Cerco me stesso (1288)
Metti di salire un giorno in macchina, di dare un passaggio a un autostoppista e… basta. Metti poi di aprire gli occhi e di ritrovarti in un letto che non è il tuo. Vedi un braccio ingessato, una gamba: sì, sono la tua gamba e il tuo braccio. Dunque hai avuto un incidente? E metti che al tuo capezzale ci sia una donna che continua a ripeterti: “Sono tua madre, Gordy, non mi riconosci?”. E poi ecco tua sorella, e tua moglie. Ma tu no, proprio non le riconosci. Sei smarrito, la tua mente è vuota, però quel nome, quel posto ti suonano strani. Soprattutto quelle tre donne che ti stanno intorno con tanta premura: sembrano avvoltoi in attesa. Di cosa, non sei sicuro di volerlo scoprire.
Patrick Quentin è lo pseudonimo di Richard W. Webb e Hugh C. Wheeler, due scrittori inglesi emigrati in America negli anni Trenta e divenuti ben presto tra gli autori più celebri del giallo, grazie a romanzi caratterizzati da trame ingegnose e finali a sorpresa. Tra i loro personaggi più noti si ricordano il regista teatrale Peter Duluth, il dottor Westlake e il tenente Trant. Webb e Wheeler hanno usato anche lo pseudonimo di Jonathan Stagge.
All’interno, l’articolo “Tanz in fiamme” di Massimo Pietroselli.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
gennaio 2nd, 2012 at 09:12
E’ uno dei migliori romanzi del ciclo di Peter Duluth.
gennaio 4th, 2012 at 10:24
Divertimento allo stato puro! Questo ce l’ho già, ma mi piace così tanto la copertina che forse me lo ricompro ancora.
gennaio 4th, 2012 at 13:23
Beccato anche per l’articolo di Massimo.
gennaio 5th, 2012 at 00:32
I miei complimenti al giallo mondadori : i titoli ultimamente pubblicati sono tutti interessantissimi e riescono ad intrigare persino le trame , questa in particolare mi ha invogliato sin da subito a voler comprare questo libro ; non ho ancora mai letto nulla di questo autore (pardon , questi autori) ma penso proprio che inizierò con questo libro !
A proposito , complimenti anche per la nuova veste grafica : il nuovo formato è ottimo , molto più leggibile , maneggevole e più facilmente sfogliabile , ma comunque tascabile , e le copertine sono bellissime e molto suggestive , cariche di significato , a volte persino inquietanti…complimenti , continuate così
gennaio 24th, 2012 at 19:29
Veramente un bel giallo: lettura piacevole e ottima suspense. Atmosfera hitchcockiana.