I Classici de Il Giallo Mondadori 1374: Troppe donne
Un impiegato di una grossa società newyorchese è rimasto ucciso in un incidente stradale, il cui responsabile è fuggito. Quattro mesi dopo, all’interno dell’azienda qualcuno teme che si sia trattato di un delitto e assume Nero Wolfe per fare luce sull’episodio. Dato che occorrerà intervenire sul posto e il corpulento investigatore non ha la benché minima intenzione di lasciare il suo habitat naturale, chi meglio di Archie Goodwin potrebbe presentarsi negli uffici della Naylor Kerr con l’incarico fittizio di addetto al personale? A lui il lavoro di gambe, e al suo principale quello di cellule grigie. Il guaio è che la sede pullula letteralmente di donne, a centinaia, e non è detto che il valido tuttofare si prodigherà con esclusiva dedizione per il bene dell’indagine… Come sempre toccherà a Wolfe, fra una visita e l’altra nella sua adorata serra, sciogliere i nodi di una matassa inestricabile.
Rex Stout (1886-1975), statunitense, ha dato vita negli anni Trenta a uno dei più grandi investigatori nella storia del giallo, l’eccentrico e coltissimo Nero Wolfe. Insieme al suo assistente Archie Goodwin, uomo d’azione e amante delle donne quanto lui è misogino e inamovibile, Wolfe è il protagonista di una lunga serie di romanzi, caratterizzati da dialoghi brillantissimi e ottime trame, fonte inesauribile d’ispirazione per cinema e TV.
All’interno, il racconto “Senza amore, senza vita” di Alessandro Maurizi,
vincitore dell’ottava edizione del concorso Carabinieri in Giallo.
EBOOK NON DISPONIBILE
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
luglio 1st, 2015 at 13:36
Cover che non centra il bersaglio, a mio modesto avviso. Mi rendo conto che clonare Ferenc Pinter, sebbene sarebbe un interessante spunto eventualmemte x un volumetto Urania, sia difficile, anti-economico e probabilmente non etico, ma il clone della cantante degli Eight Wonder che si stringe nella sua pelliccia non cattura il mood della storia.
Sarebbe stato preferibile chiedere ad un emulo di Altan di disegnare un Nero Wolfe in tuta da lavoro che timbra il cartellino ( riferimento alle prime battute del romanzo ndr ). In un momento di crisi sì profondo – non mi stupirei di trovare nei corn flakes di Crepascolino l’opera omnia di Moccia o di Fabio Volo – è il caso di rischiare e di provare o i GM si faranno sempre più rari nei chioschetti delle edicole ( sempre + rare ndr ) finchè, tanto x restare in tema giallico, non ne rimarrà + nessuno. Brr.
luglio 4th, 2015 at 23:15
Ancora con Rex Stout! E bastaaa!
luglio 5th, 2015 at 12:45
La traduzione è la solita, già riproposta più volte e non integrale, di Ida Omboni. Mi chiedo se il dimezzamento delle uscite dei Classici porterà oppure no alla scelta di effettuare traduzioni integrali per i vecchi romanzi di grandi autori come Stout e Queen, che in una nuova veste acquisirebbero nuovo appeal in edicola anche per chi, come me, possiede già le vecchie versioni,
luglio 6th, 2015 at 09:24
Potete dare qualche informazione sulla traduzione?
Grazie
luglio 6th, 2015 at 11:16
Concordo con il simpatico commento di Crepascolo sulla copertina! Bruttina davvero….Unico cosa che volevo aggiungere è che il grande Pintér non ha mai illustrato i Gialli Mondadori…Meglio sarebbe, al limite, riesumare qualche bella copertina di Jacono. Saluti. Guido
luglio 7th, 2015 at 13:46
Certo, una traduzione aggiornata e integrale sarebbe doverosa, ma visto il dimezzamento delle uscite (dovuto senz’altro a scarse vendite e quindi introiti), non credo che il budget lo possa consentire. La situazione finanziaria di questa collana deve essere grave, perché di solito i traduttori letterari sono pagati una miseria (lo so per esperienza diretta) e in questo caso non si dispongono evidentemente nemmeno dei fondi necessari per commissionare una revisione che ripristini le parti tagliate.
luglio 7th, 2015 at 16:54
Traduzione: sembra del ’49!!!
Ma un Rex Stout (come anche Gardner), non meriterebbe un trattamento migliore?
luglio 8th, 2015 at 20:20
Il nocciolo della questione, come evidenziato, da altri amici appassionati, si riassume in 3 punti: traduzioni integrali, aggiornate nel linguaggio e titoli di autori di caratura notevole – sia che si tratti di vecchissimi autori o di quelli degli anni dopo il 1960 – altrimenti credo che si andra’ verso l’imbarazzante ed inevitabile chiusura di qualcosa di storico ed unico.Roba da non credere!!!
luglio 11th, 2015 at 00:06
Ogni volta che leggo a pagina 4 “L’editore ha cercato con ogni mezzo i titolari dei diritti di traduzione etc etc”, capisco che ci stanno proponendo una vetusta traduzione che ha il solo merito di essere a costo zero.
Rimpiango il periodo a cavallo fra gli anni 80 e 90 in cui compariva in copertina il logo “nuova traduzione integrale”!
luglio 19th, 2015 at 12:33
Dopo i tagli(inevitabili) ora dovrebbe iniziare la stagione degli investimenti per rilanciare la collana dei G.M.. 2 suggerimenti,per gli inediti perché non ricorre a quegli autori apparsi nel 2008 nel libro(Mondadori) “Tracce d’America”?Invece per le ristampe alcuni famosi autori devono essere ritradotti(integralmente),non è possibile continuare a pubblicare romanzi in versione minor.