I Classici de Il Giallo Mondadori 1413: Orme sulla sabbia

ottobre 1st, 2018 by Moderatore

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J.J. Connington

Orme sulla sabbia

I Classici de Il Giallo Mondadori 1413

Ottobre 2018

Il custode di una grande villa viene trovato morto a seguito di un colpo apoplettico. O almeno così parrebbe, se non fosse per la presenza sui polsi di solchi sottili e profondi che mal si conciliano con una
causa naturale. Non è solo questo a destare i sospetti di sir Clinton Driffield, invitato dalla polizia a interrompere la sua vacanza per partecipare al sopralluogo. Osservatore minuzioso, avvezzo a catalogare
nella memoria le cose che catturano il suo interesse, coglie numerosi dettagli fuori posto sulla scena di quello che sempre più si configura come un delitto. E presto l’indagine, nata da una consulenza quasi
casuale, assume per lui i tratti di una sfida alla ragione. Di fronte a un altro omicidio, avvenuto sulla spiaggia, e a una serie di impronte che si interrompono bruscamente sulla sabbia, dovrà opporre la forza
dell’oggettività alla suggestione delle apparenze. Per non arrendersi all’inspiegabile.

J.J. Connington, pseudonimo di Alfred Walter Stewart (1880-1947), scrittore britannico. Chimico e accademico di fama, si cimenta con la letteratura poliziesca distinguendosi per l’approccio scientifi co alla detection e l’ingegnosità delle trame, tanto da suscitare l’ammirazione di John Dickson Carr. Tra gli investigatori protagonisti dei suoi romanzi, sir Clinton Driffi eld e il sovrintendente Ross.

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Posted in I Classici del Giallo

23 Responses

  1. giuseppe

    Ringrazio Pietro per le preziose informazioni sul libro di John Dickson Carr, che ritengo inedito in Italia. Non conosco l’autore di questo mese, anche se appartiene alla folta schiera degli autori della Golden Age e del quale posseggo altri romanzi: Mi sembra tuttavia un autore valido e da conoscere, visto che suoi romanzi sono apparsi anche nella collana dei Bassotti dell’editore Polillo. Non so ancora quali autori appariranno nei classici di novembre e dicembre (spero in qualche inedito). Tanti saluti a tutti

  2. Pietro

    Prima di apparire nei Bassotti, apparirono in queste collane, tanti tanti tanti anni fa

  3. davide murari

    Spero che la traduzione sia diversa o rinfrescata almeno…

  4. Alessio

    Da tempo che non leggo un Connington.

    Ho visto anche le uscite del mese prossimo. C’è un Halter che sicuramente prenderò, anche se la trama mi sembra molto simile a “Dieci piccoli indiani”

  5. Pietro

    Non si tratta che di un’ennesima trasposizione in romanzo del Cluedo.
    MEURTRE DANS UN MANOIR ANGLAIS è un romanzo con delitto impossibile sulla neve. Mi fu annunciato 4 anni fa da Paul, che mi parò anche di un altro romanzo L’HOMME QUI AIMAIT LES NUAGES di cui anche gli risultava la Mondadori aveva acquistato i diritti. Ora anche quell’altro verrà pubblicato, probabilmente l’anno prossimo secondo dei rumors. Ma sarà l’ultimo Halter in Mondadori, a meno che Forte non riprenda in Mondadori, Igor Longo, fatto fuori 8 anni fa. Fu Igor a introdurre Halter in Mondadori, forte di un’amicizia personale, ed è stato lui nel tempo a scegliere i romanzi da comprare e per cui acquistare i diritti, direttamente da Paul in quanto loscrittore alsaziano, come sanno in pochi, non ha agenti. Quindi, nel caso si volesse puntare su altri romanzi, consiglierei Forte a riprendere Igor in Mondadori come consulente. Non solo per la letteratura francese, di cui non c’è nessun esperto ora, ma anche per certi autori di narrativa inglese.

  6. Gneo

    Il prossimo mese sarà memorabile. Non ci saranno bowen, Jennings, Perry, rendell. Un vero miracolo!

  7. marcor

    Un Halter è sempre da non perdere!!

  8. Carlo

    Grandissimo Pietro condivido tutto; ben venga un Halter. Gneo grazie per aver scritto bowen,etc,etc con la prima lettera non in maiuscolo…
    Non solo e’ ora di richiamare Igor,ma se vogliamo che il mitico Giallo Mondadori continui in gloria,cosi’ come questo blog, e’ un MUST pubblicare inediti (e anche non) ma di Autori diversi e di ben altro calibro rispetto a quelli ultimamente selezionati.

  9. giuseppe

    Davis Goodis è un maestro del cosiddetto noir e di lui ho letto solo l’ultimo romanzo,”L’altalena della morte” che mi era piaciuto molto. Comprerò sicuramente “Non sparate sul pianista” perchè come giallista Goodis è reputato anche dai critici superiore come stile a Jim Thompson e non per caso Truffaut ne trasse un memorabile film. Mi sembra che il romanzo in questione fosse apparso in altre edizioni con il titolo “Sparate sul pianista”. Allora che facciamo: spariamo o no sul pianista? Scherzo, naturalmente…Buone letture a tutti!

