Meglio erede che morto (1306)

agosto 29th, 2012 by Moderatore

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I fratelli Povey hanno sempre avuto tante cose in comune, ma adesso ce n’è una che li divide: uno è morto, l’altro no. A bordo di uno yacht in navigazione nel Pacifico, durante una burrasca, l’albero di maestra si è abbattuto e ha ucciso sul colpo Charles. Arthur, che aveva perso i sensi, ha invece un terribile mal di testa e la memoria confusa, ma è salvo. E deve prendere la difficile decisione di gettare in acqua il cadavere del fratello, dopo averlo spogliato, per consegnarlo all’eterno riposo in una tomba senza nome. Glielo impone un senso di pietà umana, ma anche un’elementare norma igienica. Perché non sa quanto a lungo dovrà vagare sull’imbarcazione alla deriva… Ecco, questa è la storia che racconterà alla fine della sua odissea, raggiungendo la terraferma in preda ad amnesie e allucinazioni Ma la versione di Arthur, l’unica possibile in mancanza di testimoni, non convince proprio tutti. Uno come sir John Appleby che è stato ispettore di Scotland Yard, ora in pensione, ha la netta sensazione che non sia la verità.

Michael Innes, pseudonimo di John Innes Mackintosh Stewart (1906-1994), giallista scozzese, è stato anche saggista e autore radiofonico. Scrittore raffinato e intellettuale, nei suoi oltre quaranta romanzi polizieschi si distingue per lo stile sempre elegante e il ricorso divertito a riferimenti colti e giochi di parole. Il suo personaggio più noto è sir John Appleby, ispettore di Scotland Yard.

All’interno, il racconto “Sussurri e grida” di Antonio Bacardi.

                                                                                                                                                                        

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8 Responses

  1. Alessandro B.

    Finalmente un Innes, era da tempo che non lo si vedeva. Ancora una volta complimenti alla nuova linea editoriale.

  2. Marius

    Che rabbia! L’ho ricomprato quando possedevo già l’edizione 1979.
    Mi era piaciuto poco allora e mi è piaciuto ancor meno alla rilettura.

  3. Piero

    Io invece non l’ho acquistato, perchè avevo già l’edizione del 1979.
    Mi era sembrato strano allora; dopo tanti anni, rileggendolo, mi è piaciuto molto di più.

  4. Piero

    Sul mio blog, analisi critica del romanzo in questione:

    http://lamortesaleggere.myblog.it/archive/2012/09/16/michael-innes-meglio-erede-che-morto-the-gay-phoenix-1976-il.html

  5. Fabio Lotti

    Ho letto con interesse il bel commento di Piero. Aggiungerei anche il duetto simpatico tra Appleby e mogliera dal quale si evince qualche caratteristica dell’ex ispettore di Scotland Yard.

  6. Piero

    Allora mi vieni ancora a leggere! Non ti vedevo più in giro, tranne che su Sherlock! Pensavo fossi andato in vacanza, o a seguire quache Torneo italiano, tipo quello di Cattolica. Si fa ancora?

  7. Piero

    L’articolo – devo dirlo in tutta onestà – è piaciuto anche a Mauro.
    Probabilmente domani lo pubblico sull’altro mio blog, quello in lingua inglese.

  8. Piero

    Articolo uscito anche sull’altro mio blog di lingua inglese:

    http://deathcanread.blogspot.it/2012/09/suggestive-british-atmospheres-of-mid.html

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