Gli Speciali de Il Giallo Mondadori 90: Todd Downing, D.B. Olsen, Roy Vickers, “Ai gatti piace il delitto”

giugno 24th, 2019 by Redazione
Downing Todd, Olsen D.B., Vickers Roy. "Ai gatti piace il delitto" , Speciali del Giallo 90, luglio 2019

Todd Downing Todd; D.B. Olsen; Vickers Roy, “Ai gatti piace il delitto” , Gli Speciali de Il Giallo Mondadori 90, luglio 2019

Todd Downing Todd, D.B. Olsen, Roy Vickers 

“Ai gatti piace il delitto”

Gli Speciali de Il Giallo Mondadori 90

Luglio 2019

 

Tre storie di delitti a sfondo… felino

Se il mondo si divide in amanti dei gatti e persone che mal li sopportano, anche il mondo del Giallo è costellato di personaggi a quattro zampe, tanto da vedere la nascita di un vero e proprio sottogenere che spopola negli Stati Uniti: il Cat Mystery.

In questo speciale, un romanzo dalla Golden Age e un romanzo e un racconto dagli anni Cinquanta, con gatti in veste rispettivamente di sospettati, aiutanti investigatori e vittime di minacce.

Qui gatta ci cova…

 

Todd Downing, “La pensione di Madame Fournier” (The cat screams, 1938).
La prima storia ci porta a Taxco, la “Città d’Argento”, un’amena località di villeggiatura fra le verdi montagne del Messico, ritrovo di artisti e intellettuali, e più precisamente fra le mura accoglienti della pensione di Madame Fournier. Qui iniziano ad avvenire una serie di morti misteriose,  tutte anticipate dalle lugubri “grida” di Mura, la gatta siamese della padrona di casa. Dopo che la pensione sarà messa sotto quarantena per un sospetto caso di vaiolo, sarà lo statunitense Rennert, ospite della locanda, a svolgere le indagini, cercando di non rimanere invischiato nelle superstizioni locali, che danno la colpa delle morti ai Nagual, umani mutaforma in grado di trasformarsi in animali per… uccidere.

Una curiosità: l’autore, Todd Downing, di origini native americane, ha vissuto gran parte della vita a Atoka, in Oklahoma, in compagnia di una trentina di gatti.

 

D.B. Olsen, “Il gatto e il Capricorno” (The Cat and Capricorn, 1951)

D.B. Holsen è un pseudonimo usato da Dolores Hitchens per la serie che vede protagonista la vecchia “zitella impicciona” Rachel Murdock e la sua gatta Samantha. L’insolito duo investigativo, in questa storia, si trova alle prese con il caso di Priscilla Beckwith e i suoi tre ex mariti, tutti nati sotto il segno del Capricorno, che la accusano di propositi omicidi e temono per la vita nel quarto marito, appena convolato a nozze. Ma arrivata al ranch nel deserto dove gli sposi trascorrono la luna di miele, Rachel arriva tardi: un omicidio è già avvenuto.

 

Roy Vickers, “Il gatto di Miss Paisley” (Miss Paisley’s Cat, 1953)

Miss Paisley ha passato i cinquant’anni e si è rassegnata a una vita solitaria, quando un gatto randagio la sceglie come padrona e decide di farsi adottare da lei. Fra i due si instaura un bellissimo legame, ma ben presto Miss Paisley scopre che non tutti sono felici del nuovo coinquilino, e dopo una serie di furtarelli di cibo, un vicino scorbutico arriva a minacce pesanti nei confronti della bestiola, dando il via a conseguenze macabre e… ineluttabili.

 

Buona lettura!

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11 Responses

  1. Alberto Minazzi

    Non amo i gatti; ma un Downing del 1938 va assolutamente preso!

