Gli Speciali del Giallo 102: Wallace, Van Dine, Chesterton, “Lo zoo del delitto”

“Lo zoo del delitto”, Edgar Wallace, S.S. Van Dine, Gilbert Keith Chesterton, Gli Speciali del Giallo n. 102, luglio 2022

“Lo zoo del delitto”, Edgar Wallace, S.S. Van Dine, Gilbert Keith Chesterton, Gli Speciali del Giallo n. 102, luglio 2022

Inquietanti presenze animali si aggirano tra le pagine del mystery.

Gatti investigatori in grado di aiutare i detective, pappagalli spergiuri che sviano le indagini, povere bestie martoriate dagli assassini, magari solo per creare una falsa pista.

La storia del Giallo, come racconta nell’introduzione di questo speciale il curatore Mauro Boncompagni, è ricca di esempi di animali ora vittime, ora carnefici, ora parte della soluzione di un mistero, tra bestie domestiche e persino… mitologiche.

Come nella prima delle tre storie che troverete in questo volume: “L’inafferrabile” (The Feathered Serpent, 1927) di Edgar Wallace, in cui il perno di tutta la vicenda è proprio la leggendaria figura del serpente piumato.

Dietro le quinte del teatro dove è in scena il suo spettacolo, la bellissima Nelly Creed riceve uno strano bigliettino.
Il signor Leslie Crew trae dal portafogli un cartoncino simile a un biglietto da visita, ma che al posto di nomi e indirizzi, ha al centro un’enigmatica figura: un serpente coperto di piume, e vergate in stampatello le parole:

“perché tu ricordi“.

Una pubblicità di qualche spettacolo? Lo scherzo di un bontempone? O un minaccioso ammonimento?
È già il secondo biglietto del genere che arriva all’uomo, e presto un terzo sbuca fuori dalla borsetta dell’attrice.
Ma l’arrivo del quarto sarà ancora più angosciante…

Nel secondo romanzo della raccolta, “La tragedia in casa Coe” (The Kennel Murder Case, 1933) di S. S. Van Dine, compare invece un più concreto amico a quattro zampe, e per l’esattezza un terrier scozzese, aiutante inatteso in un complesso mistero della camera chiusa, tra mobili antichi e preziosi vasi cinesi.

L’investigatore dilettante Philo Vance si misura in questa vicenda con un delitto perfetto: il noto collezionista Archer Coe è stato ritrovato freddato sulla poltrona della propria camera da letto… chiusa dall’interno.

Il revolver in mano e il foro nella tempia fanno pensare a un suicidio, ma all’occhio allenato di Vance non sfuggono piccoli dettagli che gli fanno invece sospettare la messinscena di un astuto assassino.

E veniamo all’ultima storia presente nello Speciale…

il racconto di G.K. Chesterton dal titolo “L’oracolo del cane” (The Oracle of the Dog, 1923), che vede anch’esso la comparsa del migliore amico dell’uomo, ma in una veste ancora più particolare.

Il colonnello Druce è stato infatti assinato nel giardino della sua casa al mare, all’interno di un padiglione, e l’unico ingresso alla struttura era tenuto sotto costante sorveglianza dal segretario della vittima e da altre persone!

Inoltre, l’arma del delitto è svanita nel nulla e nessuno ha visto niente di sospetto.
Dimostrare che non siano all’opera delle misteriose forze mistiche sarà ardua per Padre Brown.

C’è tuttavia un testimone d’eccezione: un grosso retriever nero di nome Nox, che nonostante fosse impegnato a fare altro, pare che si sia messo a ululare proprio… nel momento esatto dell’omicidio.

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Buona lettura e buona estate!

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