L’eterna lotta (3048)
Virginio Lo Russo, a capo del commissariato di Roma Trevi, è un uomo tormentato. Colpa di un caso ancora irrisolto, la misteriosa scomparsa di una coppia di studenti le cui tracce si perdono nei pressi della celebre Fontana. E colpa del male incurabile che gli ha portato via sua moglie, un dolore che non dà pace. Non lo aiuta di certo vivere in una città che sente estranea, incomprensibile, sfuggente. Finché durante le ricerche dei due ragazzi qualcosa d’inatteso riemerge da un passato terribile: una vecchia divisa delle SS che sconvolge ogni ipotesi precedente. Chi si cela davvero dietro il sequestro? Esiste una Roma occulta che trama nell’ombra? Il commissario Lo Russo dovrà farsene una ragione: i guai per lui sono appena cominciati.
All’interno, il racconto “Spiegazioni” di Nicoletta Sipos.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
gennaio 1st, 2012 at 22:30
Una novità che mi incuriosisce. Lo prenderò senz’altro.
gennaio 2nd, 2012 at 21:01
Trama che sembra parecchio interessante, lo comprero’
Una curiosita’ :
cercando su google l’ autore mi e’ venuto fuori l’ AD di sda, un caso di omonimia o e’ proprio lui?
gennaio 4th, 2012 at 10:26
Sembra molto interessante, è vero. Lo prenderò anch’io appena possibile. Anche perché quella magnifica copertina mi intriga parecchio. Ho controllato anch’io, e sembrerebbe che l’autore sia davvero il boss del corriere SDA. Il che mi incuriosisce ancora di più…
gennaio 4th, 2012 at 13:20
Letto più di metà. La solita zolfa. Il solito commissario con i soliti sottoposti. I soliti ricordi tra un’azione e l’altra. Il solito passato che ritorna. I soliti spunti sulla città ecc…Di fronte al solito schema ci vorrebbe almeno una scrittura di qualità, un piglio sicuro, una certa inventiva e invece ci troviamo di fronte all’ennesimo stile pulitino e sciapito e a certe ingenuità narrative che fanno a pugni con l’”esordio d’eccezione” che campeggia nel sottotitolo.
Per non essere frainteso. Fino a questo punto non è un brutto libro. E’ proprio mediocre, che forse è peggio.
gennaio 5th, 2012 at 11:12
Comunque ci sono da fare i complimenti ai curatori del GM per la scelta di gennaio; quattro uscite interessantissime.
C’è da leccarsi i baffi, e dopo alcuni precedenti (vedi la deprimente scelta delle uscite di settembre, ad esempio) non era affatto scontato.
Il mio sogno resta quello degli ebook del GM (in ebook, senza problemi di spazio in libreria, me li prenderei sicuramente tutti ogni mese): possibile che non si riesca a fare qualcosa?
gennaio 5th, 2012 at 21:19
Terminato di leggere e riletto in parte per essere più sicuro. Al già detto si aggiunge la ricerca dei vangeli primitivi, un prete spretato “il monsignore”, il “dono” di Janette Duval la ragazza scomparsa e insomma il tentativo di inserire qualcosa di “magico”, di “extra reale” nella storia reale. Non voglio esagerare nel giudizio ma non mi pare un libro da G.M.
gennaio 6th, 2012 at 12:35
Il mondo è bello perchè è vario, evidentemente… A me invece sembra che questo mese si sia toccato il fondo: ma siamo sicuri che è cambiato l’ editor? Finora non ho riscontrato apprezzabili (in tutti i sensi) cambiamenti.
gennaio 7th, 2012 at 10:21
Mi ispirava poco già in partenza.
Dopo il giudizio di Fabio sono contento di aver risparmiato i soldi dell’acquisto.
gennaio 7th, 2012 at 10:59
Sono d’ accordo con Joe: quattro uscite una meglio dell’ altra, io me le sono prese tutte, così come quelle di dicembre. Continuiamo così!!
gennaio 7th, 2012 at 22:04
Per non essere frainteso. E’ da quando è nato il blog che intervengo e collaboro con la massima libertà senza alcun obiettivo o condizionamento come sa bene chi mi conosce. Detto questo i G.M. vanno comunque acquistati, come fa sempre il sottoscritto, al di là del mio giudizio che i gusti del lettore sono estremamente variegati.
gennaio 8th, 2012 at 15:55
Ho appena finito di leggerlo.
Mi sono piaciuti sia l’intreccio che le atmosfere nella parte finale
gennaio 9th, 2012 at 08:27
Per Matteo : dispiace sentir commenti così negativi , poichè almeno secondo me le uscite di questo mese sono tutte straordinarie (beh , apparte questa) : c’è un nuovo Dexter che è imperdibile , e i due classici ripropongono due romanzi molto interessanti anche se non molto noti .
L’editor poi è notevolmente cambiato , e secondo me si sente la ventata d’aria nuova portata da Sergio Altieri , e non solo a livello qualitativo delle uscite : sono migliorati anche il formato e i disegni di copertina .
gennaio 9th, 2012 at 10:37
Ho appena finito di leggerlo.
Mi sono piaciuti sia l’intreccio che le atmosfere nella parte finale.
gennaio 13th, 2012 at 09:06
x Fabio Lotti
penso che ti riferissi a me in quanto non ho acquistato il romanzo dopo aver letto il tuo giudizio.
Prima di tutto voglio dirti che il tuo giudizio ha solo confermato un’opinione che mi ero già fatto in precedenza.
Non sono d’accordo sul fatto che i gialli vanno sempre acquistati come fai tu.
