Classici del Giallo 1444, Ellery Queen, “Uno studio in nero”

aprile 23rd, 2021 by Redazione
Ellery Queen, “Uno studio in nero”, I Classici del Giallo n. 1444, maggio 2021

Ellery Queen, “Uno studio in nero”, I Classici del Giallo n. 1444, maggio 2021

Ellery Queen, “Uno studio in nero”, I Classici del Giallo n. 1444, maggio 2021

 

E se Jack lo Squartatore fosse stato una donna?

È quello che inizia a pensare Ellery Queen dopo aver ricevuto in modo anonimo un vecchio taccuino scritto niente di meno che da il dottor WatsonQuel dottor Watson.

Che si tratti di un falso o di un originale, il detective si trova per le mani un’avventura inedita di Sherlock Holmes che lo proietta nel cuore di uno dei più celebri misteri di epoca vittoriana, alias quello del serial killer che si divertiva a far fuori le prostitute di Londra parecchi decenni prima.

Il quesito sul sesso dello Squartatore, posto dallo stesso Sherlock in una mattina dell’autunno del 1888, catapulterà Ellery Queen in un’indagine emozionante, che lo porterà dalla Grande Mela a Baker Street sulle tracce di uno dei più inquietanti assassini della storia.


Ellery Queen è lo pseudonimo dei cugini statunitensi Frederic Dannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971), che insieme hanno dato vita a una delle firme più prestigiose nella storia del giallo. Il personaggio da loro creato ha raggiunto una vastissima fama come autore di romanzi e racconti, e ha promosso il recupero di opere del passato e la scoperta di nuovi talenti curando antologie e riviste come l’Ellery Queen’s Mystery Magazine, per decenni il più importante periodico di narrativa poliziesca al mondo. È stato tra i fondatori dell’organizzazione Mystery Writers of America e ha vinto più volte il premio Edgar.

 

E all’interno, il racconto “Uischi” di Massimo Lunati, vincitore ex aequo del premio GialloLuna NeroNotte 2020. Ecco cosa di racconta l’autore:

“Uischi è una storia che parla del male e delle molteplici forme che può assumere. Che sia quello del terribile conflitto del secolo scorso o quello delle ingiustizie della società odierna, passando per il dolore esclusivo che ogni individuo si porta dentro, il male sa creare dei veri e propri ponti tra queste sue forme, in modi che talvolta ci risulta persino difficile immaginare. Perché il male non muore, ma si trasforma. Allo stesso tempo, però, Uischi è anche una storia di speranza, quella che emerge ogni volta adattandosi al male stesso. Perchè, per fortuna, anche la speranza non muore, e non manca di accompagnarci, sempre”.

 

Buona lettura!

 

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5 Responses

  1. Gneo

    Non e’ il miglior Ellery ma comunque si lascia leggere.

  2. Rusty

    Non è un apocrifo, ma è stato scritto in collaborazione da Dannay e Lee con un altro scrittore. Lo rileggerò con piacere, anche perchè non me lo ricordo proprio più.

  3. Mariano

    Si lascia leggere e rileggere, specie nella moderna epoca di passione sherlockiana. Chiedo alla redazione se la traduzione d’epoca di Moma Carones è stata rivista e reintegrata per l’occasione, grazie.

  4. Redazione

    Ciao @Mariano,
    le tradizioni storiche della collana vengono puntualmente controllate e in caso aggiornate.
    Buona serata!

  5. Fabri

    Racconto avvincente e bello e tenero “Uischi” di Massimo Lunati.

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