New York Calibro 45 (3081)
Mike non ci voleva tornare, a Manhattan. Aveva le sue buone ragioni per starne alla larga. Nessuna nostalgia, nessun senso di vuoto. Ma il funerale di un suo vecchio mentore in polizia, Bill Doolan, è una ragione altrettanto valida per cambiare idea. Si è ucciso sparandosi un colpo, dicono. Una versione dei fatti credibile giusto per chi non lo conosceva, o per chi è in malafede. Quindi non per lui. E imbattersi nel cadavere di una donna assassinata lungo il tragitto di ritorno dal cimitero, dopo la cerimonia, non aiuta a fugare i sospetti e rasserenare gli animi. Difficile, quando ci sono di mezzo dei diamanti,una gang di trafficanti di droga e tutto il marciume della giungla d’asfalto. No, Mike Hammer non avrebbe dovuto rimettere piede nella metropoli. Ora è tardi per ripensarci. Ora è tempo di fare pulizia.
EBOOK NON DISPONIBILE
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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
maggio 1st, 2013 at 11:38
Spillane-Collins: un binomio che è una garanzia.
maggio 1st, 2013 at 11:41
avere assolutamente
maggio 6th, 2013 at 12:06
Romanzo leggibilissimo.
Anche i duri invecchiano e Mike Hammer
non fa eccezione.
maggio 18th, 2013 at 11:50
Mike Hammer torna in tutti i sensi, sia dalla Florida che in edicola, e si trova subito cinvolto in un paio di omicidi, poi tre, poi quattro, apparentemente slegati. La prima vittima è il suo amico Bill, apparentemente suicida ma non per Mike. Sotto sotto c’è un traffico di droga e diamanti da parte di sue vecchie conoscenze. Reduce, qualche mese fa, da “Il Marcio nella Città” degli stessi autori, avevo alzato al massimo l’aspettativa. Non voglio dire che mi ha deluso, perché così non è, ma credo che questo “New York Calibro 45″ si collochi un pelino al di sotto del precedente: se fosse l’unico suo libro, avrei dato 5 stelle anche a questo.. La trama è complessa e ben articolata; tutto torna, forse troppo, come i morti all’epilogo. Ma il detective Hammer è comunque una piacevolissima lettura, anche quando piace meno.