  2. Alberto Minazzi

    Preso e messo subito in lettura! A Venezia, sono arrivati tutti i titoli, la White no. Già lo scorso mese, di Halter ne è arrivata una sola copia… Sperando che sia solo un ritardo, non è che i Classici siano distribuiti in numero minore?

  3. giuseppe

    Io adoro i gatti e in una vita futura mi piacerebbe reincarnarmi in un gatto randagio, amante della libertà, per stare alla larga da certi esseri umani. Detto questo, il volume è imperdibile per gli autori presentati e per l’illuminante introduzione di Mauro Boncompagni. Miao, miao!

  4. Alberto Minazzi

    Ho finito di leggere La pensione di Madame Fournier: anche se non amo le ambientazioni in Paesi caldi, come il Messico, è comunque un buon giallo ad enigma (4 stelle su 5, per capirci). Appena avrò scritto la recensione, la pubblicherò.

  5. Piero

    Il discorso è che ci sono vari distributori non uno solo dei Gialli Mondadori. Prima era diverso. A Bari arrivava tutto. Ora sono pochissime le edicole che propongono tutto, e guarda caso sono quelle che vendono anche libri del comparto non solo edicola ma libreria. Invece nelle edicole clasiche, o trovi Il Giallo Mondadori, o non trovi nulla, oppure trovi Il classico ma non lo Speciale. Un casino.

  6. Giuseppe

    In tema di gatti e misteri ricordo un’autrice misteriosa e enigmatica, tale Rosemary Kutak, di cui il GM ha pubblicato il romanzo ” Profondo sonno”. Il suo secondo ed ultimo romanzo, inedito, s’intitola ” I am the cat”. Qual è l’argomento? C’entrano i gatti? Grazie alla redazione o all’espertissimo Mauro Boncompagni per la risposta

  7. Alberto Minazzi

    Ecco le mie recensioni:

    Raccolta che va in deciso calando: per me, Downing merita quattro stelle, la Olsen tre e Vickers una. Do complessivamente la sufficienza (tre stelle), anche se ho una istintiva (e apparentemente immotivata) idiosincrasia per i gialli ambientati in località calde (e qui abbiamo un romanzo che si svolge in Messico e uno negli USA ai confini col Messico), approfondendo individualmente i singoli romanzi e racconto contenuti.

    LA PENSIONE DI MADAME FOURNIER
    Anche se, come detto, in un Paese caldo, l’ambientazione nell’ambiente ristretto della pensione non mi è dispiaciuta. E anche il giallo, come enigma, è più che discreto. L’apparato indiziario, per quanto complesso e arzigogolato (tra rapporti ambigui interni ed esterni alla pensione), non manca, così come non mancano le spiegazioni razionali delle superstizioni che coinvolgono il gatto nella vicenda (di più non dico per non spoilerare). Anche se non si può parlare di un capolavoro, è comunque un tutto sommato buon giallo classico, da quattro stelle.

    IL GATTO E IL CAPRICORNO
    Qui il gatto (meglio, la gatta) non ha alcun ruolo, neppure minimale. Non lo definirei un brutto romanzo, ma nemmeno un libro indimenticabile, soprattutto per quanto concerne l’enigma (che ha una base indiziaria alquanto labile). Un peso importante, nell’attribuzione delle tre stelle, lo ha giocato, per me, la figura della simpaticissima zitella Rachel. La figura della zitella investigatrice dilettante non è una novità, nel panorama letterario di genere; ma qui trova un’ottima declinazione, tanto più per il contraltare con la figura dell’odiosa sorella bigotta Jennifer.