  10. ophiucus75

    Comunque la Rendell, a parte il genere femminile, fortunatamente non ha nulla a che spartire con le altre autrici citate sopra. “La morte non sa leggere” o “Paura di uccidere” o “La morte mi ama” sono splendidi suspense e non insulsi romanzetti giallo-rosa-storici.

  11. Alberto Minazzi

    Lancio un invito a tutti gli amanti del giallo classico come me: compriamo tutti (e “bruciamolo” subito nelle edicole appena esce, oltre a leggerlo subito e a postare su questo blog le proprie recensioni) il nuovo Halter: se non ci sarà nessuna resa dell’autore francese, mentre magari gli altri titoli, a partire dall’ennesimo Holmes, resteranno a “marcire” sulle mensole delle edicole prima di tornare al mittente, magari potrebbe essere un segnale sui gusti dei suoi lettori che forse la redazione potrebbe recepire…

  12. walter

    la redazione potrebbe recepire? penso proprio di no.il problema è solo economico, halter costa troppo per il misero budget a disposizione dell’editor, se la Bowen costa 10 halter (che è uno che vende)costa 30 o forse 60 ecco che Forte o chi per lui ha il cappio al collo: se sfonda il badget rischia la fucilazione, quindi avanti con autori low cost che siano belli o no, che piacciono ai lettori o no non importa, questa è la realtà, il che vuol dire che le vendite dei gialli Mondadori sono in affanno, il rischio chiusura scatterà al primo segno rosso, quindi per il 90° compleanno del GM che scatterà il prossimo anno non ci si deve aspettare nessun fuoco pirotecnico e pochissime soddisfazioni per i pochi lettori rimasti.

  13. signora Hudson

    Una domanda alla redazione, che forse può interessare anche altri lettori o lettrici: avendo scritto un apocrifo di Sherlock Holmes – prevedo una lunghezza di 60 -70 cartelle dattiloscritte – è possibile inviarlo in lettura alla redazione del Giallo Mondadori per un’eventuale pubblicazione nella collana a lui dedicata oppure bisogna inviare il dattiloscritto alla Delos Edizioni che pubblica regolarmente autori italiani ed una rivista specializzata dedicata al nostro eroe? Ringrazio in anticipo per la risposta

  14. Alberto Minazzi

    Spero che qualcuno della redazione smentisca Walter (che ringrazio comunque della riflessione), perché se le cose stanno così è davvero triste, la situazione! A questo punto, piuttosto che sprecare risorse con la collana Sherlock (che magari costa un decimo, ma che credo non faccia che aumentare il “rosso” dei conti…), meglio un’uscita sola, ma buona, al mese! E andare di riproposizione delle vecchie Palmine (che magari non hanno più diritti…) coi Classici.
    Ps: E sperare in una collana “da libreria” mid price (sui dieci euro) che consenta di continuare a fornire ai lettori gli altri Halter?

  15. Fabio

    Credo che se la collana Sherlock sia arrivata a cinquanta numeri non sia soltanto perché costa poco. A me personalmente piace, e non vedo il motivo di tutto questo astio nei suoi confronti. Del resto, Anne Perry viene pubblicata in formato rilegato, in molti altri paesi, mentre qui è sempre stata pubblicata dal GM. A rigor di logica, non credo che un autore pubblicato in hardcover costi poco. Secondo me, è una questione di vendite. Anni fa ci si lamentava della frequenza delle uscite di Perry Mason, e la redazione rispose che Perry Mason era, conti alla mano, il più venduto; di conseguenza, la redazione aveva semplicemente cavalcato l’onda del successo delle avventure di Gardener.

  16. Gianluca Carinci

    Sono perfettamente d’accordo circa l’inutilità di pubblicare i vari apocrifi di Sherlock Holmes. Quando si era dovuta prendere la decisione di dimezzare le uscite del giallo, avrei visto più sensato lasciare i classici e la serie regolare così come erano, e abolire piuttosto i vari emuli di Conan Doyle, che, come confermano pure gli scarsi commenti sotto tali uscite, non interessano a nessuno. Tanto, qualche apocrifo di Sherlock Holmes (ma senza esagerare) avrebbero sempre potuto continuare a pubblicarlo nella serie regolare, come facevano prima. Ma così come è stato fatto, temo che la situazione, anziché migliorare, peggiorerà sempre più, col rischio, e spero di sbagliarmi, di non poter festeggiare il centenario della nostra collana preferita.

