Lune di sangue (3076)

gennaio 30th, 2013 by Moderatore

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Questo è un paese tranquillo, gli omicidi non sono tra le specialità locali. Perciò fa scalpore il ritrovamento del cadavere di un uomo, trafitto da una ventina di coltellate e con le mani mozzate, in una grotta sul lago ai Castelli Romani, dopo una notte di luna piena. La grotta è da tempo teatro per notturni riti di magia, così la pista della setta satanica viene quasi naturale. Ma sarà quella giusta? Poi ci sarebbe anche la misteriosa sparizione di un disegno che ritrae una donna bellissima, ma naturalmente non c’entra nulla con quel truce assassinio. O c’entra? L’investigatore privato Matteo Montesi e l’agente di polizia Cristiana Perla, sua compagna, sono gli unici a non accontentarsi di facili risposte, esercitando il metodo del dubbio. Perché cose del genere non capitano mai per caso. Soprattutto in un paese tranquillo come questo.

All’interno, il racconto “Come animali in trappola” di Giulio Roffi, vincitore del premio NebbiaGialla 2012.

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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo

14 Responses

  1. Marius

    Il romanzo vincitore del premio Tedeschi 2011 era francamente insipido.
    Vediamo se questo è migliore.

  2. Lorenzo Trenti

    Abbastanza all’inizio si cita Facebook come l’ultima moda degli adolescenti. Sembrerebbe scritto un bel po’ di tempo fa (cioè, almeno 4-5 anni fa). Sbaglio?

  3. Joe Kurtz

    Sì, in effetti più avanti si dice che “Uomini che odiano le donne” è il successo editoriale dell’anno, quindi direi che la storia si può datare al 2007.
    Secondo me non è male, mi piace lo stile della Musneci, e non mi dispiacerebbe se il GM pubblicasse l’introvabile “Nessuno al suo posto”, il primo caso di Montesi pubblicato da una piccola casa editrice di Cagliari.
    Un’obiezione per i grafici del GM: trovo assolutamente inspiegabile che in copertina non ci sia il volto di Vittoria Caldoni Lapcenko!!!

  4. marzia musneci

    Il romanzo è stato scritto nel 2012, ma è ambientato nel 2008. Il boom di Facebook in Italia risale all’agosto di quell’anno.

  5. Gianclaudio de Angelini

    il nostro Montesi sta diventando una figura di riferimento nel panorama del giallo italiano… con una scrittura moderna ed affascinante anche questa volta la brava Marzia Musneci ha colpito nel segno, come del resto aveva fatto anche nel romanzo breve dell’antologia Giallo 24 il mistero in onda, dimostrando di poter far a meno anche del mitico Montesi e della sue rete.. Brava Marzia aspettiamo il quarto!!

  6. carlo

    bello…mi è piaciuto proprio…ad un certo punto non riuscivo a smettere di leggere pur di arrivare alla fine….

  7. andrea da Firenze

    Brava Marzia, anche meglio del precedente!
    Complimenti.

  8. Marco Proietti Mancini

    Matteo Montesi è cresciuto. Che per chi non ha letto “Doppia Indagine” può non voler dir nulla, quindi nel caso rimediate andando a cercare la prima(seconda) puntata della trilogia gialla di Marzia Musneci, sempre pubblicata dal Giallo Mondadori, più o meno un anno fa.
    In “Lune di Sangue” Giallo Mondadori n°3076 – Gennaio 2013 – il protagonista del giallo di Marzia Musneci si scrolla di dosso l’ultima polvere di un certo provincialismo letterario, diventa personaggio maturo e compiuto, senza più nessuna zona d’ombra o di troppa luce (perchè anche un eccesso di chiarezza non fa bene, ai protagonisti letterari).
    Anche l’ambiente che lo circonda diventa più nitido, le atmosfere sono meno morbide e sfumate e Marzia finalmente prende il coraggio delle sue parole, non ha più paura di far male descrivendo il male e – sia pure senza mai indulgere in immagini splatter – riesce a raccontarci una realtà nuda e cruda, di disagi e perversioni, di illusioni e credulità che si scontrano con l’assenza di scrupoli.
    Ma dato che è evidente l’immedesimazione del narratore nel narrato (ci fossero dubbi basta guardare la doppia iniziale NomeCognome che li accomuna), Marzia-Matteo Musneci-Montesi – anche il numero delle lettere, coincide – non rinuncia a crederci e lotta per l’affermazione di un lieto fine tutto privato, tutto umano, perchè in fondo la società di questi è fatta, di uomini e donne di buona volontà.
    Va bene così, non sopporto i libri che rimangono aperti o senza un lieto fine. Non tollero che i personaggi che amo vengano fatti “morire” e adoro invece chi riesce a tenerli invita trasformandoli. Se serve anche nel loro vivere privato. Come Marzia è riuscita benissimo a fare.
    Da “scrittente” non la invidio, il prossimo libro di Musneci-Montesi dovrà soddisfare aspettative ancora più ghiotte.

  9. Alain Voudì

    Visto che le parole si usano più spesso per confondere che per rivelare, ne userò poche.
    Quello di Marzia non è un buon giallo: è un buon libro.

    Fra un anno, non ricorderò più chi sia il colpevole (e forse nemmeno il crimine): ricorderò invece il piacere della lettura, e la partecipazione alle vite dei personaggi; e questo mi renderà il romanzo di Marzia nuovamente fresco e reale com’è stato oggi.

    Brava.

  10. Lorenzo Trenti

    Concordo con Alain. Davvero un buon libro, complimenti.

  11. Fabio Lotti

    Per chi vuole seguirmi nelle letture ponzatorie mensili qui http://theblogaroundthecorner.it/category/ospiti/letture-al-gabinetto/ dove si può trovare anche la rece del libro. Sempre graditi eventuali saluti (ma anche le critiche).

  12. Fabio Lotti

    Mi scuso l’ultimo pezzo è qui http://theblogaroundthecorner.it/2013/03/letture-al-gabinetto-di-fabio-lotti-marzo/ (abbiate pietà)

  13. Lia

    Ho letto con molto piacere il libro di Marzia: una storia ben costruita che trascina il lettore costringendolo a continuarne la lettura. Uno stile fresco, veloce e punteggiato di battute che spesso fanno sorridere, nonostante i drammi che si susseguono uno dopo l’altro, inseguendo una trama che lascia senza fiato. E poi,la ricerca accurata realizzata su un personaggio del passato, Vittoria Caldoni, elemento che impreziosisce Lune di sangue. Brava!

  14. LiuGos

    Un bel giallo e un bel libro, ben scritto e ben costruito: una serie di storie, apparentemente slegate, che confluiscono in una storia unica, in un crescendo di suspence che inchioda alla lettura. Interessanti sia il protagonista, sia i personaggi di contorno.
    Una lettura piacevole e interessante.

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