Errore fatale (1327)

luglio 3rd, 2013 by Moderatore

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Sybil Foster avrebbe avuto svariate ragioni per uccidersi. Malata, con due mariti già passati a miglior vita, una figlia in procinto di sposare l’uomo sbagliato e un figliastro problematico, infine costretta in una casa di cura: forse ha davvero ingerito la dose letale di barbiturici per lasciare volontariamente questa valle di lacrime. Un paio di fattori, però, giocano contro l’ipotesi del suicidio. Il primo è psicologico: chi conosceva la ricchissima vedova pensa che proprio non fosse tipo da gesti estremi. Il secondo fattore è Roderick Alleyn. Al sovrintendente capo di Scotland Yard bastano un cuscino, un francobollo scomparso e il suo raffinato talento d’investigatore per riconoscere l’impronta inconfondibile di un assassino.

Ngaio Marsh (1895-1982), scrittrice neozelandese, ha lavorato nel teatro come autrice, produttrice e regista, ed è stata anche per un breve periodo decoratrice e arredatrice a Londra. Ha firmato una trentina di romanzi polizieschi, ambientati spesso nel mondo teatrale e incentrati sulla figura del sovrintendente Roderick Alleyn, personaggio tra i più riusciti dell’età d’oro della detective fiction. Annoverata a pieno titolo tra le “regine del giallo”, nel 1978 è stata premiata con il Grand Master Award dall’associazione Mystery Writers of America.

 

EBOOK IN VIA DI PUBBLICAZIONE

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6 Responses

  1. Alessandro B.

    Trattasi di “A grave mistake” del 1978. Un’opera dell’ultimo periodo, quindi, ma da prendere comunque.

  2. VergaG

    Adoro Ngaio Marsh!!! Non me lo perdo di sicuro……

  3. docgas76

    nessun commento? Aspettavo che qualcuno mi stuzzicasse prima di decidere di comprare questo romanzo

  4. Mattia Conzato

    Errore fatale ha un buon ritmo e fa apprezzare la scrittura curata e concisa dell’autrice, che eccelle nei dialoghi.
    Il finale non è però all’altezza del romanzo, sembra affrettato: il movente è debole e la spiegazione del caso piuttosto breve.
    All’inizio della vicenda l’atmosfera claustrofobica e malvagia è notevole; particolarmente azzeccato il sistema dei personaggi, equilibrato e composito, entro cui si muove la girandola di sospetti.
    Errore fatale non possiede la meravigliosa complessità di Omicidio nella lana, nè l’atmosfera irresistibile di La medaglia del Cellini; è un romanzo discreto, un raffinato esercizio di scrittura. Un giglio appassito…

  5. Alessandro B.

    Fatalmente, le ultime opere non sono mai all’altezza dei lavori migliori. Questo vale non solo per la Marsh (vedi il grande Carr, ad esempio).

  6. Mattia Conzato

    Sarebbe bello poter leggere altri romanzi di Ngaio Marsh, per esempio Artisti in delitto o Il guanto insanguinato, di cui ho letto saggi stimolanti.
    Fra l’altro, credo che non tutte le opere dell’autrice siano state pubblicate in Italia, e mi piacerebbe moltissimo leggere romanzi come Colour Scheme.
    Mi auguro che in futuro si aprano delle possibilità a riguardo.

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