Il Giallo Mondadori 3171: Dopo il dolore verrà la vendetta
Maureen Jennings
Dopo il dolore verrà la vendetta
Il Giallo Mondadori 3171
Settembre 2018
Appeso per i polsi a una cinghia fissata a un gancio nel soffitto della stalla. Il cadavere, con le palpebre spalancate, è nudo dalla vita in su. La schiena segnata da strisce scure di sangue raggrumato. Mosche
sulle ferite, l’aria impregnata di un odore acre. Al detective William Murdoch della polizia di Toronto, chiamato sulla scena del delitto, appare subito evidente che la vittima, il proprietario della scuderia, è stata frustata con ferocia inaudita. Ma la cosa ancora più impressionante è quello sguardo stravolto, con gli occhi fuori dalle orbite, come se l’uomo fosse morto di paura. E le sofferenze che gli sono state inflitte sembrano via via, con il progredire dell’indagine, innestarsi in una catena di orrori che si allunga nel passato, fino alla scomparsa di una ragazza avvenuta trentotto anni prima. Questo omicidio ne costituisce solo un anello, destinato a non rimanere l’ultimo. Toccherà a Murdoch unirli uno dopo l’altro, a suo rischio e pericolo, per fare luce su un’atroce realtà. Calandosi nell’abisso in cui si annida il fantasma dello schiavismo.
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Posted in Giallo (serie regolare)
settembre 9th, 2018 at 21:18
Questa volta intendo ringraziare i molti traduttori del Giallo, perciò mille ringraziamenti ad Alberto Tedeschi, Giuseppina Taddei, Laura Grimaldi, Andreina negretti, Hilja Brinis, Bruno Just Lazzari, Gian Franco Orsi, Lia Volpatti…ed ancora Mauro Boncompagni, Igor Longo, Marco Bertoli, Grazia Maria Griffini, Elsa Pelitti, Giuseppe Settanni, Marilena Caselli, Maddalena Damiani, Oriella Bobba e tanti altri. Senza di loro non avrei potuto leggere molti avvincenti gialli, perchè leggerli in originale costa fatica doppia, se non tripla. A tutti segnaloun romanzo apparso nel lontano 1958, esattamente nel numero488. Si tratta de “Li ho visti morire” dello scrittore Clinton Seeley: un giallo molto originale, visto con gli occhi di un dodicenne, con una trama avvincente e serrata, da cui fu tratto anche un film. Sono passati ben sessanta anni dalla prima pubblicazione e farebbe un figurone nei Classici. La traduzione di Vittoria Comucci è ancora valida oggi. Però cambierei il titolo con “Tempesta di paura”, dal momento che l’origina le è “Storm fear”. E la tempesta è sia reale sia psicologica. Un grande saluto a tutti