    IL GATTO DI MISS PAISLEY
    Spreco poco tempo e parole per un racconto che si può definire in un solo modo: assolutamente inutile (serve ribadire la sola stella?). Mi chiedo come mai sia piaciuto tanto ai cugini della coppia Ellery Queen…

  8. Jack

    Intendo rispondere al mio fratello gemello Giuseppe sul romanzo “I am the cat” di Rosemary Kutak : però prima di mettere in subbuglio la Redazione e il bravissimo Mauro Boncompagni che forse ha altro per la testa perchè non chiedi ragguagli a tuo fratello Jack (che in realtà è italianissimo e si chiama Giovanni?)
    Allora, scrittrice misteriosa sì ma fino ad un certo punto : è stato accertato che la scrittrice è nata nel 1905 ad Anderson,Indiana ed è deceduta a Louisville, Kentucky nel 1999. Altre fonti davano come data di nascita il 1908 e questa era la data di nascita accreditata anche dalla Library of Congress ma pare che la Kutak fosse riuscita non si sa bene come a togliersi qualche anno dal groppone
    Veniamo a I am the cat, che fu pubblicato per la prima volta nel 1948 e che è tuttora inedito in italiano.
    Dalla trama che ho letto su questo sito
    http://srivallip.blogspot.com/2012/08/i-am-cat-by-rosemary-kutak.html
    non mi sembra che c’entrino i nostri amici felini :l’azione si svolge in un castello a Long Island che ospita sei persone che hanno poco o niente in comune, c’è un tentativo di suicidio, poi una morte e altri due strani incidenti…Chi sta uccidendo chi? Chi è il Gatto?
    Quasi tutte le fonti dicono che Rosemary Kutak è l’autrice di due soli romanzi :il già citato I am the cat (1948) e di Darkness of slumber (1944, tradotto nel 1986 dal Giallo Mondadori n. 1938 col titolo Profondo sonno)
    Invece, continuando ad indagare ho scoperto almeno un altro inedito della
    Kutak : si tratta di un racconto lungo intitolato “The one who didn’t”apparso nel maggio 1946 sulla rivista canadese Maclean’s
    Il protagonista di I am the cat è lo stesso già apparso in Profondo sonno cioè il dott. Marc Castleman
    Caro Beppe, in futuro rivolgiti prima a me : capito mi hai?
    Comunque anch’io chiedo alla Redazione se in futuro potremo leggere questo inedito di Rosemary Kutak, della quale in effetti si sa molto poco, a parte un viaggio, una crociera in Europa col marito nel 1933
    Spero tuttavia di non aver troppo tediato i lettori del blog con questa “diatriba” tra fratelli

  9. Piero

    Quello che dice Jack è giusto, e del resto la cosa era nota solo ai critici incalliti. Se Jack è interessato o lo è qualsivoglia altro, il racconto di Rosemary Kutak è leggibile in inglese al link:

    https://archive.macleans.ca/article/1946/5/15/the-one-who-didnt

    Ah, a prosposito: Rosemary Kutak era uno pseudonimo. Il suo vero nome e cognome era Margaret Rosemary Norris

  10. Jack

    Caro Piero,

    grazie mille per il tuo come sempre gradito e informato intervento.
    Mi proverò a leggere il racconto, anche se con l’inglese non sempre me la cavo

    Buone vacanze

  11. Francesco

    LA PENSIONE DI MADAME FOURNIER. Un buon classico, ben scritto visto che riesce a trasmettere l’atmosfera esotica e sudata, e con una trama che è la variante di altri classici di ambiente claustrofobico, abbastanza riuscita-
    L GATTO E IL CAPRICORNO. Il meglio è la descrizione dei personaggi e della simpatica protagonista. La trama decisamente in calando, fino a ridursi al titolo. Potrei leggere un altro romanzo con Rachel e Jennifer, sperando in una costruzione più convincente.
    IL GATTO DI MISS PAISLEY. Nella brevità del racconto, mi sembra l’unico ad avere davvero un gatto (senza nome) come protagonista. Personalmente lo trovo il più convincente, come scrittura e come trama, meno prevedibile di quanto ci si attenda.

    In conclusione, un acquisto valido, anche se i gatti, oltre alla copertina e all’ultimo breve racconto, hanno un ruolo davvero da specchietto per le allodole.

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