I classici de Il Giallo Mondadori 1368: Fantasma in mare
Nove persone affidano la vita al destino in un pericoloso viaggio per mare. A bordo dell’Edwardic, salpato da New York carico di materiale bellico, ci sono donne e uomini con una buona ragione per sfidare l’oceano in tempo di guerra. Ciascuno diretto verso la sua destinazione finale. E c’è anche, poi, la vittima di un omicidio, trovata in un lago di sangue con la gola squarciata. Allora il delitto cambia tutto, trasforma la fortezza galleggiante in una prigione. Non c’è via di fuga mentre il panico dilaga e le coste britanniche sono ancora lontane. Forse uno spettro si aggira tra i viventi? Lo affermano le impronte digitali: non corrispondono a quelle di nessuno, eppure soltanto qualcuno presente sul transatlantico può averle lasciate. Pane per i denti del burbero e monumentale sir Henry Merrivale, anche lui fra i passeggeri. Chiamato durante la traversata a svelare un mistero che sembra impossibile svelare.
Carter Dickson, pseudonimo di John Dickson Carr (1906-1977), statunitense, è uno dei grandi nell’Olimpo della narrativa poliziesca. I suoi romanzi sono caratterizzati da intrecci ingegnosi, atmosfere fantastiche e una buona dose di humour. Ha vinto l’Edgar nel 1949 e nel 1969 e il Grand Master nel 1962. Creatore dei personaggi di sir Henry Merrivale, detto “il Vecchio”, e del dottor Gideon Fell, è considerato il maestro degli “enigmi della camera chiusa”.
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marzo 27th, 2015 at 16:43
Un capolavoro superbo. Imperdibile.
marzo 28th, 2015 at 05:44
Sono d’accordo. Un capolavoro assolutamente da leggere.
marzo 28th, 2015 at 17:57
Mi posso fidare?
Finora ho letto solo tre racconti di Carr, due dei quali con protagonista il dottor Fell; non è che poi mi abbia particolarmente entusiasmato.
marzo 29th, 2015 at 14:13
Mi posso fidare?
Finora ho letto solo tre racconti di Carr e non è che mi abbiano particolarmente entusiasmato.
marzo 30th, 2015 at 00:17
Bene, finalmente nei classici l’edizione integrale tradotta da Boncompagni per uno dei Carr che smaniavo di leggere, visto che il giallo in mare aperto è una variazione che prediligo. Davvero un acquisto obbligatorio.
marzo 30th, 2015 at 12:34
Sono incappato in JD Carr da bambino quando la realtà x me era una missione Apollo dietro l’altra al tg e le targhe alterne nei fine settimana e rimasi affascinato da quel mondo lontano da me in cui si poteva stecchire un tizio in mezzo alla neve senza lasciare impronte o tuffarsi in una piscina e sparire davanti a testimoni o tagliare la corda da una stanza ermeticamente chiusa dall’interno lasciando un cadavere non suicida. Credo di aver letto quasi tutto – compresi i romanzi storici ed i lavori acerbi con il ” mefistofelico Henry Bencolin ” prima di aver l’età x guidare l’auto negli USA e ho ancora qualche omnibus con un Fell o un H.M. pittati con perizia e sintesi da Pinter. Invidio chi oggi abbia la capacità di sospendere la credulità il tempo sufficiente ad immergersi nel Carrverso e passare sopra la caratterizzazione stereotipata dei personaggi: la ricompensa, ghiottissima, è l’occasione di accompagnare quei due gigioni extra large fino al momento in cui sarà spagato il marchingegno, per dirla con Aldo Maccione, ed alla soluzione apparentemente soprannaturale si sovrapporrà un etto di sano buon senso.
marzo 30th, 2015 at 13:18
Nella classifica dei detective più seriali Sir Henry Merrivale è al 14^
posto con 22 romanzi/racconti.
marzo 30th, 2015 at 17:12
Io aspetto sempre ‘Il mostro del plenilunio’ magari con una nuova traduzione.
