Il Giallo Mondadori Sherlock 51: Sherlock Holmes e l’anello del Vaticano
Enrico Solito
Sherlock Holmes e l’anello del Vaticano
Il Giallo Mondadori Sherlock n. 51
Novembre 2018
Quante volte è stato in Italia Sherlock Holmes? Elementare, nemmeno una.
Non secondo il canone, almeno.
Tuttavia, nei racconti e nei romanzi apocrifi, come quello di Enrico Solito, in edicola a novembre, l’investigatore di Baker Street è stato parecchie volte nel nostro Bel Paese, dove ha aiutato le autorità locali, e persino il Papa, a risolvere crimini, enigmi e misteri apparentemente inspiegabili.
Un altro apocrifo sherlockiano ambientato nella Roma dei papi e pubblicato a gennaio di quest’anno è Richard T. Ryan, “Il Segreto dei cammei vaticani” (Sherlock n. 41). In quell’avventura, Sherlock e Watson tirano fuori dai guai papa Leone XIII, risolvendo un intricato caso di ricatto legato ai cammei di papa Alessandro VI Borgia. Guarda caso, anche “Sherlock Holmes e l’anello del Vaticano” ha per oggetto un misterioso cammeo, appartenuto però a un altro papa, Pio IX.
È davvero un caso? In realtà no, perché entrambi gli apocrifi, proprio come due ricostruzioni diverse dello stesso delitto, si poggiano sullo stesso indizio, in questo caso contenuto in una sibillina affermazione di Sherlock Holmes stesso ne “Il Mastino dei Baskerville”: “mi trovavo infognatissimo nella questione dei cammei vaticani e nella mia ansia di far cosa grata al Sommo Pontefice ho perso il contatto con molti casi accaduti qui in Inghilterra.”
Enrico Solito, membro dell’Associazione Sherlockiana Italiana “Uno Studio in Holmes” per la quale cura la rivista “The Strand Magazine”, è uno dei maggiori esperti italiani dell’investigatore creato da Sir Arthur Conan Doyle. Per i Gialli Mondadori ha già partecipato alla raccolta di racconti “Sherlock Holmes in Italia” (Sherlock n.28, 2016). Medico pediatra, la sua passione per Holmes risale a quando studiava all’università. Aveva 25 anni e stava preparando, guarda caso, l’esame di medicina legale.
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Posted in Ebook, Le collane del Giallo, Sherlock
novembre 2nd, 2018 at 17:30
Gli altri romanzi di Enrico solito con Sherlock Holmes che ho letto sono di alto livello. Spero che lo sia anche questo.
novembre 2nd, 2018 at 19:23
Leggere per credere, @Gneo! 😉
novembre 6th, 2018 at 11:57
Rivolgo una domanda alla redazione, sperando in una risposta: avendo scritto un apocrifo di Sherlock Holmes – prevedo una lunghezza si circa 70 cartelle – a chi potrò inviare il dattiloscritto? La redazione del Giallo accetta in lettura racconti lunghi di questo tipo oppure no?Oppure è preferibile inviare il dattiloscritto in questione alla rivista “Sherlock Holmes Magazine”? In questo caso qual è l’indirizzo preciso? Grazie per la risposta
novembre 6th, 2018 at 18:30
Ciao @signora Hudson,
Aggiorno le informazioni relative all’invio di manoscritti.
Per i romanzi, la redazione non esamina opere se non quelle che partecipano al premio letterario di riferimento, ovvero il Premio Tedeschi. Per partecipare basta prendere visione del regolamento (presente nella voce specifica nel menù a destra).
Per i racconti, la Redazione non valuta le opere, se non quelle partecipanti ai premi letterari organizzati dalle nostre collane o che partecipano ai premi letterari con cui siamo partner editoriali, come per esempio il Gran Giallo Città di Cattolica, il GialloLuna NeroNotte, il Nebbia Gialla e tanti altri organizzati dai festival del giallo e da organizzazioni indipendenti. Le specifiche per partecipare, relative ai singoli bandi di concorso, sono reperibili sul web.
novembre 9th, 2018 at 15:38
Un romanzo veramente divertente e scritto bene. La descrizione della Roma dell’epoca è ben documentata come tutte le leggende riguardo ai Templari. Consigliato.
novembre 9th, 2018 at 22:44
Terminato ora.
E’ al livello degli altri apocrifi di Enrico Solito.
Consigliatissimo.
novembre 10th, 2018 at 19:11
enrico mi perdonerà se segnalo due vistosi errori storici:il cardinale Gioachino Pecci non ha mai ricoperto a lungo la carica di segretario di stato come riportato a pag 52 e ripetuto a pag 68, è stato per un trentennio arcivescovo di Perugia.l’altro errore a pag 130 e anche questo ripetuto a pag.173 Geremia Bonomelli vescovo di Cremona non è mai stato elevato al cardinalato, anzi la sua posizione come vescovo ha traballato assai, per il resto scriva pure un altro romanzo e ci aggiunga più storia materia che dimostra di conoscere più che bene.
novembre 15th, 2018 at 10:00
@Walter: La redazione del Giallo Mondadori Sherlock propone qui di seguito la risposta dell’autore, Enrico Solito.
Caro Walter,
Non solo la perdono, ma la ringrazio per l’attenzione che mi ha dedicato. Naturalmente ha ragione: Pecci fu segretario di Stato solo dal 21 settembre 1877 al 20 febbraio 1878 e non “a lungo” come scritto nella lettera a lui rivolta di pag. 52, ma certamente per poter dire (pag. 68) che condivideva le posizioni del papa precedente visto che era stato segretario di stato fino alla morte di lui.
Bonomelli fu solo vescovo e sottoposto ad attacchi feroci della parte più retriva della Chiesa proprio per i tentativi che fece di trovare una soluzione di compromesso sul potere temporale, come si accenna nel libro e come lei ricorda. Nel testo Bonomelli è sempre definito correttamente vescovo (come anche nell’elenco dei personaggi) ma nelle due occasioni da lei notate è “promosso” Cardinale, una volta da Padre Umberto e una dal ragazzino che aiuta Holmes. Decida lei se si tratta di un lapsus calami sfuggito alle numerose revisioni, o non, piuttosto, di errori volutamente calati dall’autore nei personaggi in questione, entrambi affermanti pomposamente “cardinale” per dare più importanza e credibilità a sé stessi in un momento difficile, e correttamente riportati appunto come errori dal pignolo Watson. Quanto a me sarei propenso invece ad invocare la manina del diabolico Professor Moriarty, visto anche che non sono il solo ad aver pensato a questo tipo di spiegazione.
Grazie ancora per le sue parole e anche per l’holmesiana precisione.
Enrico
novembre 18th, 2018 at 19:13
Finito di leggere adesso… Bello, bello, bello! Complimenti all’autore per questo romanzo alla Dan Brown. Mi è piaciuto davvero tanto.
Gli autori italiani proposti finora in questa collana, che ho letto inizialmente con velata curiosità, mi hanno dimostrato di esser ancor meglio di quelli internazionali.
A quando i prossimi? Continuate così, mi raccomando!