La morte tutta d’un fiato (1289)
Non sarebbe successo, senza quell’acquazzone improvviso. L’investigatore Mac Duff non si sarebbe fermato con la sua auto davanti a quella casa, una domenica sera, se non si fosse scatenato un vero nubifragio. Chiuso nell’abitacolo come dentro un acquario alla rovescia, non avrebbe notato l’uomo che lo fissava, in cerca d’aiuto. E non avrebbe mai saputo che nella casa una bambina aveva urgente bisogno di cure e una donna era appena morta. Avvelenata. Nulla di tutto ciò sarebbe accaduto. Senza quell’acquazzone improvviso, in una tranquilla domenica d’estate, il male che abitava tra quelle mura non sarebbe mai venuto alla luce.
Charlotte Armstrong è nata nel 1905 a Vulcan, nel Michigan, e ha frequentato la University of Wisconsin e il Barnard College di New York. Dopo essersi dedicata a diversi mestieri e aver scritto per il teatro – due suoi lavori sono approdati a Broadway – ha pubblicato il suo primo romanzo giallo, Lay On, Mac Duff!, nel 1942. A questo brillante esordio sono seguiti numerosi altri mystery e sceneggiature cinematografiche e televisive. Nel 1957, con A Dram of Poison, ha vinto il premio Edgar. È scomparsa nel 1969.
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gennaio 2nd, 2012 at 10:35
mi intriga … c’è chi mi sa dire di più?
gennaio 3rd, 2012 at 14:59
E’ la ripubblicazione di stesso romanzo pubblicato nel 1961, nella collana “I Libri Neri” Mondadori.
Titolo originale: The Innocent Flower, 1945(edizione americana);
Titolo dell’edizione inglese: Death Filled the Glass.
Charlotte Armstrong, grande scrittrice americana, vincitrice dell’Edgar nel 1957 con A Dram of Poison
Altri due romanzi, entrambi del 1967, furono nominati per l’Edgar:
The Gift Shop
Lemon in the Basket.
Anche alcuni racconti ebbero la nomination per l’Edgar.
gennaio 4th, 2012 at 10:23
Io non l’avevo ancora letto, ma l’ho preso subito perché ormai credo che la collana Classici vada acquistata a occhi chiusi, visti i titoli che stanno uscendo, che fanno parte della storia del Giallo. Ho letto meraviglie di questo libro, e ora voglio leggerlo per potermi fare un’opinione a ragion veduta.
gennaio 5th, 2012 at 00:44
Anche questo libro sembra molto interessante , un nuovo autore che conoscerò grazie al giallo mondadori
gennaio 6th, 2012 at 13:04
Beh, per te forse è un nuovo autore – perchè in definitiva tutto ciò che non si conosce effettivamente è nuovo – ma Charlotte Armstrong non è proprio un nuovo autore. Per es. anni fa fu proposto, tradotto da Igor, uno dei romanzi più celebri della Armstrong, “Grazie per la cioccolata”, da cui è stato tratto, nel 2000, l’omonimo film di Claude Chabrol con Isabelle Huppert.
gennaio 7th, 2012 at 10:18
Non ho capito perchè nel 61 questo romanzo è stato pubblicato nei Libri Neri visto che di nero non ha niente.
E’ un romanzo giallo nello stile di autrici degli anni 40 e 50 come Mignon G. Eberhard, Rae Foley, Christianna Brand ecc.
gennaio 9th, 2012 at 08:07
Certo signor Piero , ovviamente intendevo nuovo per me .
Essendomi affacciato da poco al campo della lettura dei libri gialli , ne devo fare ancora parecchia di strada per arrivare al Vostro livello
gennaio 11th, 2012 at 19:48
Scusate, qualcuno ha notizie del fantomatico Dizionario delle letterature poliziesche che doveva essere pubblicato oltre 3 anni fa da Mondadori?
gennaio 20th, 2012 at 22:00
Ciao a tutti, volevo sapere se qualcuno può darmi qualche indicazione su 2 scrittrici spesso accostate alla Armstrong ma soprattutto alla Millar: Mildred Davis e Stanton Forbes. Mi risulta che in Italia siano stati pubblicati solo 3-4 titoli per ciascuna anche se ad esempio Manchette stravede per la Davis. Grazie
gennaio 24th, 2012 at 10:26
La Davis è stata una grande scrittrice talentuosa. Vinse l’Egar nel 1948 con “The Room Upstairs”, mentre frequentava ancora le Superiori. Ha scritto all’nizio dei romanzi psicologici per poi specializzarsi nel suspence, specie quello gotico (un po’ come la Curtiss). Si ritirò molti anni fa, prima che esplodesse il genere con Higgins Clark, pur essendo più talentuosa di quest’ultima. Da qualche anno è ritornata a scrivere, ma assieme alla figlia.
Per quanto riguarda la Forbes, anzi DeLoris Florine Stanton Forbes, inizialmente firma qualche romanzo assieme a Helen Rydell, con lo pseudonimo comune di Forbes Rydell (They’re not Home Yet, Annalisa, No question Asked, e If She Should Die, 1961: quest’ultimo, romanzo di Suspence, è il suo primo grande successo (viene tradotto in Italia dalla CELT:In caso di morte, 1964). Dal 1963 firma con lo pseudonimo Stanton Forbes altri 20 romanzi alcuni tradotti in Italia. Per di più, dal 1966 al 1977 pubblica dei procedural. Con “Grieve for the Past”, pubblicato come Stanton Forbes, entrò nella cinquina delle candidature all’Edgar del 1961, poi vinto da Eric Ambler.
gennaio 26th, 2012 at 09:24
Grazie mille Piero per le preziose informazioni! Sai com’è, io sono un grande appassionato della Millar e cerco sempre di scovare degli autori che abbiano qualche affinità con Maggie. Ne approfitto per chiederti anche una valutazione personale: secondo te vale la pena recuperare i libri della Forbes pubblicati sul Giallo Mondadori? Non mi aspetto certo il livello della Millar, ma… Grazie ancora
gennaio 26th, 2012 at 19:37
Mah, non saprei. Secondo me, il tipo di Suspence della Millar, che è di tipo psicologico-psicanalitico, io lo vedrei più assimilabile al tipo di Suspence della Davis, che all’inizio della carriera scrisse segli ottimi thiller psicologici. Io ho letto della Forbes due romanzi, tra cui If She Should Die, pubblicato come “In caso di morte” in Italia, e questo mi è piaciuto molto. L’ho letto recentemente. Ma..credo che sarebbe dura reperirne altri: la CELT è una casa editrice scomparsa da molti anni.
Comunque sia, il modo di scrivere della Millar è unico: sarebbe anche ingiusto per gli altri tentare un paragone. Le uniche scrittrici che hanno scritto dei capolavori di Suspence, di forte tensone anche psicologica, che io in certo modo metterei assieme alla Millar, pur non essendo a lei assimilabili, diverse come stile e impostazione, intendo, potrebbero essere la Rinehart e Ursula Curtiss.
gennaio 30th, 2012 at 15:12
Grazie Piero. Parto alla caccia. Su internet i volumi pubblicati sul giallo mondadori sono reperibili fortunatamente, quelli CELT penso anche io sarà molto dura