C’è speranza?
marzo 30th, 2015 at 18:56
Un altro Carr da aggiungere alla mia piccola collezione , da avere assolutamente !
marzo 31st, 2015 at 13:11
Docgas; posso chiederti quali romanzi di Carr hai letto finora? perché la produzione dell’autore è molto varia e sfaccettata, e magari hai beccato delle opere minori oppure, essendo Carr uno scrittore che non si presta molto ai compromessi (o lo si ama o, come disse Chandler, non lo si riesce a leggere) magari non è nelle tue corde. Io stravedo per alcuni suoi titoli, mentre altri mi hanno lasciato freddino ma, lo ammetto, per colpa mia, perché l’autore raramente tradisce i suoi lettori, e la qualità delle sue opere (a parte quelle degli ultimi anni, ma questo vale per quasi tutti i grandi giallisti….) non è in discussione.
aprile 2nd, 2015 at 12:50
Tra l’altro la redazione continua a sfornare ottime uscite anche nel prossimo mese; nell’inedito ci sarà il già annunciato Ruth Rendell (La crociata dei bambini) e un Deryn Lake con lo speziale Rawlings, poi nei classici abbiamo nientemeno che uno dei Rufus King più difficili da trovare, ovvero “La prova in fondo al mare” e “Ho sposato un’ombra” di Woolrich, splendido “nero” che nella traduzione di Boncompagni, che credo verrà riproposta, si trova anch’esso difficilmente. Per gli apocrifi di SH abbiamo invece “L’avventura Afgana del dottor Watson” di Kieran Macullen. Davvero delle uscite eccellenti.
aprile 2nd, 2015 at 22:15
Giusto per pignoleria, questa importantissima traduzione integrale di Mauro Boncompagni non è inedita: era stato già pubblicata nell’Omnibus La Nobile Arte del Delitto del 1990, e nella bellissima antologia degli Speciali, Diario di guerra e di mistero del 1995. Leggere il libro in questa traduzione è fondamentale: pensate che fra la vecchia traduzione e quella del Signor Boncompagni ci sono circa 50 pagine di differenza!
Ancora un paio di cose: qunato è però più evocativo il titolo originale “Murder in the Submarine Zone” rispetto al nostro! Seconda cosa: mi spiace ma trovo orribie la copertina e rimpiango quella di Karel Thol degli Oscar del Giallo. Saluti e Buona Pasqua. Guido
aprile 2nd, 2015 at 22:40
Nel maggio del 2010 Pietro de Palma pubblicò un bellissimo saggio su Rufus King nel blog del G.M. .Consiglio vivamente la sua lettura come preparazione alla prossima uscita di
una ristampa di R.King.
aprile 3rd, 2015 at 18:01
Ciao Omar.
di Carr ho letto: Il cantuccio della strega, un colpo di fucile e la fiamma e la morte. Non dico che siano malvagi ma non mi sembra che creino la tensione giusta. Fra quelli citati forse un colpo di fucile è quello più interessante ma il personaggio del dottor Fell finora non mi ha particolarmente colpito. Sai suggerirmi qualche titolo di rilievo? Grazie.
aprile 3rd, 2015 at 20:59
Bei tempi quelli! C’era tanta gente in più sul Blog, e con alcuni stabilii anche dei vincoli di amicizia.
O tempora, o mores!
aprile 3rd, 2015 at 21:01
Grazie ad Ezio per essersi ricordato. In separata sede l’ho segnalato ad alcune persone, ma qui non l’avrei mai fatto: non mi piace autoincensarmi. Ma che qualcuno si ricordi di me e delle mie fatiche, mi fa ovviamente piacere.
aprile 5th, 2015 at 13:10
BUONA PASQUA A TUTTI.
Pietro De Palma
aprile 5th, 2015 at 23:54
DOCgas; non sono a parer io tra le punte di diamante dell’opera Carriana, ma nemmeno tra i peggiori; tre romanzi di qualità medio-alta, tanto per intendersi. Titoli di rilievo? io stravedo per “L’automa” e “Il terrore che mormora” anche se per tutti il capolavoro assoluto è “Le tre bare” che io invece trovo un filo carente di azione e atmosfera. In ogni caso ti consiglio i due che ti ho detto, se non dovessero piacerti quelli…allora forse Carr non fa per te.
aprile 6th, 2015 at 15:43
Ricambio gli auguri a Piero e li re-indirizzo a tutti!
Quanto a Carr, concordo con Omar e mi permetto di aggiungere un titolo che non viene tanto spesso richiamato tra i migliori, ma per me lo è assolutamente: Gideon Fell e il caso dei suicidi.
aprile 7th, 2015 at 11:59
Ti ringrazio Omar. L’automa dovrei avercelo in uno degli speciali pubblicati qualche tempo fa. Ti farò sapere (sempre di trovare il tempo di leggerlo tra le tante cose ancora in sospeso).
