Il Giallo Mondadori Extra 37: Giovanni Valentini, “La sirena delle Azzorre”

Giovanni Valentini, “La sirena delle Azzorre”, Il Giallo Mondadori Extra n. 37, agosto 2022

Giovanni Valentini, “La sirena delle Azzorre”, Il Giallo Mondadori Extra 37, agosto 2022

Alfonso Delgado, protagonista dei thriller di Giovanni Valentini, ha parecchio in comune con il suo creatore. Come lui vive in Portogallo, gioca a golf e ha al suo attivo un’onorata carriera nel mondo del giornalismo e della carta stampata.

Anche la vicenda del romanzo “La sirena delle Azzorre” prende spunto da una storia reale, e nello specifico da due casi di cronaca su le cosiddette infermiere killer.

Ma Valentini ne sviluppa la storia in modo originale, trasportandola in un’isola delle Azzorre, dove il povero Delgado vorrebbe finalmente godersi la pensione in compagnia della moglie.

Tuttavia, un macabro ritrovamento rompe l’idillio della vacanza: nell’armadio della loro stanza d’albergo c’è una sottoveste di seta stracciata e macchiata di sangue all’altezza del cuore.

L’evento getta Delgado nel vortice di un’inchiesta giornalistico-investigativa che porterà lui e sua moglie in un viaggio tra gli abissi dell’animo umano e della loro stessa relazione.

Le indagini li porteranno in uno di quei luoghi non luoghi, dimenticati da dio e dagli uomini: una casa di riposo per anziani dove pare siano stati commessi una serie di efferati delitti.

Ma è davvero questa la verità?

Lo scoprirete solo leggendo questo incalzante thriller psicologico fino allo sconcertante e imprevedibile finale.

E non stupitevi se, pagina dopo pagina, i cieli azzurri e le spiagge assolate delle vostre vacanze si trasformeranno in luoghi inquietanti, infestati dal richiamo di qualche sirena assassina…

Giovanni Valentini è giornalista e scrittore. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Bari, è professionista dal 1971.  Ha lavorato alla Gazzetta del Mezzogiorno e al Giorno di Milano, è stato direttore dei settimanali L’Europeo e L’Espresso, e dei quotidiani il Mattino di Padova e la Tribuna di Treviso. Ha partecipato alla fondazione del quotidiano la Repubblica, di cui è stato direttore, inviato speciale, capo della redazione milanese e vicedirettore, e ha coordinato il gruppo di lavoro che fondò Repubblica.it. Oggi collabora al Fatto Quotidiano, su cui tiene la rubrica settimanale “Il Sabato del Villagio” (premio Saint-Vincent di Giornalismo 2000). È autore di numerosi saggi e negli ultimi anni, si è dedicato alla narrativa pubblicando due noir, “Ultima notte a Lisbona” (2017) e “La donna della valigia” (2018) con SEM. Questo è il suo terzo romanzo giallo.

E all’interno, per I racconti del Giallo, “Trappola per topi” di Roberto Mistretta. Ecco un anticipo dall’autore:

Sicilia anni ’90.
Il giornalista Franco Campo è affetto dalla sindrome del cavaliere che lo porta a voler raddrizzare i torti con la sua penna e dare aiuto a chi ne abbisogna. Perciò quando il giorno di Carnevale sulla prima pagina del giornale dove scrive compare la filastrocca “Quattro topini sono tanti per giocare a fare i fanti”, la liquida inizialmente come l’iniziativa di qualche burlone.
Ma quando le rime si ripetono su “La voce provinciale” a sottolineare fatti di cronaca appena accaduti a Manfreda, tra colline ed ex feudi al centro dell’isola, non fatica a leggervi un’architettura che ha il sapore di una sfida da parte di qualcuno che ha scelto la prima pagina del suo giornale per raccontare la propria storia.  Una storia che passa dalla sfida lanciata contro dei topi. Topi dalle sembianze umane con cui Franco Campo si troverà presto a fare i conti per tentare di salvarli da un nemico invisibile e determinato che ha organizzato una trappola perfetta.
Una trappola per topi.

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Buona lettura e buona estate!

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