Classici del Giallo 1476: R. Austin Freeman, “L’affare D’Arblay”

R. Austin Freeman, “L’affare D’Arblay”, I Classici del Giallo n. 1476, gennaio 2024

R. Austin Freeman, “L’affare D’Arblay”, I Classici del Giallo n. 1476, gennaio 2024

Nei primi anni del Novecento, l’indagine scientifica e la medicina forense stanno ancora muovendo i primi passi.

Ma il giovane medico Stephen Gray ha avuto la fortuna di avere come maestro il grande dottor John Evelyn Thorndyke.

Questa circostanza si rivela provvidenziale quando Gray ritrova in uno stagno del parco del quartiere Highgate di Londra il cadavere dello scultore Julius D’Arblay.

L’uomo, scomparso dalla sera precedente, era ricercato disperatamente dalla giovane figlia Marion.

Le cause del decesso sembrano naturali, ma qualcosa non torna. In primis, l’esigua profondità dello specchio d’acqua dove è stato trovato, senza contare l’improbabilità di un malore improvviso in un uomo ancora forte, che per giunta non sembrava avere nessuna ragione per passeggiare in piena notte in quel luogo isolato.

Tali considerazioni portano il giovane medico a chiedere l’aiuto del suo mentore.

L’autopsia sul corpo porta a scoprire una piccola puntura di siringa sulla schiena, e la reale causa del decesso: avvelenamento.

Ma chi è stato a far fuori il fortunato scultore? E soprattutto, perché?

R. Austin Freeman – (1862-1943), giallista britannico, dopo aver lavorato da giovane in una farmacia è diventato chirurgo, ha servito come medico nelle colonie africane ed è stato ufficiale sanitario, per poi prendere parte alla Grande Guerra. Si è dedicato parallelamente alla narrativa poliziesca, introducendo nell’indagine il metodo scientifico. È l’inventore della detective story “rovesciata”, nella quale il colpevole è noto e la suspense si focalizza sulla ricerca della soluzione. Il suo personaggio più popolare è il dottor John Thorndyke, investigatore forense protagonista di una lunga serie di romanzi e racconti.

All’interno, il racconto “La forca” di Daniele Fontani, vincitore del premio Gialli.it 2023. Lasciamo la parola all’autore:

Ho ritrovato questo racconto quasi per caso, mentre rileggevo qualche scritto per capire se stavo facendo progressi oppure no. La forca era la mia seconda opera, scritta un paio di anni prima, con cui ero arrivato in finale al Mystfest. Nonostante la presenza di sbavature ed errori dettati dall’inesperienza, non riuscivo a smettere di leggere, era più forte di me. La storia era coinvolgente, peccato che io non fossi stato all’altezza durante la prima stesura. C’era tanto da migliorare, così ci ho provato, smussando tutti gli spigoli per far emergere quello che c’era di buono. Ne è venuta una storia in cui padroneggia la personalità dolente e spregiudicata della protagonista, pronta a tutto pur di restare in vita in uno dei peggiori incubi che l’essere umano abbia trasformato in realtà.

 

Buona lettura!

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