La casa stregata (1273)
Si mormora che Plague Court sia infestata dallo spettro del malvagio assistente di un boia del XVII secolo, morto durante un’epidemia di peste dopo aver maledetto l’allora proprietario della casa. RogerDarworth,
uno specialista in ricerche psichiche, viene chiamato a Plague Court per un esorcismo. Scena del rito occulto sarà la piccola costruzione di pietra nel cortile della dimora. Darworth studia la situazione e a mezzanotte si rinchiude nella casetta di pietra priva di ogni altro accesso che non sia la massiccia porta chiusa da un catenaccio inviolabile. E lì troverà la morte, selvaggiamente pugnalato. È un perfetto mistero di camera chiusa per sir Henry Merrivale, il Vecchio,insolito quanto geniale investigatore.
Carter Dickson pseudonimo di John Dickson Carr, nasce a Uniontown, Pennsylvania, nel 1906. Nel 1930 scrive il primo giallo, Il mostro del plenilunio . Tre anni dopo dà il via alla serie delle inchieste del dottor Gideon Fell, e quasi contemporaneamente fa debuttare l’altro suo grande personaggio, sir Henry Merrivale,detto “il Vecchio”. L’autore resta soprattutto l’insuperato specialista dei misteri di camera chiusa. Scompare nel 1977.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
giugno 5th, 2011 at 17:21
Letto per la prima volta nei Capolavori del 1962 e riletto nei Classici 1991: per chi non l’ha ancora letto à un’occasione da non perdere essendo uno dei migliori Merrivale.
Io intanto aspetto sempre ‘Il mostro del plenilunio’ (magari con una nuova traduzione…)
giugno 5th, 2011 at 18:47
..E possiede delle caratteristiche, che non tutti conoscono, che lo rendono unico
Lo sto rileggendo per la terza volta, tanto per ricordare tutto, e poi..terminerò di scrivere il relativo articolo che apparirà sul mio blog: già è piuttosto corposo.
Aggiungo solo che, se vale qualcosa il mio consiglio, il romanzo è da prendere al volo: a questo prezzo ancora, non acquistarlo sarebbe… un delitto!
giugno 5th, 2011 at 20:39
Concordo con quanto dice Piero! Anche per me è la terza rilettura…ma non ho saputo resistere. Questo libro è una “magnificenza”, c’è tutto il meglio del repertorio di Carr: atmosfera, fascino del sovrannaturale, un rompicapo veramente impossibile. Invidio chi lo leggerà per la prima volta.
guido
giugno 7th, 2011 at 15:46
Non so se avete visto le uscite di luglio nel Giallo Mondadori: c’è finalmente la raccolta carriana inedita di testi teatrali cui stava lavorando da tempo Mauro Boncompagni… un bel regalo per l’estate, cui speriamo di aggiungere in futuro la riedizione/ritraduzione di ”Piazza pulita”, visto per l’ultima volta una quarantina d’anni fa nei Classici e mai più ristampato. E’ un romanzo senza i personaggi ”forti” di Carr, che ha come protagonista il giovane Jeff Marle (noto agli aficionados come spalla di Bencolin) ma che secondo me rappresenta a suo modo un unicum nella galleria di atmosfere gotiche e cupe create dal Maestro, la cui tavolozza qui mostra sfumature più ”a tinte forti” del solito…
giugno 8th, 2011 at 08:24
Anch’io l’ho riletto per la terza volta.
Il fascino è rimasto intatto!
giugno 8th, 2011 at 11:56
Suppongo sia una ristampa dell’edizione del 1991 che se non ricordo male era integrale.
giugno 8th, 2011 at 18:50
Per giannited:
infatti è la ristampa dell’edizione del 1991, traduzione di Anna Maria Francavilla:
http://www.genovalibri.it/dickson_carr/romanzi.htm
giugno 11th, 2011 at 17:50
Per chi sia interessato, nel mio blog, da oggi, è presente l’articolo a riguardo di questo splendido romanzo, un autentico capolavoro, di Carr :
http://lamortesaleggere.myblog.it/archive/2011/06/11/carter-dickson-la-casa-stregata-i-classici-del-giallo-mondad.html
giugno 11th, 2011 at 18:03
Rilevo solo una cosa, che secondo me non è da poco, nonostante potrebbe sembrarlo: la copertina dell’ edizione del 1991, era più attinente al romanzo in questione, di quanto possa esserlo quella prescelta per l’edizione in edicola. Jacono come si sa prima di realizzare l’illustrazione da copertina, leggeva tutto il romanzo e così la sua opera diveniva una sorta di riassunto per immagini (ovviamente lui estrapolava quella che a suo parere sarebbe potuta essere la maggiormente rappresentativa).
Ebbene, secondo me, ancora una volta, la sua copertina è molto più interessante e molto più allusiva di quella ultima, in quanto contiene gli elementi più interessanti del romanzo: la casa in cui avviene il primo delitto, l’albero sotto cui si dice fosse stato sepolto Louis Playge, la distesa di fango che si intravede, l’arma con cui vengono compiuti entrambi i delitti, e infine lui, il Grande Vecchio.
giugno 12th, 2011 at 09:11
@all
prima lettura.
uno dei pochi Dickson Carr che mi mancavano.
un must.
@mariano
bellissime news.
attendiamo con ansia.
giugno 19th, 2011 at 10:27
“a questo prezzo ancora, non acquistarlo sarebbe… un delitto!” diceva Piero. Condivido, e aggiungo che si tratta di un volume di 300 pagine, pressoché interamente occupate dal romanzo. La copertina di Massimo Basili (sulla quale campeggia Plague Court, la “casa stregata” del titolo, sovrastata dall’ombra del boia) regge il confronto con quella del grande Jacono, secondo me, giocata più sul primo piano del protagonista, con l’arma del delitto più avanti e la casa nello sfondo. La differenza è di accentuazione: Basili sottolinea l’atmosfera “gotica” della storia, mentre Jacono “mette in scena” il puzzle, l’enigma poliziesco.
giugno 20th, 2011 at 06:41
Sul mio blog, analisi critica di The Dark Corner:
http://lamortesaleggere.myblog.it/archive/2011/06/19/il-grattacielo-tragico-the-dark-corner-1946-di-henry-hathawa.html
giugno 20th, 2011 at 12:26
Letto. Rimasto stecchito e contento…:)