Omicidio di gala (1240)
Esiste davvero un momento buono per comunicare alla propria moglie che ci si è innamorati di un’altra donna e che si vuole il divorzio? E se la propria moglie è la bella, ricca e potente Connie Corliss? Forse no, ma George Hadley, perdutamenteinnamorato della segretaria, decide che il momento buono sarà dopo il matrimonio della nipote Ala che nel frattempo, però, si è infatuata del giovane pittore canadese Don Saxby. Ma Don viene assassinato nel suo appartamento e per l’intera famiglia Hadley si aprono armadi zeppi di scheletri…
Patrick Quentin è lo pseudonimo di Richard W. Webb e Hugh C. Wheeler, duescrittori inglesi emigrati in America negli anni Trenta e divenuti ben presto tra gli autori più celebri del giallo. Tra i loro personaggi più noti si ricordano il regista teatrale Peter Duluth, il dottor Westlake e il tenente Trant. Webb e Wheeler hanno usato pure lo pseudonimo di JonathanStagge.
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Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
marzo 1st, 2010 at 15:34
Ecco un “Classico”: purtroppo mi manca ancora il primo romanzo di Q.Patrick, “Cottage Sinister”, ormai non pubblicato da molti anni.
Mi sembra che il romanzo in questione sia stato scritto solamente da Wheeler nel ’59, in quanto la collaborazione con Webb ebbe fine nel ’52.
Questo romanzo non l’ho comunque ancora letto, e approfitterò quindi della nuova edizione.
Il leit-motiv mi pare comunque lo stesso degli ultimi Quentin, quelli del solo Wheeler: molta psicologia e situazioni familiari per così dire ‘scabrose’, che fanno da preludio al romanzo successivo: “Controcorrente”.
Luca
marzo 6th, 2010 at 10:29
questo romanzo è uno dei capolavori di quentin. almeno questa fu l’impressione quando lo lessi 30 anni fa. lo rileggo con molto piacere, quentin è uno dei mei autori preferiti, mai deluso dai suo romanzi.
bisognerebbe ripubblicare controcorrente molto simile al caso dei cioccolatini avvelenati di berkeley…
marzo 8th, 2010 at 14:29
@esnaider
Quentin è molto sottovalutato invero, credo anche per traduzioni che lasciano molto a desiderare, anche se a onor del vero non ho mai letto nulla in versione originale.
Sarebbe un autore su cui si potrebbe fare un bel re-styling di traduzioni e ripubblicazioni, a cominciare dal suo primo inedito.
Mi fa piacere questo sia un buon romanzo.
marzo 12th, 2010 at 13:35
Ho terminato il giallo ieri e mi è piaciuto davvero parecchio. Ora sarebbe il caso di scrivere le solite due paroline, ma l’assenza di Luca C. da questo blog toglie la voglia… Caspiterina, che cocomeri!
marzo 14th, 2010 at 15:28
Terminata la lettura e devo dire che in effetti non è stato niente male. Personaggi ben caratterizzati e storia scorrevole e abbastanza avvicente. Il colpevole lo ho indovinato abbastanza presto ma ciò non è andato a discapito della piacevole lettura.