I Classici de Il Giallo Mondadori 1392: Il grande errore
Un brivido d’inquietudine. È questa la sensazione che dovrebbe provare la soave Patricia Abbott nel prendere servizio come segretaria presso la famiglia Wainwright. Ma il parere contrario di chi ha cercato di dissuaderla dal mettere piede in quella splendida tenuta è eclissato dall’eccitazione per il suo nuovo lavoro. Poi, mentre Pat viene a contatto con il bizzarro campionario umano che popola la magione e che formerà il cast dell’incombente tragedia, certe cose cominciano ad assumere un diverso, terribile significato. Luoghi e piccoli episodi della sua quotidianità, perfino semplici oggetti, si apprestano a diventare elementi di cruciale importanza nella ricerca della verità che dovrà perseguire lei stessa. Fino a quando non le apparirà chiaro, troppo tardi, che l’impiego dei suoi sogni è in realtà il peggiore incubo della sua vita.
Mary Roberts Rinehart (1876-1958), statunitense, ha conseguito il diploma di infermiera a fine ’800 ed è stata corrispondente di guerra durante il primo conflitto mondiale. Intrapresa la carriera di narratrice, grazie a una produzione letteraria ampia e variegata ha riscosso un grande successo di pubblico che l’ha consacrata fra l’altro come una delle gialliste più famose e meglio remunerate. Molte delle sue storie sono state adattate per il cinema. Uno dei suoi personaggi più noti è l’infermiera Hilda Adams, soprannominata Miss Pinkerton.
All’interno, il racconto “Teriaca” di Oriana Ramunno, vincitore del premio GialloLuna NeroNotte 2016.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
gennaio 6th, 2017 at 19:52
Ottimo giallo che lessi nel lontano 1983 quando ero ancora un bambino e quando il titolo era L’avventura di Patrizia. Spero si tratti di una traduzione aggiornata e integrale, altrimenti troverei un po’ strana questa riproposta visto che il romanzo era già stato ristampato nel 2001. Della Rinehart manca da troppo tempo nelle collane mondadoriane Il segreto dell’album (The Album) che sono in molti a ritenere meritevole di un recupero. Colgo l’occasione per salutare la redazione e porgerle i miei migliori auguri di buon anno oltre che complimentarmi per il buon lavoro svolto nel 2016.
gennaio 9th, 2017 at 13:52
E’ la terza volta che compare nei Classici: speriamo che per un po’ non se ne parli più.