

Gi unici indizi sono l’insolito comportamento del gatto di casa e un portasigarette d’argento che non sembra appartenere a nessuno dei presenti.

Riuscirà Kane a risolvere il caso prima che il colpevole si dia alla macchia, o peggio, colpisca ancora? Le risposte vi attendono in questo inedito della Golden Age tutto da scoprire.

Traduzione di Marilena Caselli.

Roger Scarlett, pseudonimo di Evelyn Page (1902-1977) e Dorothy Blair (1903-1976), statunitensi. Dopo l’incontro avvenuto presso la casa editrice Houghton Mifflin di Boston, dove negli anni Venti lavorano entrambe, si legano sentimentalmente e all’inizio del decennio successivo si cimentano con la detective story scrivendo a quattro mani una serie di romanzi, all’epoca accolti con favore dalla stampa e poi a lungo dimenticati. Personaggio ricorrente delle loro trame è l’ispettore Norton Kane.

All’interno, il racconto “Metro Linea B” di Stefania Maggiulli Alfieri, vincitrice del premio NebbiaGialla 2024.

Buona lettura!

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