La buona morte (1299)

giugno 4th, 2012 by Moderatore

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Al dottor Hugh Westlake si possono rimproverare molte colpe, come a qualsiasi medico. Certamente non quella di aver aiutato a morire alcuni malati terminali, come lui avrebbe invece affermato secondo un quotidiano locale. Westlake non solo è contrario all’eutanasia, ma è totalmente estraneo alla scioccante dichiarazione, pronunciata in realtà da un collega di nome Westbrook. Un banale equivoco, insomma, e tuttavia non privo di conseguenze. Ispirandosi all’erronea notizia, qualcuno comincia a dispensare la morte a pazienti senza speranza con dosi letali di morfina. Un’improvvisa vocazione a mettere fine all’inutile agonia del corpo quando il male ha ormai minato lo spirito? Un sussulto di misericordia per l’altrui sofferenza? No, questo assassino compassionevole ha semplicemente letto il giornale e ha deciso che il dottor Westlake è il perfetto capro espiatorio per un’atroce macchinazione.

Jonathan Stagge è uno degli pseudonimi adottati da Richard W. Webb (1901-1965) e Hugh C. Wheeler (1912-1987), entrambi inglesi, poi naturalizzati cittadini americani. Il sodalizio letterario dei due giallisti operò dal 1936 al 1952, anche con gli pseudonimi di Q. Patrick e Patrick Quentin. Wheeler continuò poi da solo come Patrick Quentin fi no al 1965. Il periodo d’oro della celebre coppia è caratterizzato da trame e fi nali ingegnosi e detective accattivanti.

All’interno, il racconto “Polvere” di Riccardo Carli Ballola

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7 Responses

  1. Omar Lastrucci

    Per poco non cadevo dalla sedia;in poche parole ecco pubblicato in questa collana uno dei “ricercati” numero 1 nel mio personale catalogo dei gialli che sogno di recuperare.Irristampato dal 1961,era l’unico Stagge veramente rognosetto da recuperare in quanto gli altri 8 titoli erano tutti stati ristampati nella collana dei classici del giallo.Quindi ringrazio tantissimo il signor Boncompagni o chi altri ha scelto il titolo.
    Per finire 2 parole su Stagge,credo arcinoto a molti di voi.Come ben si sa Jonathan Stagge era uno degli pesudonimi del gruppo di autori meglio conosciuti con più diffuso nom de plume di Patrick Quentin:con questo pseudonimo vagamente scandinavo (da ragazzino pensavo fosse un norvegese trapiantato negli states) gli autori hanno creato il ciclo del Dottor Westlake,composto di 9 romanzi che vanno dall’ottimo all’eccellente,tutti scritti con infinito garbo e di piacevolissima lettura.
    Il dottor Westlake è un medico vedovo che esercita nel paesino di Kenmore,in una zona rurale degli Stati uniti non distante da New York ma che però tanto somiglia alla campagna inglese;nel primo romanzo del ciclo ,il bellissimo “e i cani abbaiano”,sembra veramente di essere nella più raffinata società anglosassone.
    COme Saint Mary Mead,residenza di Miss Marple,anche Kenmore è uno di quei piccoli microcosmi dove il delitto domestico sembra essere di casa,in perfetto contraltare con l’idilliaca pace del luogo;quindi il paziente e intelligente medico si trova sempre a dover investigare su delitti magari non geniali ma senz’altro luciferini;in questo viene coadiuvato dalle figlia dodicenne Dawn,una creaturina veramente simpatica e tenerissima (oltre che estremamente intuitiva)il cui rapporto col padre vedovo è tra le cose più belle e poetiche della letteratura poliziesca.Nei romanzi di Stagge non si trovano delitti impossibili o genialmente risolti come nei libri di Carr ma sono storie molto d’atmosfera dove l’ambiente conta quanto l’intreccio,il che fa dei romanzi del dottor Westlake anche un importante documento dela vita del tempo (ma in fondo molti gialli sono preziosissimi in tal senso),il che certamente aumenta il piacere della lettura.
    Insomma,correte subito a procurarvi il libro e,se non li avete e amate il giallo classico scritto con maestria e freschezza,cercate di reperire tutto il ciclo.

  2. Piero

    Mancava da una vita.

  3. Piero

    Ma io ce l’ho nella pubblicazione originaria, de Il Giallo Mondadori, N.184 del 1952, in condizioni veramente straordinarie. Talora capitano queste fortune. Basta solo affidarsi ad un esperto della ricerca libraria. 😉
    Che mi ha procurato anche un altro romanzo in condizioni eccellenti, “So che mi ucciderai” di Edna Sherry, del 1957.

  4. VergaG

    Grandissimo titolo!!! Lo comprerò al volo perché mi manca e non vedevo l’ora che uscisse!!! Grazie per la scelta e complimenti anche per la bellissima copertina! State facendo davero un ottimo lavoro!!!

  5. Marius

    Finalmente! Era l’unico Westlake che mi mancava.
    Spero sia all’altezza di ‘Chiamate un carro funebre’ e ‘Antico canto di morte’ i miei due preferiti.

  6. Mauro Boncompagni

    Sì, è all’altezza, Marius; e questo romanzo ci fa ricordare quanto sia grande l’importanza che la coppia Webb-Wheeler ha assunto nella storia del giallo con tutti i suoi pseudonimi. Per l’estate è prevista la ristampa di un altro pezzo forte del duo, stavolta a firma Patrick Quentin: “Mio figlio l’assassino”.

  7. ophiucus75

    Scusatemi per il fuori topic ma volevo sapere se esiste qualche speranza di veder prima o poi ristampato Ignoto contro ignoto di Philip MacDonald (apparso a firma Martin Porlock) nei Classici del Giallo. Ho molto amato, del medesimo autore, La morte è impazzita e ho letto critiche molto positive anche di questo, ormai introvabile, romanzo. Ho letto da poco … e i cani abbaiano, primo di questa serie col dottor Westlake e mi è piaciuto molto. Il sottofondo campagnolo-goticheggiante fa capolino anche nei successivi romanzi? Complimenti ancora, questa collana come rapporto qualità dei testi proposti-prezzo è davvero imbattibile!

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