Un saluto
aprile 8th, 2015 at 17:39
@ Dogcas76
Scusa se mi intrometto, ma vorrei segnalarti, oltre a quelli che ti ha consigliato Omar, i miei romanzi carriani preferiti che sono ‘L’occhio di Giuda’ un legal thriller citato anche da Mauro Boncompagni nello speciale ora in edicola e ‘Destare i morti’ che ritengo un assoluto capolavoro.
Tra i romanzi storici di Carr il mio prediletto è ‘Il diavolo vestito di velluto’.
Se leggi questi cinque romanzi che ti consigliamo avrai di Carr un’opinione completamente diversa.
Ciao
aprile 8th, 2015 at 22:18
Confermo il giudizio positivo su ‘L’occhio di Giuda’, mentre, personalmente, pur essendo Carr il mio autore preferito, non amo più di tanto i suoi gialli storici, compreso ‘Il diavolo vestito di velluto’.
aprile 10th, 2015 at 11:52
Di Carr è molto bello un racconto ad ambientazione storica, “Il gentiluomo di Parigi”, ristampato da Polillo in una raccolta di qualche anno fa, in cui il fascino addizionale è scoprire l’ identità del “detective”.
aprile 11th, 2015 at 20:55
Ciao a tutti. Volevo dirvi che leggo sempre questo forum, ogni mese. Ogni volta che escono i gialli in edicola. Purtroppo non ho molto tempo per leggere, molti per ora li colleziono semplicemente. Questa estate recupererò. Posso chiedere se in programma c’è un Paul Halter in uscita? Grazie mille
aprile 13th, 2015 at 11:18
Ringrazio tutti per i consigli, ne farò tesoro. Da ciò deduco però che di questa storia attualmente in edicola posso tranquillamente farne a meno. Un saluto a tutti
aprile 13th, 2015 at 22:06
Come puoi farne a meno? Questo è un capolavoro, come un buon 80% delle opere scritte tra il 1933 e il 1946. Carr ha scritto 79 romanzi, e sul rapporto quantità/qualità (ma anche semplicemente qualità) il paragone con chiunque altro è semplicemente imbarazzante.
Poi si parla anche di gusti, è chiaro, ma per chi è appassionato di Mystery non c’è nulla di superiore.
aprile 13th, 2015 at 23:19
@docgas76. Direi invece che proprio non puoi farne a meno! Perché, almeno io, ho interpretato la tua richiesta come relativa ad “altri” titoli. Ma anche Fantasma in mare è spettacolare (non ti anticipo nulla, se non che l’atmosfera è grandiosa e anche la soluzione delle impronte digitali che non appartengono a nessuno di coloro che sono a bordo è assolutamente impeccabile)!
aprile 14th, 2015 at 12:42
@docgas76 La tua deduzione è assolutamente errata. “Fantasma in mare” è uno splendido romanzo, corri in edicola (o allo store degli ebook). Sono pochi euro spesi benissimo!
aprile 15th, 2015 at 17:06
Preso e letto in un baleno, assolutamente consigliato
aprile 15th, 2015 at 17:43
Concordo con i miei amici anobiiani Stefano (di cui sottoscrivo tutto al 101%) e Alberto Minazzi.
Questo è proprio un gran bel romanzo per atmosfera, trama, mistero e soluzione. Letto a suo tempo nell’edizione Oscar gialli stra-tagliata, ho letteralmente divorato questa integrale (ho pure l’omnibus ma non ho resistito e ho preso anche questo volume singolo). Niente a che vedere con il “gemello” con protagonista Fell “Delitto a bordo”. Per i miei gusti personalissimi troppo sopra le righe dal punto di vista dell’umorismo (o preteso tale) tanto da sfiorare quasi la parodia. Inoltre incentrato su un mistero che non mi ha preso più di tanto. “Fantasma in mare” invece è un capolavoro (uno dei tantissimi del Nostro). Ripeto, sempre per i miei gusti personalissimi.
Buone letture a tutti
aprile 17th, 2015 at 09:34
Assolutamente da leggere. All’ interno di un sottogenere, quello del giallo in nave, è uno dei migliori che ho letto,lo inserirei in un’ ideale trilogia con “Il passeggero del Saragossa” di Leo Bruce e “in crociera col delitto” di P. Quentin.
aprile 17th, 2015 at 12:17
Ok, Ok ! mi avete convinto….sono andato in edicola è ho trovato ancora una copia.
Adesso, terminato quello che ho tra le mani, mi appresterò a leggerlo; se dovessi restarne deluso….. vi verrò a trovare nei vostri peggiori incubi.
maggio 14th, 2015 at 10:29
Non mi è piaciuto, è un giallo risolto a tavolino, con un’autentica arrampicata sugli specchi.