Un colpo di fucile (1285)
Una stanza chiusa dall’interno + un cadavere = pane per i denti del dottor Gideon Fell. La stanza è il salotto del cottage di sir Harvey Gilman, criminologo londinese. Il cadavere è il suo, e reca i segni di un’iniezione letale. Per far tornare i conti serve un colpevole, ed ecco anche quello: con alle spalle due mariti e un amante morti avvelenati, Lesley Grant, fascinosa Signora Omicidi, ha tutte le carte in regola per candidarsi a sospettato ideale. Ma la somma degli addendi, cui si aggiunge un incongruo colpo di fucile, dà un risultato più complesso del previsto. Nel ramo del delitto, la matematica è assolutamente un’opinione. E Gideon Fell ne ha una tutta sua.
John Dickson Carr nasce a Uniontown, Pennsylvania, nel 1906. Nel 1930 scrive il primo giallo, Il mostro del plenilunio. Tre anni dopo dà il via alla serie delle inchieste del dottor Gideon Fell, e quasi contemporaneamente, con lo pseudonimo di Carter Dickson, fa debuttare l’altro suo grande personaggio, sir Henry Merrivale, detto “il Vecchio”. L’autore resta soprattutto l’insuperato specialista dei misteri di camera chiusa. Scompare nel 1977.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
ottobre 30th, 2011 at 21:08
Da grande appassionato di JDC non posso che rallegrarmi per ogni nuova uscita dei libri del Maestro! E così avviene anche in questo caso. Certo non posso non chiedermi il perchè della “pervicacia” della Mondadori a ripubblicare questo seppur pregevole romanzo: se non sbaglio dal 1951 questa è la nona volta che il libro viene pubblicato, l’ultima appena 5 anni fa con l’ottima traduzione di Boncompagni. Altre importanti opere attendono una ristampa da più di venti anni, per non parlare di Piazza Pulita o L’ultima carta che attendono dal 1973!! come fanno i giovani fans di JDC a procurarsi questi libri?
Meditate gente, meditate….
Guido
ottobre 31st, 2011 at 10:41
Un Carr in stato di grazia (sempre nell’attesa de ‘Il mostro del plenilunio’……)
ottobre 31st, 2011 at 18:07
Splendida camera chiusa dal finale articolato ed imprevedibile!
novembre 4th, 2011 at 18:20
Il libro mi interessa. Qualcuno sa se si tratta di una traduzione integrale?
novembre 6th, 2011 at 16:10
x Kronos: direi di si, la traduzione di Mauro Boncompagni è una garanzia!
saluti
guido
novembre 6th, 2011 at 16:19
x Marius:
riguardo ai volumi non ripubblicati da anni:
Il Mostro del Plenilunio fu ristampato dalla Mondadori nel 1993 nell’Omnibus Bencolin della polizia di Parigi…
Saluti
guido
novembre 7th, 2011 at 10:45
A me mancava, quindi grazie per la riproposizione. E a proposito…..bellissima copertina! Ultimamente mi piacciono molto, complimenti per la svolta che avete dato su questo lato!!!
novembre 8th, 2011 at 17:01
Da questo romanzo la Rai ne trasse nel 1982 uno dei due adattamenti della miniserie “Dietro la porta chiusa” con Giampiero Albertini e Alberto Lupo,
novembre 11th, 2011 at 11:42
x dottorfell
sono d’accordo con te che sarebbe ora di ristampare Piazza pulita e L’ultima carta che mancano dal 1973, però anche Il mostro del plenilunio manca in questa collana dal 1974 e sarebbe bene ristampare anche lui (magari con una nuova traduzione).
Tra l’altro mi ricordo di aver letto Piazza pulita quando avevo 15 anni e il finale mi ha lasciato completamente basito.
L’ultima carta è inferiore come qualità ma purtuttavia un’ottima lettura.
novembre 11th, 2011 at 18:47
Grazie delle informazioni, se lo dice poi … il dottor Fell, c’è da fidarsi!
novembre 21st, 2011 at 16:48
Non sono un lettore accanito di gialli. Per caso ho comprato pochi giorno fa il libro “un colpo di fucile”, e non ho ancora terminato di leggerlo (sono a 2/3) e finalmente dopo anni ho riprovato l’entusiasmo e la giusta tensione che un libro di quel tipo deve creare. Mi riprometto di approfondire la conoscenza di altri libri dello stesso autore.
novembre 25th, 2011 at 12:33
Sono contento di come la Mondadori tenga in considerazione gli accorati appelli di noi Carriani! Infatti ho letto che all’inizio del 2012 pubblicherà negli Oscar…….Le tre bare!!
mah….
dicembre 1st, 2011 at 11:33
x dottorfell
Da Carriano appassionato, quoto assolutamente la scelta poco felice. Le tre bare è sicuramente un romanzo dal finale insolito e degno di molto interesse, ma è purtroppo scritto (o tradotto) in modo piatto e assolutamente poco coinvolgente; la vicenda stessa è poco viva e procedendo la storia tende a scemare piuttosto che ad animarsi (e bisogna sottolineare che Carr è un maestro non solo della soluzione logico-deduttiva, ma anche del creare tensione e coinvolgimento nel lettore grazie allo sviluppo della trama, si veda un capolavoro assoluto quale L’arte di uccidere!). Per di più, nel corso del romanzo il pantagruelico Dott. Fell appare più volte appannato, lontano dai consueti istrionici modelli della nostra “macchina sbuffante”.
Un capolavoro come La tabacchiera dell’imperatore, con traduzione di Alberto Tedeschi, manca invece dalla circolazione da più di 20 anni; e questo sarebbe un romanzo Carriano del tutto degno di ristampa, malgrado la mancanza del Dott. Fell!
febbraio 12th, 2012 at 19:22
Nel mia copia del giallo pubblicato nei classici (n.1285) mancano tutte le pagine successive a pag. 206.
Praticamente la spiegazione del dr. Fell del mistero della camera chiusa.
Mi scrivete il finale?