Il gatto che scoprì il colpevole (59)
Il gatto che amava il formaggio
Appena Ona Dolman, misteriosa signora sempre vestita di nero, si trasferisce nella tranquillacittadina di Pickax, pettegolezzi e illazioni non si fanno attendere. E quando un pacco esplosivo a lei indirizzato causa la morte di una ragazza, il giornalista Jim Qwilleran deve investigare.Assistito dai suoi gatti detective.
Il gatto che pedinava il ladro
A Natale sono tutti più buoni. Non a Pickax però, dove qualcuno sta compiendo una lunga serie di piccoli furti. La polizia ha già un sospettato, ma il giornalista Jim Qwilleran non è d’accordo: il fiuto del suo gatto Koko lo porta a seguire tutt’altra pista. Che lo condurrà dritto a un assassino
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Posted in Gli speciali, Le collane del Giallo
dicembre 2nd, 2009 at 14:42
Basta con ‘sti gatti!! Un po’ di fantasia…
dicembre 2nd, 2009 at 15:16
In effetti è un po’ imbarazzante vedere come questo mese Segretissimo pubblichi un capolavoro del noir contemporaneo come “Sympathy for the Devil” di Kent Anderson (che, certo, ha un’ambientazione di guerra, ma sempre un noir è, e soprattutto un grande romanzo), e dover ritrovare sul Giallo le minestrine riscaldate e senza sale della Jackson Braun…
dicembre 2nd, 2009 at 15:22
Qui il punto è che se viene pubblicato un noir, insorge il popolo degli anti-noir, se viene pubblicato un giallo classico insorge quello dei pro-noir.
Se non viene pubblicata la Braun arrivano decine di richieste in tal senso, quando viene pubblicata arrivano le critiche..
Anche io preferisco il romanzo di Anderson che esce in Segretissimo, ça va sans dire. La situazione però qui è ormai paradossale..
dicembre 2nd, 2009 at 15:53
Dario, tu mi conosci bene e sai che non ho preclusioni di alcun tipo. Se un romanzo è di qualità, che sia classico o noir, italiano o venusiano mi interessa ben poco.
Io apprezzo Charlie Stella e Christianna Brand, non è che mi faccio problemi, e sono contento se vengono pubblicati entrambi.
Il vero paradosso, purtroppo, sta nel fatto che al Giallo non sembrano destinate le risorse di cui, invece, sembrano godere le altre testate da edicola della Casa. Resto sempre sull’esempio di Kent Anderson: mi auguro che la versione italiana non sia stata tagliata, ma so bene – avendolo letto a suo tempo in originale – che il tascabile americano è lungo ben 400 pagine. E mi chiedo: da quanto tempo non esce nel Giallo un romanzo di 400 pagine, che per un autore USA e molti britannici non è poi una lunghezza così inconsueta? Forse da “Bloody Vodka” di Boris Starling, uscito ormai più di un anno e mezzo fa.
Anche uno degli ultimi Segretissimo, se non sbaglio – vado a memoria – il notevole “Contractors” di Hillhouse, aveva dimensioni che le opere pubblicate sul Giallo ormai si sognano da anni. per non parlare della voluminosissima antologia di Urania uscita di recente, del nuovo romanzo di Vittorio Catani sempre su Urania eccetera.
Questo non è per dire che i romanzi debbano per forza essere lunghi, non si ragiona certo a peso; ma solo per far notare come anche una scelta editoriale del genere – del tutto legittima, per carità – finisca per escludere automaticamente il Giallo dalla pubblicazione di tante opere interessanti, di ieri e di oggi.
Se a questo si aggiunge la decisione, evidentemente basata su un fattore di totale risparmio, di ristampare nei Classici sempre e solo le vecchie traduzioni (errori compresi), sebbene dia ormai di pubblico dominio quanto esse siano tagliate e rimaneggiate, ecco che a volte resta un po’ difficile non chiedersi che strada stia prendendo la collana.
Le novità devono essere brevi; le ristampe non si possono ritradurre
E sai bene che io non lesino certo gli elogi alla maggior parte del programma editoriale del Giallo, com’è facilmente leggibile nei miei passati interventi. Solo che è difficile pensare che un appassionato di giallo classico possa restare soddisfatto di un’autrice davvero di terza fila come la Jackson Braun.
dicembre 2nd, 2009 at 16:05
Certo Luca, tutto estremamente corretto quello che dici. Ma se fossero tutti come te e i commenti fossero tutti come i tuoi (costruttivi, argomentati, coerenti) non mi sarei esposto in tal senso..Capisci bene quel che intendo vero?
dicembre 2nd, 2009 at 16:07
Non posso che quotare il buon Luca.
Per quel che mi riguarda il gatto rimane ad ammuffire sugli scaffali.
dicembre 2nd, 2009 at 17:04
Scusa Dario ma anche se i commenti non fossero “costruttivi, argomentati e coerenti” come quelli di Luca (metti pure distruttivi, sconclusionati e incoerenti) la sostanza non cambierebbe se non nella forma.
Qua stiamo diventando un pò di serie B…
dicembre 2nd, 2009 at 19:40
Appunto, la forma…Per me conta eccome. Questione di punti di vista.
