Quello che non ti uccide…(3026)
Chris O’Brien, laurea in filosofia e sociologia, appassionato di arti marziali, investigatore privato, non si tira certo indietro quando qualcuno chiede il suo aiuto. Specialmente se quel qualcuno è Tim Marconi, un amico. Nel locale in cui Tim lavora come buttafuori, si spaccia droga. O almeno, questo è il sospetto. Chris non ci mette molto a rendersi conto che lo spaccio è solo una cortina fumogena per coprire… cosa? Qualcosa per cui vale anche la pena di uccidere: di fronte al locale spunta un cadavere, la figlia adolescente del proprietario viene rapita, l’assistente di Chris è brutalmente aggredito. Per l’investigatore è il momento di fare davvero sul serio.
All’interno, il racconto “Solo” di Massimo Rainer.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo
marzo 2nd, 2011 at 13:13
anche questo mi pare bell otosto con il racocnto di Rainer poi diventa doppio toast…
marzo 3rd, 2011 at 08:01
Il racconto “Solo” di Rainer merita parecchio
marzo 3rd, 2011 at 10:02
Ma che autore è? Non ho trovato notizie su di lui…
Dalla quarta di copertina il romanzo mi sembra aria fritta…
marzo 3rd, 2011 at 23:38
Letto qualche anno fa in inglese; è un libro che ha circa una decina d’anni, se non sbaglio.
Hard-boiled britannico che imita abbastanza lo Spenser di Robert B. Parker, battute comprese. Se ricordo bene, Thompson non era uno scrittore di professione ma faceva l’agopunturista
Ottimo per un viaggio in treno (ci ho fatto tutto un Firenze-Milano, all’epoca, quando ancora non c’era l’alta velocità…)
marzo 7th, 2011 at 19:14
Condivido marius è roba trita e ritrita….
marzo 19th, 2011 at 21:12
Peccato per Rainer, quindi, il cui racconto è stato confinato a margine di un romanzo che già dalla quarta appare insulso.
aprile 3rd, 2011 at 09:21
…devo dire che a me è piaciuto. Magari la trama non sarà il massimo, ma ho apprezzato il fatto che sia scritto in prima persona, cosa che che lo rende abbastanza scorrevole e “frizzante”…