I classici de Il Giallo Mondadori 1398: Hollywood in subbuglio
Uno speculatore che ha mandato in rovina molta gente è il soggetto ideale di una trama delittuosa. Ma per Ellery Queen, a Hollywood per scrivere sceneggiature cinematografiche, non si tratta di uno spunto su cui lavorare di fantasia. Questa volta è tutto terribilmente vero. La vittima in questione è Solly Spaeth, finanziere coinvolto in uno scandalo. Probabilmente è stato uno dei suoi innumerevoli nemici in cerca di vendetta a trafiggerlo con una spada spalmata di melassa e cianuro. Modalità macabra quanto bizzarra. E forse la mano che gli ha vibrato il colpo fatale è quella del socio Rhys Jardin, finito sul lastrico a causa dei suoi intrallazzi. Scena del crimine, un complesso residenziale sulle colline di Los Angeles: quattro lussuose villette chiuse in un totale isolamento dal mondo esterno. Terreno di gioco perfetto per Ellery, alle prese con una sfida degna della sua fama.
Ellery Queen è lo pseudonimo dei cugini statunitensi Frederic Dannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971), che insieme hanno dato vita a una delle firme più prestigiose nella storia del giallo. Il personaggio da loro creato ha raggiunto una vastissima fama come autore di romanzi e racconti, e ha promosso il recupero di opere del passato e la scoperta di nuovi talenti curando antologie e riviste come
l’“Ellery Queen’s Mystery Magazine”, per decenni il più importante periodico di narrativa poliziesca al mondo. È stato tra i fondatori dell’organizzazione Mystery Writers of America e ha vinto più volte il premio Edgar.
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Posted in I Classici del Giallo
luglio 7th, 2017 at 21:24
E’ una traduzione integrale? Grazie.
luglio 14th, 2017 at 08:58
E’ la traduzione integrale approntata da Gianni Montanari.
luglio 17th, 2017 at 15:44
Grazie Mauro,
se è Montanari compro ad occhi chiusi