Posizione di tiro : Cristiana Astori
Cari lettori de Il Giallo Mondadori.
Nell’augurarvi delle serene festività in compagnia dei nostri romanzi , vi regaliamo una bella intervista con Cristiana Astori .
Buona lettura e auguri da noi tutti!
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Ciao Cristiana e bentornata sulle nostre pagine . Cominciamo subito con le domande che i nostri lettori non vedono l’ora di leggere !
Tutto quel blu colpisce per la mole di riferimenti a situazioni e personaggi di un certo periodo che, da lettore, si intuisce tu ti sia divertita ad inserire. Com’è stato “scriverlo”? Ti sei reimmersa in quel clima o hai lasciato libero sfogo alla tua memoria da spettatrice?
Nella mia scrittura convivono due aspetti: quello razionale, cui ricorro a freddo per documentarmi e costruire la trama gialla e quello emozionale, legato alla genesi dei personaggi e alle atmosfere. C’è stata dunque una prima fase di ricerca, dei personaggi, delle musiche e delle pellicole dell’epoca, piuttosto precisa e accurata. Poi, al momento della stesura, ho chiuso i libri, e anche internet, e il clima di Tutto quel blu l’ho creato di pancia. Mi sono affidata al ricordo che avevo da ragazzina di quei film e di quelle canzoni, senza rivederli o riascoltarli, per timore che l’atmosfera scoppiasse come una bolla. Sono convinta che la scrittura, come il cinema, sia una questione di sguardo e la magia sta nel riuscire a far vedere il lettore con i nostri stessi occhi.
Sei arrivata al terzo capitolo della tua personale trilogia. Voglia di cambiare? Pensi di mantenerti su questo registro di genere, del quale sei ormai in maniera indiscussa uno dei capisaldi contemporanei o hai voglia di esplorare altri campi?
Sono dell’idea che quando creo mi devo divertire, perché se mi annoio io a maggior ragione si annoiano anche i lettori… quindi scrivo ciò che mi piace leggere, cioè la narrativa di genere che fin da ragazzina mi ha fatto sognare e trasportato in misteriosi ed emozionanti mondi paralleli. Da quando alle medie avevo scoperto alla biblioteca di classe “Gli assassinii della Rue Morgue” e poi Agatha Christie e Stephen King, il mystery in generale mi ha sempre affascinato, ed è quindi difficile che cambi territorio, almeno per ora. Il genere infatti mi pare ancora ricco di spunti e suggestioni inedite. Più nello specifico, non so se continuerò con il personaggio di Susanna Marino, non perché non ci tenga a lei, ma perché ci tengo troppo. I personaggi vanno rispettati, e non sfruttati al di là delle loro capacità: sono esseri umani anche loro, e hanno diritto a vivere la loro vita con coerenza.
Classica domanda che rivolgo a chi ama il cinema, in particolare un certo tipo di cinema..Dovessi consegnare il tuo lavoro nelle mani di un regista contemporaneo, chi sarebbe il prescelto?
Vedrei bene Pupi Avati per “Tutto quel nero”, Dario Argento per “Tutto quel rosso” e Gabriele Salvatores per “Tutto quel blu”…
So che sei anche una grande amante della musica. Ti va di farci una breve playlist che il lettore di “Tutto quel blu” possa mettere in sottofondo leggendo il tuo romanzo?
Ecco i pezzi che si sono materializzati nella mia testa mentre scrivevo (alcuni dei quali non ho potuto fare a meno di citare nel romanzo): “Highway to hell”, “It’s a long way to the top (if you wanna rock’n’roll)” degli AC/DC, ovviamente nella versione di Bon Scott; “No surrender” e “Dancin’ in the dark” di Bruce Springsteen (Lui non può mancare); “In between days” dei Cure; “Seek and destroy” dei Metallica, “Rain” dei Cult e “True blue” di Madonna.
Grazie Cristiana per le bella intervista e a presto sulle pagine de Il Giallo Mondadori.
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