Io sono dell’idea che l’unico dato che ha l’editore per capire se sta lavorando bene è il dato di vendita: se io compro quelli che io chiamo gialli-spazzatura l’editore continuerà a propinarmi roba non valida (purchè costi poco) nella convinzione di andare incontro al gusto dei lettori.
L’unico elemento di valutazione che mi rimane è perciò la quarta di copertina.
Sono conscio che in questo modo mi perdo qualche buon autore però, in linea di massima, evito di perder tempo e soldi su robaccia (e ti assicuro che solo negli ultimi due anni di robaccia ne è stata pubblicata parecchia).
Un saluto
gennaio 13th, 2012 at 11:18
@ Marius
Quel “vanno comunque acquistati” era nel senso di non fidarvi troppo degli altri, compreso il sottoscritto, perché ognuno di noi ha valutazione propria del libro. Poi ognuno compri quello che vuole.
gennaio 13th, 2012 at 12:06
x Gianluca. Preciso che mi riferivo soprattutto alle uscite del GM, non dei classici; a me Dexter non piace, l’ ho comprato una volta e non sono manco riuscito a finirlo, tanto mi era indigesto. Quanto agli autori italiani che appaiono con -secondo me- troppa frequenza, li trovo di una mediocrità disarmante. Ripeto, però, che se c’ è una quota maggioritaria di lettori che apprezza questo linea editoriale, mi inchino alla maggioranza. Rivendico comunque, e qui mi associo a Marius,il diritto di non sprecare soldi per prodotti di scarsissima qualità: non mi accontento certo della bellezza delle nuove copertine o del formato,sono un modesto appassionato di gialli, non un designer grafico!
Un saluto
gennaio 15th, 2012 at 23:28
Certo , ovviamente il diritto di non sprecare soldi con roba di nessun pregio è sacrosanto , io per esempio avevo scelto di non comprare questa uscita anche prima di leggere i commenti negativi , perchè comunque la trama non mi suggeriva niente di particolarmente interessante .
Ad ogni modo , se posso permettermi di spezzare una lancia a favore della serie regolare del GM , va detto che non è semplice trovare buoni libri da pubblicare data la mediocrità della maggioranza degli scrittori contemporanei e dato che gli scrittori del passato sono stati pubblicati quasi del tutto .
Comunque ci sono state anche uscite molto interessanti di recente , come gli inediti di Carr e di Berkeley o TQN di Cristiana Astori , e qui devo ammenttere trattasi dell’unico autore italiano degno di nota , in quanto sono d’accordo con te sulla mediocrità degli scrittori di gialli italiani contemporanei , e molte uscite buone ci saranno (spero) in seguito , come ad esempio quelle del contemporaneo Paul Halter , che con mio grande rimpianto ho scoperto solo da poco essere considerato il moderno John Dickson Carr , anzi sarei grato a qualcuno se sapesse darmi informazioni in più su questo autore e dirmi quali sono i suoi scritti ancora inediti dal GM
gennaio 16th, 2012 at 16:30
@Gianluca Carinci
sai da qualche fonte privilegiata che verranno in futuro pubblicati gli inediti di Paul Halter?
A me risulta purtroppo che faranno la fine degli inediti di altri grandi autori come Pronzini, Kaminsky ecc. rimpiazzati da autori italiani e non che hanno il solo privilegio di pretendere un cachet basso.
gennaio 19th, 2012 at 08:38
Per Marius : purtroppo no , mi dispiace , ma non so se gli inediti di Halter verranno pubblicati o meno , stavo solo esprimendo una mia speranza
Tuttavia credo che qualche altro di Halter ne uscirà dato che ne sono stati già pubblicati altri abbastanza recentemente .
gennaio 20th, 2012 at 21:34
Mi è piaciuto molto. Per la sua leggerezza, per la velocità delle indagini e per la trama sospesa tra realtà e spiritualità. Un racconto svela la personalità dell’autore e Valter Catoni, l’ho gradito.
gennaio 27th, 2012 at 09:48
Non amo molto i commennti “da puzza sotto il naso” e mi rendo conto che stroncare un libro è molto più facile che individuarne le qualità. Mi spiego meglio: definire questo libro mediocre non solo è ingeneroso ma rende discutibile anche il tono della critica. Un libro può piacere o meno ma non va stroncato perchè è comunque un prodotto di condivisione emotiva. A me è piaciuto.
gennaio 30th, 2012 at 10:45
Caro Giancarlo
questo è un blog dove ognuno dice quello che pensa di un libro in maniera sincera senza tirarne fuori una critica esaustiva che si rimanda, magari, ad una recensione successiva (che io non scriverò). Se lei non avesse tirato in ballo la “puzza sotto il naso” non sarei intervenuto, perché tra l’altro sono contento se altri la pensano diversamente da me. Intervengo solo per dirle che sotto il mio naso si respira aria pulita.
gennaio 31st, 2012 at 21:04
io penso che per giudicare un libro bisogna comperarlo e leggerlo,percio dico i G.M.vanno sempre presi,poi ripeto il libro puo non piacere,capita anche i migliori non sempre sono all’altezza.Devo comunque dire che ultimamente la qualita’e scarsina.
P.S. ma Dexter in questa collana chec’azzecca???
febbraio 6th, 2012 at 18:19
Per correttezza devo aggiungere che il racconto di Nicoletta Sipos è molto carino.Praticamente quattro confessioni. Di Roberto, Giovanna, Renata e del dottor Cennamo, dove chi è il più sano di mente scagli la prima pietra.
marzo 26th, 2014 at 16:31
A me è piaciuto un sacco! Semplicità unita ad educazione nel non usare le volgarità tanto di moda oggi, fanno sì che un romanzo scritto da un industriale sia meglio di tanti scritti da scrittori navigati ma con scempiaggini nella bocca. Bravo Valter!