Giallo Mondadori Sherlock 106: “Sherlock Holmes. Il caso Van Gogh”

maggio 29th, 2023 by Redazione
David MacGregor, “Sherlock Holmes. Il caso Van Gogh”, Il Giallo Mondadori Sherlock n. 106, giugno 2023

David MacGregor, “Sherlock Holmes. Il caso Van Gogh”, Il Giallo Mondadori Sherlock n. 106, giugno 2023

David MacGregor, “Sherlock Holmes. Il caso Van Gogh”, Il Giallo Mondadori Sherlock n. 106, giugno 2023

 

In un gelido mattino dell’inverno 1888, al 221B di Baker Street c’è aria tesa.

Sherlock Holmes continua ad accettare modesti casi di gattini smarriti e camice da notte scomparse, e il dottor Watson non trova edificante questo andazzo: avventure del genere non sono abbastanza accattivanti da finire sullo Strand Magazine, ergo… non contribuiscono a pagare l’affitto!

Ma anche la signorina Adler ha le sue rimostranze da fare al dottore. Nelle loro avventure romanzate, infatti, Watson ha pensato bene di farla morire pur di non raccontare la verità, ovvero che la “Donna per eccellenza” in realtà convive con Holmes, pur senza averlo mai sposato. E per non destare scandalo, si fa passare per la quieta padrona di casa, la “signora Hudson”…

Come mai? Beh, secondo il medico-romanziere, la figura di Holmes scapolo inveterato, pura e fredda macchina ragionatrice, venderebbe molte più copie della versione accasata!

Finalmente, un nuovo bizzarro caso bussa alla porta del trio di Baker Street.

Un uomo dall’aspetto spaesato e modesto, con in mano una valigia incrostata di pittura… e una benda insanguinata sull’orecchio mozzato, che si presenta come Vincent Van Gogh.

Lo squattrinato e (per loro) misconosciuto artista olandese, stravolto dal lungo viaggio, racconta loro una torbida vicenda che coinvolge Rachel, una dolce ragazza del Sud della Francia per cui ha perso la testa, e Paul Gauguin, rivale di Vincent nell’arte… come nell’amore.

Il povero pittore si sarebbe mozzato l’orecchio con un rasoio affilato proprio per mostrare il suo affetto per la ragazza, e ora ha urgente bisogno dell’aiuto del più grande detective di tutti i tempi, e ha una richiesta particolare per Holmes.

Ma le bizzarrie quel giorno non sono finite, e neppure le visite. Anche una misteriosa signorina di nome Marie Chartier bussa alla porta. È in cerca giustizia per l’omicidio del padre, ed è decisa a ottenerlo dal Re dei Detective… in un modo o nell’altro.

Peccato che il padre della ragazza sia una vecchia conoscenza di Sherlock Holmes, un incubo che ritorna dal passato, e che il problema… non sarà tanto trovare l’assassino, quanto salvare la pelle!

 

Traduzione di Marco Bertoli.

All’interno, per la rubrica Sotto la lente di Sherlock, un approfondimento sull’autore David MacGregor a cura di Luigi Pachì.

 

E per I racconti di Sherlock, “Funerale a Londra” di Giacomo Mezzabarba. Ecco cosa racconta l’autore:

Il 2 febbraio 1901 Londra fu teatro del funerale della regina Vittoria, che aveva dato il suo nome a un’intera epoca. Cecil Hepworth, un pioniere della cinematografia, girò un cortometraggio, oggi disperso, che fu proiettato in tutto il Regno. La settima arte ancora agli albori, ma destinata a un grande avvenire, sembrava arginare in qualche modo il flusso temporale, conservandone alcuni momenti in una fittizia eternità. Il 17 febbraio 1901 Il secolo illustrato della domenica, un settimanale che ebbe vita breve (1889- 1908), pubblicò in prima pagina un disegno tratto da una fotografia del funerale, e quella pagina, acquistata da un antiquario e appesa al muro del mio studio, fu la prima fonte di ispirazione per questo racconto, nel quale le immagini girate da Hepworth durante il funerale svelano anche un complotto -preannunciato dall’ambigua medium Eusapia Palladino – per spingere in guerra il paese costernato dalla scomparsa di colei che l’aveva governato per tanti anni.

 

 

Buona lettura!

 

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2 Responses

  1. Giuseppe Sparacino

    Arte e mistero: un’unione davvero grandiosa e la copertina è degna d’un grande artista

  2. Franco Nivaldo

    Romanzo curioso. Ho letto che è praticamente la ‘novelization‘ di un lavoro teatrale e infatti si sente, soprattutto nei dialoghi e in scene che probabilmente in scena funzionavano, ma lette sul libro molto meno.

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