Le fatiche di Hercule (1296)

aprile 26th, 2012 by Moderatore

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Possibile che ci sia qualcuno capace di compiere imprese simili a quelle di Hercule Poirot? È lui stesso che se lo chiede, quando scopre che un impertinente professore universitario ha avuto l’ardire di paragonare le imprese del mitico Ercole a quelle che lui ha compiuto nell’arco della sua carriera. Poirot, come sempre pronto ad affrontare con piglio qualsiasi situazione, non è convinto che l’Ercole tutto muscoli e potenza selvaggia, dalle maniere barbare e poco galanti, sia paragonabile alla classe, all’astuzia e al fine ragionamento con cui una mente superiore (come la sua, naturalmente) può aver ragione di mostri, bruti e nefandezze di ogni genere. Anche se una somiglianza, seppure vaga, con le imprese del mitico eroe esiste davvero. Ma chi, di questi due campioni, merita la palma di più grande benefattore dell’umanità? Poirot non ha dubbi, naturalmente, ed è per questo che si lancia nella risoluzione di dodici casi che possono essere paragonati, per difficoltà, alle dodici fatiche di Ercole.

Agatha Christie (1890-1976), creatrice di Hercule Poirot e di Miss Marple, nasce a Torquay, sulla costa inglese, da una famiglia agiata. Durante la Prima guerra mondiale presta servizio come crocerossina e nel 1920 pubblica il suo primo giallo: Poirot a Styles Court. A questo folgorante esordio seguono numerosissimi romanzi, racconti, testi teatrali e radiofonici. Dopo il divorzio dal primo marito, il pilota Archibald Christie, si risposa con l’archeologo Max Mallowan, con il quale intraprende diversi viaggi in Medio Oriente. Nel 1954 vince il Grand Master Award, nel 1955 il New York Drama Critics Circle Award e nel 1971 viene nominata dalla regina Elisabetta Dame dell’impero.

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10 Responses

  1. Alessandro B.

    Una ristampa di Agatha (oltretutto non di un’opera delle più famose) è sempre la benvenuta. A dimostrazione del fatto che con quattro uscite mensili si possono accontentare tutti.

  2. Dario

    però l’uscita prevista era un’altra..
    ..

  3. valer

    Anch’io avrei preferito il romanzo di Parker, come nelle anteprime del mese scorso :(((

  4. Gianluca Carinci

    Ottima uscita , anche se non prevista , tralaltro uno dei pochissimi libri della christie che mi mancava e che cercavo nelle bancarelle di remainder da parecchio tempo .
    Nonostante la bravura della Regina trasuda più dai romanzi che dagli scritti brevi , mi interessava comunque vedere in quale maniera fossero paragonate le “fatiche” dei 2 Ercole (notare come la christie giochi spesso con i nomi dei suoi protagonisti , basti pensare allo strano Harley Quin )

  5. Marcello

    Dall’ inizio dell’ anno è già la terza volta che succede.

  6. Marius

    E’ chiaramente un tappabuchi come il Nero Wolfe di due mesi fa.

  7. Omar Lastrucci

    Vedere Agatha Christie in questa collana da una parte mi fa piacere,ma dall’altra un po mi scoccia,perchè tra tutti gli autori di giali è l’unica ce ha tutto il catalogo tranquillamente reperibile in libreria a prezzi non elevati e soprattutto si trova a carrettate,qualsiasi titolo,nelle bancarelle di libri usati.QUindi pur plaudendo alla qualità della scelta rimango un po perplesso sull’effettiva utilità di questo volume,se non come proposta per neofiti o lettori occasionali.
    Detto questo torno al volume,che per chi non lo ha è caldamente consigliato;sono un vero cultore dei racconti brevi di Agatha,li so praticamente tutti a memoria e questa è veramente una delle raccolte migliori,che ha dalla sua anche delle ambientazioni originalissime(le montagne svizzere del CInghiale d’Erimanto,l’immaginario stato mitteleuropeo degli uccelli stinfali).Le prime sono tutte piccoli capolavori (Le cerva dalle corna d’oro poi è anche una grande storia romantica,con Poirot che si muove con disinvoltura per mezza europa per aiutare un giovane e timido meccanico),poi verso la fine il volume perde un po di smalto (anche se si può definire non riuscito un solo racconto,Il gregge di Gerione,davvero bruttino;nell’ambito del racconto la Christie farà peggio solo con qualche insipido raccontino con Tommy e Tuppence) ma rimane sempre a livelli piuttosto alti.
    Un’altra cosa;fa piacere rivedere sui gialli mondadori il tratto inconfondibile del grande Ferenc Pinter;il disegno riprodotto in copertina è infatti ripreso dall’omnibus “piccolo grande uomo”,e faccio i miei complimenti a chi ha scelto questa bella immagine.

  8. Omar Lastrucci

    Ieri sera per un impeto di nostalgia ho ripreso in mano il volume,e riletto i racconti che non ricordavo.

    Per me sono e restano piccoli capolavori:

    -L’idra di Lerna
    -La cerva dalle corna d’oro
    -Il cinghiale d’Erimanto
    -Gli uccelli stinfali
    -il toro cretese

    Ottimi sono anche:

    -Il leone nemeo
    -Le stalle di Augia
    -Le cavalle di Diomede
    -I pomi delle esperidi

    Molto piacevoli e oltre la sufficienza sono

    -La cintura di Ipolita
    -la cattura di Cerbero

    Mentre ahimè confermo la bocciatura per il Gregge di Gerione.

    Comunque,per concludere;chi non lo ha lo prenda,e di corsa.

  9. Pupottina

    un classico che non si smentisce mai

    😉

  10. francesco

    appena finito di leggerlo, Poirot è sempre mitico…

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