Il Giallo Mondadori 3157: Morte a Blackheath
In un mattino d’inverno il cadavere sfigurato di una ragazza viene rinvenuto in una cava di ghiaia. Il castano rossiccio dei capelli ricorda le ciocche macchiate di sangue trovate in precedenza non lontano, nei pressi di una casa da cui è scomparsa una domestica. Il problema è che la casa appartiene a un alto funzionario governativo, Dudley Kynaston, titolare di un importante incarico nella difesa navale. Perciò
le indagini, che richiedono la massima discrezione, vengono affidate a Thomas Pitt, capo della Sicurezza nazionale. Le pressioni per arrivare velocemente a un risultato sono comprensibili, di fronte al rischio
di uno scandalo, anche se interferiscono con il perseguimento della verità. Potrebbe sembrare che si cerchi di occultare qualcosa di sgradevole. E infatti, scavando sempre più a fondo, Pitt porterà alla luce segreti tali da mettere in pericolo non solo la carriera e la reputazione di una personalità così influente, ma perfino la regina e tutto il paese. Per scoprire che, a volte, l’omicidio non è il peggiore dei crimini.
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Posted in Giallo (serie regolare)
luglio 7th, 2017 at 17:13
Che tristezza! Il prossimo mese c’è la Jennings.
Sembra che gli uomini non sappiano più scrivere gialli: su otto inediti sette sono stati scritti da donne e quasi tutti ambientati in un’epoca diversa dall’attuale.
Mah…
luglio 10th, 2017 at 16:57
Nella mia copia, forse per impaginazione errata, manca la pagina del copyright. E’ possibile sapere anno e titolo originale della pubblicazione?
luglio 12th, 2017 at 14:33
Ho visto che anche ad agosto si continua con quelli gia’ da me definiti HistoryGialli Mondadori.Siamo praticamente quasi al 100% da inizio 2017. Dove e’ finita,insisto, l’alternanza reale di generi ed autori.Non capisco e non mi adeguo.Molti anni fa vendevano molte copie anche Ellery Queen, Agata Christie o Rex Stout, ma il GM non pubblicava quasi esclusivamente loro a discapito di altri
luglio 13th, 2017 at 20:18
Tristezza sì ma tanti bei soldini risparmiati. Ed anche per il prossimo mese il portafoglio ringrazia!
luglio 14th, 2017 at 09:10
l’unica cosa ben chiara è che sono stati traditi i lettori tradizionali.
luglio 17th, 2017 at 15:39
Per me nessuna tristezza ma gaudio, dal momento che gradisco il giallo d’ambientazione storica,anche se capisco in parte le critiche riguardo l’alternanza dei generi. Ottimo l’ultimo Pitt e mi auguro che venga tradotto il primo romanzo con Daniel Pitt. Una domanda a Mauro Boncompagni: apparirà in libreria il tanto atteso “Dizionario delle letterature poliziesche” a cura di Claude Masplede?
luglio 17th, 2017 at 15:45
L’anno è ilo 2014 ed il titolo originale è “Death on Blackheath”
luglio 18th, 2017 at 12:03
questo per me è un anno paradossale. dai 6-7 Gialli acquistati durante l’anno siamo ad oggi ad un bel 0. In compenso ho preso 2 Urania… vediamo agosto e se c’è un’inversione. Da tecnico non innamorato spero che questa politica (economica) dia respiro al GM perché è parte integrante della storia dell’editoria italiana.
luglio 24th, 2017 at 13:50
Autore o autrice, ma che importa? Cos’è, adesso anche qui si pecca di sessismo? Quello che conta è che i gialli presentati in collana siano scritti bene e sia Rendell sia Perry garantiscono opere impeccabili. Maureen Jennings ha ricevuto in passato su questo blog critiche pesanti che non condivido affatto. Personalmente sono quindi felicissimo di rivederla. Un plauso quindi alla redazione e alle sue scelte editoriali.
luglio 26th, 2017 at 19:28
Giuseppe, purtroppo ne so quanto te. Era un progetto importante, a cui tenevo anche perché avevo compilato diverse voci originali che mancavano nell’edizione francese. Forse potrebbe saperne qualcosa di più Luca Conti, che a suo tempo aveva curato l’edizione italiana del libro, se Luca volesse tornare a fare una capatina sul blog. Comunque, se il blocco della pubblicazione sarà temporaneo o definitivo, solo il tempo potrà dircelo.
agosto 8th, 2017 at 13:41
Sono stato anch’io fra i traduttori di quell’opera poderosa. Le traduzioni furono consegnate, i traduttori pagati e subito dopo la divisione ‘Reference’ della Mondadori chiuse i battenti. Il Mesplède è rimasto sepolto fra le macere di quella collana. Sono trascorsi quasi dieci anni e ormai quella versione italiana sarebbe inusabile da un pezzo: fra autori nuovi comparsi nel frattempo, autori vecchi morti e autori vivi che nel grattempo hanno continuato a scrivere e a pubblicare, ormai il Mesplède del 2008 non è che un fossle.
settembre 5th, 2017 at 17:55
Avrei gradito molto di leggerlo, questo. Però… non l’ho trovato da nessuna parte,
dato che gli edicolanti della zona di Avigliana, Rivoli Auchan, e limitrofi, ricevono solo qualche copia a discrezione del distributore. Trovo a dir poco disonesto pretendere di far avere l’arretrato a prezzo doppio, dopo tali premesse. Mi andrebbe bene anche l’Ebook, ma non trovo il modo di scaricarlo. Potete aiutarmi? Grazie