Cerco me stesso (1288)

dicembre 31st, 2011 by Moderatore

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Metti di salire un giorno in macchina, di dare un passaggio a un autostoppista e… basta. Metti poi di aprire gli occhi e di ritrovarti in un letto che non è il tuo. Vedi un braccio ingessato, una gamba: sì, sono la tua gamba e il tuo braccio. Dunque hai avuto un incidente? E metti che al tuo capezzale ci sia una donna che continua a ripeterti: “Sono tua madre, Gordy, non mi riconosci?”. E poi ecco tua sorella, e tua moglie. Ma tu no, proprio non le riconosci. Sei smarrito, la tua mente è vuota, però quel nome, quel posto ti suonano strani. Soprattutto quelle tre donne che ti stanno intorno con tanta premura: sembrano avvoltoi in attesa. Di cosa, non sei sicuro di volerlo scoprire.

Patrick Quentin è lo pseudonimo di Richard W. Webb e Hugh C. Wheeler, due scrittori inglesi emigrati in America negli anni Trenta e divenuti ben presto tra gli autori più celebri del giallo, grazie a romanzi caratterizzati da trame ingegnose e finali a sorpresa. Tra i loro personaggi più noti si ricordano il regista teatrale Peter Duluth, il dottor Westlake e il tenente Trant. Webb e Wheeler hanno usato anche lo pseudonimo di Jonathan Stagge.

All’interno, l’articolo “Tanz in fiamme” di Massimo Pietroselli.

(vai alla visualizzazione completa del volume)

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5 Responses

  1. Marius

    E’ uno dei migliori romanzi del ciclo di Peter Duluth.

  2. VergaG

    Divertimento allo stato puro! Questo ce l’ho già, ma mi piace così tanto la copertina che forse me lo ricompro ancora.

  3. Fabio Lotti

    Beccato anche per l’articolo di Massimo.

  4. Gianluca Carinci

    I miei complimenti al giallo mondadori : i titoli ultimamente pubblicati sono tutti interessantissimi e riescono ad intrigare persino le trame , questa in particolare mi ha invogliato sin da subito a voler comprare questo libro ; non ho ancora mai letto nulla di questo autore (pardon , questi autori) ma penso proprio che inizierò con questo libro !
    A proposito , complimenti anche per la nuova veste grafica : il nuovo formato è ottimo , molto più leggibile , maneggevole e più facilmente sfogliabile , ma comunque tascabile , e le copertine sono bellissime e molto suggestive , cariche di significato , a volte persino inquietanti…complimenti , continuate così :-)

  5. Marcor

    Veramente un bel giallo: lettura piacevole e ottima suspense. Atmosfera hitchcockiana.

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