  17. Piero

    Personalmente sapete come la penso e l’ho detto parecchie volte sui miei blog e non mi ripeto: meglio poche uscite ma buone, che molte, ma che domani saranno dimenticate. Tanto più che anni fa si disse che sarebbero state ridotte le uscite dei classici da 4 a 1, e un solo inedito a mese, per problemi vari, e poi ci hanno rifilato l’uscita sistematica degli apocrifi, che in sostanza stravolgono coi fatti quello che avevano detto a parole, perchè un inedito + un classico + un inedito = 2 inediti e 1 classico, solo che l’inedito è quello che dicono loro, che domani sarà dimenticato, come dimenticati sono gli autori usciti l’anno scorso. Ma la prospettiva vostra è sbagliata: state partendo dal fatto che gli Halter costano di più. Ma chi vi ha detto ‘sta cavolata? Gli Halter non costano affatto di più; il fatto che ne facciano così pochi è che ora si sono esauriti quelli che erano stati pattuiti ai tempi di Igor, quando c’era lui di mezzo. Ora che non c’è lui, non sapranno come farli arrivare, perchè gli Halter non furono acquistati da Mondadori tramite gli agenti, ma per contatti diretti, che teneva Igor. Perchè Halter non ha agenti propri: capito Alberto e altri?
    Quindi rassegnatevi: a meno che la politica editoriale non cambi di rotta, di Halter non se ne vedranno più. E non perchè costino di più dei Perry, anzi io credo che costino più i Perry degli Halter. Poi che gli autori di apocrifi costino di meno degli altri, questo è un dato di fatto, perchè non li conosce nessuno e quindi i loro lavori non hanno mercato: costano solo le traduzioni nel loro caso a Mondadori.
    Al di là della linea editoriale voluta dall’editor, è proprio che manca oramai un impegno reale della casa editrice verso questo settore. Lo si mantiene in vita forse solo perchè assicura una certa liquidità, ma mancano oramai prospettive a lungo termine. Vedete gli autori di inediti: sono sempre gli stessi, e io vedo le edicole piene di questi romanzi che non compra nessuno, e sempre meno sono le edicole che li vendono i Mondadori. Non c’è ricambio. L’Halter in edicola il prossimo mese è un’oasi nel deserto. Poi ricominceranno i Tessa Harris, Maureen Jennings, Anne Perry, Bowen e chi ne ha più ne metta. Oramai il mercato degli inediti classici è in mano a Polillo e ora anche a Lindau, e non perchè abbiano fatto chissà cosa di diverso: è accaduto perchè i Gialli Mondadori della direzione Forte hanno abbandonato i Mystery degli anni ’30 – ’40 – ’50 che sono appannaggio ora di Polillo e Lindau (che sta pubblicando la collana British Library Crime Classics, in gran parte ). Tutto qui.

  18. Luigi Lauro

    Concordo in pieno con Piero

  19. Gneo

    Piero, sono d’accordo con te su quasi tutto.
    L’unico punto che non condivido riguarda la collana Sherlock.
    Probabilmente gli autori che compaiono costano poco perché sono semisconosciuti ma sono l’unica novità delle collane Mondadori.
    In linea di massima li trovo una piacevole lettura aderiscano o menone al canone di Holmes e non credo che la loro pubblicazione impedisca ai grandi autori di comparire sulla collana degli inediti.
    Personalmente se scompare la collana Sherlock mi vedrei costretto a leggere la Harris, la Jennings, la Bowen, la Perry e la Fassio e sarebbe veramente triste.
    Buone letture.

  20. Frank

    Insomma, Gneo, abbiamo capito tutti ormai che detesti le scrittrici di gialli e ami solo gli scrittori, in particolare di mystery vecchio stile. Ce ne faremo una ragione, ma hai mai pensato che se continuano a pubblicare certi titoli vuol dire che vendono e quindi piacciono molto? Io ne ho letti diversi e personalmente li trovo ben scritti e ben tradotti. I classici come piacciono a te li trovi in altre collane di altri editori: certo, sono molto più cari ma tra offerte promozionali, circuito dell’usato e dei remainder si possono anche acquistare a prezzo ridotto.

  21. Francesco

    Sono contento che la redazione abbia nuovamente dichiarato (l’aveva già fatto molto tempo fa) di pubblicare romanzi e autori che hanno un riscontro positivo nelle vendite. Quindi, i vari detrattori di Rendell, Perry, Bowen, Jennings, Fassio, Harris si mettano il cuore in pace: queste autrici piacciono e anche parecchio. Del resto, i loro romanzi sono molto piacevoli e coinvolgenti, molto più di certi mystery con trame arzigogolate e troppi personaggi descritti in modo approssimativo.

  22. Gianluca Carinci

    D’accordo che se non ci fossero gli apocrifi di Sherlock Holmes, saremmo costretti a leggere autrici di scarso interesse, ma mi sembra insensato che, in un’epoca in cui il GM ha dovuto diminuire le sue uscite per sopravvivere, si dedichi un’intera collana ad un solo personaggio.

  23. Francesco

    Gianluca, scusa ma chi l’ha detto che quelle che appaiono sul Giallo sono autrici di scarso interesse? Anne Perry e soprattutto Ruth Rendell (ahimè morta pochi anni fa) hanno il plauso totale della critica nei Paesi d’origine dove vendono moltissime copie e sono effettivamente eccellenti nel costruire atmosfere e intrecci. La Jennings scrive gialli coinvolgenti recentemente oggetto di una trasposizione televisiva di grande richiamo. Boh, sinceramente non capisco tutta questa negatività. Gli scrittori scarsi sono ben altri.

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