Giallo Mondadori Febbraio 2020
febbraio 15th, 2020 by Redazione
Posted in Ebook, I Classici del Giallo, Il Giallo Mondadori presenta, Le collane del Giallo, Sherlock
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febbraio 15th, 2020 at 23:55
Berkeley tutta la vita! Ma ho preso anche la Hamrick.
febbraio 23rd, 2020 at 09:14
Ottimo il Berkeley. Sugli altri due stendiamo un pietoso velo.
febbraio 24th, 2020 at 13:46
Mi è giunto oggi per posta l’inedito di Berkeley e vedrò di inserirlo tra le letture imminenti. Tra l’altro è l’ultimo numero che riceverò dei Classici perché non rinnoverò l’abbonamento che avevo voluto fare per i 90 anni del giallo. Avevo infatti pensato che in occasione di questa ricorrenza sarebbero stati pubblicati più inediti o romanzi già noti ma con nuove traduzioni e invece così non è stato. Pazienza. Manterrò invece attivo l’abbonamento alla collana “madre” che mi soddisfa pienamente, visto che accoglie le mie amate autrici. A questo proposito, la nuova arrivata, Janice Hamrick, ha finora raccolto commenti negativi alquanto prevedibili. In effetti, il sottogenere cosy mystery a cui sembra appartenere non potrà che attirare gli strali degli amanti dei gialli canonici. Trovando invece queste opere gradevoli e rilassanti, affronterò la lettura di questo giallo in tutta serenità. Buona lettura a tutti!
febbraio 24th, 2020 at 15:16
Io ho acquistato Berkeley, ma devo ancora iniziarlo…
febbraio 28th, 2020 at 02:15
Avrei anche assaggiato volentieri il romanzo della Hamrick ma mi irritano le serie cominciate non dal primo volume e soprassederò, come piaceva fare a Franco&Ciccio. Il Berkeley è invece ancora in viaggio, poste birichine.
marzo 3rd, 2020 at 15:05
Bene, ho finito qualche giorno fa di leggere Dov’è Cicely? e ho meditato a lungo sull’opportunità di scrivere un mio parere su questo blog dove vengono osannati i classici e sommersi immeritatamente di critiche i contemporanei (o forse dovrei scrivere “le contemporanee”, visto che sono le povere Harris, Jennings, Rendell, Perry, Bowen, ecc. a fare da bersaglio). Ho meditato lungo perché detesto irritare gli altri e scatenare putiferi, però alla fine ho deciso comunque di esprimere il mio parere: allora, il romanzo di Berkeley non è davvero nulla di che. È una robetta graziosa ottimamente presentata in italiano dal bravo Boncompagni, con personaggi stereotipati (come ad esempio Lady Susan, la classica matrona apparentemente burbera e in realtà buona come un pezzo di pane, o Stephen Munro, il ricco decaduto e vizioso che immancabilmente recupera il prestigio perduto ritrovando anche l’amore) e un intreccio davvero esile che ben poco ha a che fare con quelli grandiosi della Golden Age britannica. Inoltre, la presenza di ben due sottotrame di tipo sentimentale, una delle quali con protagonista la stessa Cicely del titolo, fanno sì che quest’opera assomigli più a un giallo tinto di rosa non troppo dissimile da certuni pubblicati nelle collane Harmony. Insomma, si tratta di un romanzetto innocuo e simpatico, che va giù come una sorsata di gazzosa e si dimentica all’istante. Berkeley è stato senz’altro un grande giallista (Il caso dei cioccolatini avvelenati e L’ultima tappa sono capolavori), ma qui non è certo al meglio. Così come non lo è Paul Halter ne Il gioco del delitto (GM 3173) che ho letto con grande ritardo solo ieri e che ho trovato alquanto stiracchiato nella trama, davvero improbabile. Va beh che leggendo si esercita la cosiddetta “sospensione dell’incredulità”, però ci deve essere un limite…
marzo 9th, 2020 at 17:34
Il n. 1429 dei Gialli Mondadori (A. BERKELEY, «Dov’è Cicely?») non è mai stato distribuito nelle edicole delle province di Pistoia e Firenze. Quindi ora per averlo dovrei farne richiesta alla sezione arretrati e pagarlo il doppio. Bella fregatura!
marzo 9th, 2020 at 18:35
Ciao @Cesare Sartori,
Per assicurarsi che i titoli siano disponibili, occorre rivolgersi all’edicolante di fiducia. La distribuzione dipende dagli ordini delle edicole.