Colpa d’amore (1301)
Harry Collins, meccanico, ha una regola aurea: mai dare passaggi agli autostoppisti. Difficile però non infrangerla, quella regola, se una sera, mentre sta rientrando a casa sul carro attrezzi, a fargli segno col pollice è una bella ragazza con l’auto in panne. Gloria Selby, elegante e raffinata, un vero schianto, e con amicizie danarose che potrebbero risolvere parecchi problemi all’indebitato Harry. Purtroppo sono tempi duri, e la sua officina non ha mai ingranato a causa della posizione sfavorevole. Ma Gloria ha un’idea. E Harry la sta a sentire. E pensa che sia molto buona, quell’idea. Non immagina neanche cosa lo aspetta, il sangue, tutti quei morti… Mai e poi mai caricare gli autostoppisti, soprattutto quando sono belle ragazze che portano guai.
James Hadley Chase è lo pseudonimo di René Brabazon Raymond (1906-1985), autore britannico di gialli e noir. Con un passato da venditore di libri porta a porta, ha esordito nella scrittura con il romanzo Niente orchidee per Miss Blandish, accolto da immediato successo. Nella sua ricca produzione narrativa ha descritto con ritmo incalzante e stile incisivo un mondo di violenza e pessimismo, popolato di personaggi complessi e ambigui, mai banali. Si è fi rmato anche con gli pseudonimi di Raymond Marshall, Ambrose Grant e James L. Docherty.
All’interno, il racconto “Il veleno dell’iguana” di Alain Voudì.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
giugno 29th, 2012 at 12:20
Credevo di avere letto tutto di Chase, ma questo non me lo ricordo proprio, va preso senz’altro!
giugno 29th, 2012 at 14:59
E’ un romanzo veramente stra-ordinario nel senso che non è il solito (ottimo) romanzo di Chase.
Io l’ho recuperato qualche tempo fa su segnalazione dell’amico Luca Conti.
Mi riprometto di scriverne due righe nei prossimi giorni. Nel frattempo vi consiglio di procurarvelo, ne vale veramente la pena. Potrebbe diventare uno dei vostri romanzi preferiti.
giugno 29th, 2012 at 16:56
Sì, mi permetto di confermare il giudizio di Dario, dato che a questa ristampa contavo di arrivare già da un pezzo. È un ottimo Chase ed è un ottimo romanzo, spero il primo di un altro paio di Chase di difficile reperibilità che vorrei ripescare per i Classici. Stay tuned, come si dice.
giugno 29th, 2012 at 17:02
James Hadley Chase non mi ha MAI deluso.
Sono certo sarà così anche questa volta.
Avanti così.
giugno 30th, 2012 at 09:34
Questo non me lo perdo!
luglio 1st, 2012 at 07:07
Nessuno degli ultimi titoli uscirà in ebook?
luglio 2nd, 2012 at 13:03
finalmente Chase !! grandi !
luglio 2nd, 2012 at 14:08
Stiamo lavorando per fare uscire tutto in ebook. Un po’ di pazienza e, risolti i grossi problemi tecnici, ce la faremo. Con novità che faranno contenti tutti…
luglio 2nd, 2012 at 14:29
Inedito?
luglio 4th, 2012 at 17:25
Ottima uscita. Uno dei (pochissimi) Chase che mi mancavano. Grazie
luglio 12th, 2012 at 22:27
Preso oggi. :))))
luglio 13th, 2012 at 15:36
MOlto bello il racconto di Alain Voudì.
luglio 13th, 2012 at 17:56
Confermo, ottimo noir divorato in due sere. Personaggi credibilissimi e inquietante dipanarsi della ragnatela del Male. Attendo future ristampe, intanto mi godo un bell’Omnibus del medesimo autore, I 5 volti di Chase, sperando non troppo mutilato.
luglio 14th, 2012 at 21:29
Su Amazon quando arriva in ebook?
luglio 16th, 2012 at 17:31
Non è male, ma di Chase ho letto di molto meglio, buono il racconto di Voudì.
luglio 20th, 2012 at 08:17
Grazie ad Alberto e Andrea per la considerazione: sono lieto che questo racconto vi sia piaciuto.
Tenete le orecchie sintonizzate su Giallo 24 per il prossimo! 😉
luglio 23rd, 2012 at 11:12
Io non lo trovo nelle edicole a Palermo.
luglio 24th, 2012 at 09:49
Uscito in ebook!!!
agosto 16th, 2012 at 09:41
Io l’ letto in Eboli sul mio Kindle. Spero tanto che i gialli mondadori escano i in ebook,
Roberto
settembre 18th, 2013 at 03:48
Se qualcuno andasse a rileggere gli interventi fatti in quella sede, tra gli altri leggerebbe quello di Silvia, che auspicava la traduzione del romanzo di Paul McGuire. Fatto sta che il romanzo in questione è stato tradotto nel 1948, e da quel che ho letto, è anche una traduzione abbastanza buona (e scorrevole).