Il segreto di Tassart (1255)
Tassart, antica dimora di lord Henry, conte di Grayle, della sua bella moglie Helen, del loro figlio Charles e della giovane, ambiziosa lady Katherine.Tassart, dove non è tutto oro quello che luccica. La famiglia è infatti in piena decadenza e lord Henry,quasi sul lastrico e in pessime condizioni di salute, è costretto a condurre un’esistenza ritirata. Finché una mattina non viene trovato morto: avvelenato. E la soluzione del delitto sembra davvero semplice. Troppo semplice perché il giovane, sagace ispettore Poole di Scotland Yard abbocchi.
Henry Wade (1887-1969) è lo pseudonimo dell’ufficiale britannico sir HenryLancelot Aubrey-Fletcher, uno degli inventori del police procedural. Wade ricoprì a lungo cariche municipali e giudiziarie nel Buckinghamshire e utilizzò spesso i suoi gialli per ironizzare sulla corruzione degli ambienti politici e finanziari del suo paese. Il principale detective da lui creato è l’ispettore Poole,giovane e aristocratico funzionario di Scotland Yard.
All’interno, l’articolo “I seicento volti di J.J. Marric” di Giulio Leoni.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
settembre 4th, 2010 at 10:07
Era ora che si ritornasse a pubblicare Henry Wade!
E questo è uno dei grandi titoli: io non lo prendo perchè ho l’edizione de I Classici del Giallo, ma consiglio a chi non l’ha di prenderlo ASSOLUTAMENTE: oltretutto dei libri di Wade, questo è uno dei più pubblicati.
“No Friendly Drop” è del 1931.
Io però, visto che Il segreto di Tassart è uscito: nelle Palmine (n.92 del 1934), ne I Capolavori (n.37 del 21 marzo 1956), ne I Classici del Giallo (n.189 del 23 aprile 1974), avrei visto meglio l’uscita di un altro grande capolavoro di Wade, “Il custode incustodito” che dall’uscita nelle Palmine, non mi risulta essere più uscito. E trattasi, se non ricordo bene (ma posso anche sbagliare) di un delitto da Camera Chiusa.
settembre 8th, 2010 at 12:16
Di chi è la traduzione?
settembre 8th, 2010 at 19:27
Il traduttore anzi la traduttrice della Palmina n.92,e del Classico n.189, era Maria Napolitano Martone: dovrebbe essere la stessa, per forza di cose, di questa ristampa.
settembre 8th, 2010 at 21:29
Maria Napolitano Martone, del 1934.
settembre 8th, 2010 at 21:57
La traduzione è di Maria Napolitano Martone.
settembre 11th, 2010 at 08:39
questo è veramente un classico!!!
settembre 12th, 2010 at 15:43
quindi se viene dalle Palmine non dovrebbe essere tagliata, vero?
settembre 18th, 2010 at 08:02
Letto. Se esistesse un “classico del giallo per antonomasia” questo potrebbe esserlo. Lettura gradevole, anzi no: proprio un bel libro.
settembre 18th, 2010 at 14:48
Letto, a occhio e croce è una traduzione integrale, a tratti datata; ma comunque l’atmosfera generale del libro non ne risente. Non lo credo un capolavoro, ma è stata comunque una lettura molto piacevole.
settembre 20th, 2010 at 11:39
m’incuriosisce moltissimo, ma alla fine è integrale o no? se non è integrale non ho intenzione di leggerlo
settembre 20th, 2010 at 17:45
Matteo, appena ho un attimo faccio il confronto con l’edizione inglese, ma se ricordo bene la traduzione era integrale (certo, come dice Mariano, è parecchio datata, ma tant’è).
Il punto è che non hai molte alternative, anche se non fosse del tutto integrale, perché l’edizione inglese è fuori catalogo da tempo immemorabile (l’ultima ristampa è del 1959) e raggiunge prezzi fuori portata (dai 100 ai 150 dollari).
settembre 21st, 2010 at 00:40
..e per di più la traduzione delle palmine, anche se piuttosto datata è tuttavia quasi sempre molto molto buona. Forse non sarà integrale, ma è molto meglio delle ristampe dei Classici del Giallo (quando da esse derivavano) che normalmente rispetto ad esse di qualcosa erano tagliate (elenco capitoli, etc..). L’unica cosa, veramente antipatica delle palmine, è la italianizzazione forzata dei nomi di altra lingua.
Ma se si eccettua questo, son sempre dei riferimenti, con tutti i distinguo..ovviamente.
Basti dire che moltissimi titoli delle palmine non son stati più pubblicati: CELLINI di Marsh, Pentole Diavolo di Blake (ripubblicato nei Capolavotri ma tagliato), idem per La Luce Gialla di Downing, DANGERFIELD di Connington, idem per mai più pubblicate cose di FROME, di RENARD, di VERY, STEEMAN, di BOCA, PORLOCK etc..
La Mondadori ha autentici tesori, ma non li pubblica: da rabbrividire…
settembre 22nd, 2010 at 10:42
Ciao a tutti.
Lo dico subito: non sono un fan del genere giallo.
In ogni caso, da quest’estate, ho trovato diverse sorprese nei Gialli Mondadori: l’antologico di Raul Montanari, autore che mi piace molto, “Fighter” di Craig Davidson (di cui avevo già letto l’ottima raccolta “Ruggine e ossa”) e “I serpenti del cratere” di Percy, che ho trovato strepitoso.
Ora, a parte Montanari, mi sembra che gli altri due volumi abbiano ben poco a che spartire col “giallo”, nonostante siano state per me ottime letture.
La domanda, quindi: questi volumi sono usciti un po’ “per caso” o sono già stati pubblicati nella collezione altri titoli simili a questi? E, per il futuro, ne sono previsti altri?
So che mi si può rispondere che chi compra un giallo mondadori ha ben in mente quello che vuole trovarci, ma queste “variazioni” non possono che far bene, secondo me. Di sicuro avete guadagnato un potenziale lettore, che da questo momento resterà sempre aggiornato sulle prossime uscite.
Grazie!
settembre 22nd, 2010 at 13:01
Questo mese dei classici è stato proprio un capolavoro (letto Tassart e Pagliaio a buon punto)
settembre 28th, 2010 at 18:23
Se me lo concede Dario, da oggi su Sherlock Magazine c’è una mia sintetica retrospettiva critica, completa di bibliografia, a riguardo di Clifford Knight, all’indirizzo web :
http://www.sherlockmagazine.it/rubriche/4115