Il Giallo Mondadori Sherlock 12: Sherlock Holmes in America parte seconda
Continuano le straordinarie imprese di Sherlock Holmes e del dottor Watson in missione speciale nel Nuovo Mondo. Sono ben sette, per l’esattezza, i casi che dovrà affrontare il Grande Detective, importando da Londra negli Stati Uniti la sua infallibile arte della deduzione. Che si tratti di indagare negli ambienti controversi della teosofia o di offrire una consulenza al celebre escapista Houdini improvvisatosi investigatore dilettante, di fare luce sulle accuse di omicidio contro il chirurgo che in Afghanistan ha salvato la vita a Watson o di dare una mano a Buffalo Bill in persona, presente con il suo circo alla Fiera di Chicago,da Boston alla California deve ancora nascere l’avversario capace di batterlo. A ulteriore riprova che le armi di Holmes restano insuperabili a qualsiasi latitudine: una mente superiore e la sorprendente conoscenza dell’animo umano… soprattutto di quello criminale, s’intende. Dalla penna dei più ingegnosi specialisti di detection, la seconda e ultima parte di un’antologia senza precedenti.
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Posted in Le collane del Giallo, Sherlock
luglio 29th, 2015 at 12:32
La prima parte è stata carina, racconti gradevoli con ambientazioni originali..anche se non troppo; in fin dei conti gli States c’erano già eccome nel canone, seppur in maniera indiretta.
agosto 6th, 2015 at 08:04
Oggi per caso ho trovato sta segnalazione di pubblicazione di un romanzo sul fratello di Sherlock:
“Mycroft Holmes” – September 22, 2015
di Kareem Abdul-Jabbar e Anna Waterhouse. Potrebbe essere un interessante inserimento nel mondo di Holmes. Come anche è interessante, e immagino abbiate già adocchiato, il libro di Anthony Horowitz, già comparso come autore nella collana, con il libro “Moriarty” uscito a natale scorso.
C’è qualche speranza di vederli entrambi sulla collana di Sherlock Holmes?
agosto 7th, 2015 at 09:33
Preso anche questo,
…anche nella seconda parte niente indice.
Pazienza, me lo stamperò da solo
ottobre 3rd, 2015 at 11:19
Rispetto alla parte prima i racconti sono più “sherlockiani”: la deduzione prevale sull’azione.
Da questo punto di vista stona clamorosamente l’ultimo racconto, “Il canto al crepuscolo”. Mi spingo a dire che il protagonista di questa avventura ha in comune con il personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle soltanto il nome ed il cognome!