I Classici de Il Giallo Mondadori 1366: La statuetta di terracotta
Strani fatti accadono al medico James Oldfi eld nell’esercizio della professione. Prima il misterioso ritrovamento, in una notte di settembre mentre è di ritorno da una visita, di un poliziotto in fi n di vita nei recessi di un bosco. Un ignoto aggressore, in fuga dopo aver rubato dei diamanti, l’ha colpito alla testa con il suo stesso manganello. Poi, l’ancor più misteriosa malattia che affl igge un paziente, un ceramista specializzato nella creazione di arcaici oggetti di terracotta. I suoi sintomi lasciano temere un avvelenamento da arsenico, e le analisi lo confermano. A intuirlo con l’abituale acume è il maestro di Oldfield, il dottor Thorndyke, consultato in proposito. Ma nemmeno il geniale criminologo potrebbe prefi gurare gli sviluppi successivi. Il cui palcoscenico è un sinistro laboratorio per produzioni artigianali, pervaso da un senso di tragedia incombente, con una grande fornace che è, forse, la testimone muta di un terribile segreto.
R. Austin Freeman (1862-1943), giallista britannico, dopo aver lavorato da giovane in una farmacia è diventato chirurgo, ha servito come medico nelle colonie africane ed è stato ufficiale sanitario, per poi prendere parte alla Grande Guerra. Si è dedicato parallelamente alla narrativa poliziesca, introducendo nell’indagine il metodo scientifico. È l’inventore della detective story “rovesciata”, nella quale il colpevole è noto e la suspense si focalizza sulla ricerca della soluzione. Il suo personaggio più popolare è il dottor John Thorndyke, investigatore forense protagonista di una lunga serie di romanzi e racconti.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
marzo 1st, 2015 at 17:31
Un Freeman inedito è sempre oro che cola, punto e basta. Davvero un grosso GRAZIE a una redazione coraggiosa nel riproporre un autore che definite “vintage” è dire poco, anche se offre moltissimo a chi ha la pazienza di entrare nel mondo meraviglioso creato dallo scrittore, fatto di accurate (e ai tempi avveniristiche) analisi scientifiche dei crimini, ma anche di rilassanti e suggestivi scorci della londra del tempo, di palpitanti love story vittoriane…e molto altro ancora. Va detto che il Freeman del 1938 non aveva la freschezza di colui che, negli anni dieci del secolo scorso, scriveva libri miracolosi come L”‘occhio di Osiride” ma si sta parlando comunque di un fuoriclasse del poliziesco, impossibile ignorarlo.
marzo 5th, 2015 at 18:17
Appena comprato, innanzitutto segnalo del due STREPITOSE uscite dei classici del giallo del prossimo mese; ci saranno “Fantasma in mare” di Carr, spero tanto (sarebbe assurdo se così non fosse…) nella traduzione integrale di Mauro Boncompagni apparsa solo in un omnibus ora raro. Inoltre sarà ristampato il Nichlas Blake più accidentato da trovare, ossia “Le pentole del diavolo”, che uscì per la prima volta nelle palmine e non è più ristampato da decenni. Per il GM inedito, abbiamo WIliam Kent Krueger e un Anne Perry con THomas Pitt. Che dire? un 2015 coi fiocchi, almeno per adesso.
marzo 6th, 2015 at 11:41
Graditissimo il Freeman (autore molto ristampato da un’altra casa editrice, fa bene Mondadori a non cedere il passo) e molto gradito l’annuncio del ritorno nei Gialli di Ruth Rendell e del suo ispettore Wexford, passati da troppi anni sotto altre e meno fortunate bandiere editoriali. Se arrivassero anche ritraduzioni integrali dei grandi romanzi di Ellery Queen e Rex Stout, potremmo davvero sentirci nel paradiso dei giallofili…
marzo 6th, 2015 at 19:43
Omar, ringrazio per la simpatia e la competenza con cui ci segui e confermo che la traduzione di “Fantasma in mare”, che apparirà il mese prossimo, è proprio la mia. È la prima traduzione di Carr che ho portato a termine, e perciò, buona, cattiva o indifferente che sia, la ricordo con particolare affetto.
Con “Le pentole del diavolo”, poi, Nicholas Blake riapparirà nella collana con uno dei suoi gialli più labirintici e difficili da trovare. Anche questo è un recupero che s’imponeva, direi.
marzo 6th, 2015 at 22:40
Io Nicholas Blake lo possiedo sia in Palmina che in Capolavoro. Bisogna sempre vedere se sia stata utilzzata la versione Palmina o quella Capolavoro… 😉
marzo 7th, 2015 at 16:49
@Omar. La versione di Boncompagni è quella pubblicata nello Speciale del Giallo del 1997 “Diario di guerra e di mistero”? Ribadisco intanto anch’io il grande apprezzamento per il Blake.
marzo 8th, 2015 at 00:59
Grazie a te, Mauro, per quello che tu e la redazione ci regalate mese dopo mese.
Per Alberto; la traduzione integrale di fantasma in mare (che dal mese prossimo tutti potremo avere, evviva!)apparve sull’omnibus “La nobile arte del delitto” ora piuttosto raro; lo speciale che citi non lo conosco proprio, probabile che sia stata inclusa anche in quella sede.
marzo 8th, 2015 at 13:44
Il Blake è bellissimo, io ce l’ho nella versione dei Capolavori.
marzo 9th, 2015 at 14:57
La traduzione di “fantasma in mare” di Boncompagni appare anche nel volume dal titolo “Carter Dickson”-Classici del giallo raccolta n 16 ottobre 2007.
Il libro comprende 4 romanzi di Carr.
Boncompagni e’ autore anche dell’introduzione.
marzo 9th, 2015 at 15:01
Errata Corrige
“Carter Dickson” comprende 3 romanzi e 1 racconto.
marzo 10th, 2015 at 01:12
Il volume che cita Maspe non è altro che l’Omnibus “La Nobile arte del delitto” su cui venne pubblicato il romanzo di Carter Dickson, in una edizione più economica, di otto anni fa.
marzo 12th, 2015 at 12:10
Terminato ora.
Un ottimo Freeman nel suo solito stile incomparabile.
Un plauso alla Direzione per il recupero delle opere della Rendell.
Personalmente non mi è mai piaciuta ma è certamente una grande scrittrice per qualità e quantità e quindi è doveroso recuperarla a prescindere dalle preferenze personali.
Spero che questo recupero, assieme a quello della Perry, apra la strada alla ricomparsa di altri autori eccellenti scomparsi da anni dalla nostra collana.
In particolare spero nel ritorno di Stuart Kaminsky, un autore che manca da vent’anni e che vanta ancora una ventina di inediti.
aprile 7th, 2015 at 10:52
Un plauso per l’inedito, ma non mi è piaciuto. Una storia che fa perno sull’enigma e l’enigma è modesto.