Una gardenia per il boia (1323)
Joe Swayzey sta realizzando un colpo in un grande magazzino della Quinta Avenue, a New York. Dopo aver arraffato un po’ di merce, l’ha chiusa in una valigia e nascosta in un ripostiglio, in attesa di riprenderla il mattino seguente. Al suo ritorno trova dei poliziotti e una folla di persone, ma non ne è sorpreso: per la ditta è giornata di celebrazioni, e il suo piano consiste proprio nell’approfittare della confusione. Un’occhiata intorno, nessuno bada a lui. Allunga una mano per recuperare la refurtiva nel bugigattolo scuro… ma, invece dell’impugnatura della valigia, le sue dita incontrano un’altra mano. La mano di un cadavere che stringe una gardenia. Brutta storia, per il povero Joe, passare dai furtarelli a un caso di omicidio. Per sua fortuna Mary Carner, addetta alla sicurezza interna dei grandi magazzini, non si ferma davanti a niente. Non importa se dovrà scavare dietro la facciata rispettabile di un ambiente fatto di ricatti e relazioni segrete, di amicizie pericolose e un giro di squillo per clienti facoltosi. Ciò che conta è arrivare alla verità.
Zelda Popkin (1898-1983), scrittrice statunitense, ha ottenuto nella seconda metà degli anni Quaranta una certa notorietà grazie a libri calati nell’attualità postbellica. Come autrice di polizieschi ha creato la serie di Mary Carner, protagonista di cinque romanzi e tra le prime investigatrici di professione nella storia del giallo.
All’interno, il racconto “La riva di Biasio” di Francesco Grimandi.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
maggio 1st, 2013 at 13:08
Due mesi fa, il mio amico Tiziano Agnelli, uno dei grandi esperti del Giallo in Italia, e uno dei cinque estensori del Dizionario Bibliografico del Giallo, “Il Pirani” tanto per intenderci,che mi procura ogni tanto delle cose, mi aveva proposto proprio questo romanzo, nella prima edizione, I Gialli Mondadori n.155 del 1952. E io avevo subito accettato perchè non l’avevo. Ho fatto appena in tempo ad avvisarlo di non mandarmelo più perchè era annunciata la ripubblicazione di questo piccolo capolavoro nel mese di maggio.
E’ uno dei Gialli che si dovrebbero ripubblicare, ovviamente avendone riottenuto i diritti. Tanti altri aspettano. Per esempio a parere mio potrebbero essere ripubblicati: Il volto macchiato, di Walling; Il seme dell’odio, di Virginia Perdue; Sei delitti immaginari, di AA.VV.; Le dita del violinista, di Mabel Seeley; Il tempio del diavolo, di Craco Davis; e soprattutto “..e nulla si distrugge, di George Goodchild” oppure l’altrettanto magnifico “E’ un delitto”, di Richard Ellington. E tanti altri, che aspettano.
maggio 1st, 2013 at 19:16
Rettifico: quattro estensori del Pirani.
maggio 1st, 2013 at 19:34
Le parole di Piero mi hanno molto incuriosito. Benissimo, correrò a prenderlo!
maggio 7th, 2013 at 12:00
Il racconto di Francesco Grimandi è
buono, anche se un po’ particolare.
maggio 16th, 2013 at 11:39
Una gradevole lettura, mi è piaciuto molto.
Concordo con Piero per i titoli che propone soprattutto per ‘E’ un delitto’ di Ellington.
maggio 22nd, 2013 at 16:46
Buongiorno,
la ripubblicazione dei classici è davvero un’idea grandiosa. Sarei interessata a sapere qualcosa di più riguardo alle leggi che regolano questo mondo di ripubblicazioni. Da che ho capito non si tratta di ritraduzioni ma solamente di apporto di alcune modifiche. Potreste darmi qualche indicazione sulle leggi a cui si fa riferimento?
Grazie, saluti.
maggio 25th, 2013 at 11:38
Ho letto il racconto in coda al giallo, “La rive di Biasio”, di Francesco Grimandi. Un giallo storico insolito, che non si addentra in un delitto, ma nella mente dell’assassino. Con l’ottimo risultato di coinvolgere e spiazzare: perché si prova una sorprendente empatia, nei suoi confronti, pur essendo il suo crimine tra i più efferati.
Mi è piaciuto molto, complimenti.