Per quanto riguarda la serie B: no, ci sono alti e bassi, come in tutto. Qualche bel titolo esce talvolta. Poi, ripeto, non sono io ad occuparmi delle scelte…ci sono persone ben titolate dei quali conoscete benissimo nome e cognome che se ne occupano. (non mi riferisco al solo Altieri).
dicembre 2nd, 2009 at 20:09
NOOOOOO!!!!!!!!!!!
Di nuovo i gatti : AIUTOOO !!!
Però a ben guardare, leggo meglio e…Ullalla !!! Chiedo a Dario che fine abbia fatto Luca, ed ecco che il fiorentino spunta fuori con argomentazioni che facciamo da una vita: il nostro fronte di dissidenti si allarga a quanto pare.
Luca ha ragione da vendere: potrei dire, santo subito.
Non è questione che sia Giallo o Noir, e che non si voglia il giallo classico negli Speciali, ma..quale Giallo classico sia.
Cavolo con tutta la roba che c’è da ristampare, ristampano ancora i Gatti?
Comincio a pensare che ci siano dei felinofili nella redazione.
Io non faccio neanche più il discorso di nuovi Gialli, tanto è fatica sprecata. Però ora che esce finalmente allo scoperto e mai come ora Luca, mi sento in dovere di dire che ha straragione: La collana dei Gialli è la cenerentola delle collane da edicola Mondadori. Fu la prima ad affermarsi e a trainare le altre, ora è diventata l’ultima: pare quasi che la massima evangelica si sia incarnata: “Gli ultimi saranno i primi, e i primi saranno gli ultimi”. Se si vedono le uscite di Urania, non si può non riconoscere come quella testata sia avanti anni luce, e goda di ottima salute: Luca parla di Cattani, che abita pure nella mia città, io dico la raccolta del mese scorso, “L’Olimmpo dei Classici moderni”..700 pagine, a 7,50 euro !!!
Speciali? e questi sarebbero speciali? La Mondadori ha ad ammuffire incomparabili tesori, MAI PIU’ RISTAMPATI (Blake, Rice, R.King, Browne, Farjeon, Walling, Frome che è molto raro mi dicono, Windry, Bocca, Gayle, Downing, etc..) e perdono tempo coi gatti.
Mi sa che ‘sto mese solo Marsh e Riccardi prenderò.
Questi non si accorgono che più si pubblicano ‘ste cose, più la collana perde aficionados: o non lo capiscono o non lo vogliono capire.
dicembre 2nd, 2009 at 20:11
errata corrige : Catani, non Cattani. Quello era il Commissario, altra cosa.
dicembre 2nd, 2009 at 20:12
Olimpo non Olimmpo. Mannaggia !!
dicembre 2nd, 2009 at 20:39
Ma perchè cavolo non fanno dei begli Speciali gialli o dei Supergialli, mettendo assieme i romanzi brevi e i racconti di Rex Stout che nei begli anni che furono ebbero addirittura una collana? Ma sapete quanta gente andrebbe ad acquistarli ? E perchè non fanno stessa cosa coi volumi di racconti di Ellery Queen? Ne fecero uno quattro anni fa, a Natale, mi pare, e poi..deserto. E ce ne sarebbero di cose da mettere assieme.
In questo momento manca la fantasia: e ho anche come l’impressione che ci sia un po’ di scoramento all’interno del gruppo redazionale. Però non mi vengano a dire che i Gatti li abbia patrocinati Boncompagni: no, non ci crederò mai.
La consolazione è solo quella che i diritti dei romanzi di Amelia Peabody la Mondadori li abbia ceduti alla Nord, pare, altrimenti…
dicembre 2nd, 2009 at 21:17
Scusate, con tutto il rispetto. Chi pensate che scelga i titoli da inserire in collana?…Forse a questo punto dovreste arrivare a pensare che chi ha in mano Urania e Segretissimo lavori meglio nella scelta..non lo so, lancio delle provocazioni, ditemi.
dicembre 2nd, 2009 at 22:41
No, Dario, io più semplicemente penso che la collana soffra un po’ troppo dei vincoli cui avevo fatto cenno nel mio post iniziale, ovvero il limite di pagine entro il quale sono costrette le novità, da un lato, e l’impossibilità di ritradurre le ristampe (oppure reintegrarne le parti mancanti: come invece, se non sbaglio, viene fatto per Urania Collezione, la quale – rispetto alle ristampe dei titoli storici del Giallo – offre in più anche un nutrito apparato critico e bibliografico).
Diciamo che, per quanto riguarda la gestione dei titoli classici del genere, Urania li tratta col rispetto dovuto a libri importanti, spesso a pietre miliari della fantascienza; il Giallo, invece, sembra che non consideri più di tanto i suoi capolavori, offrendo il più delle volte un prodotto davvero molto striminzito: traduzioni vecchie, mutile o inadeguate, cenni biografici e critici all’osso, bibliografie inesistenti…
Quel che mi domando io è se davvero al pubblico del Giallo, preso nella sua totalità, non interessa avere un prodotto più curato, non solo a livello di contenuti ma anche sotto l’aspetto informativo, oppure se gli basta acquistare un romanzo qualunque, senza neanche guardarne il titolo, allo scopo magari di passare due ore di treno.
E mi chiedo anche perché la meritoria opera di promozione del poliziesco italiano intrapresa dal GM in questi ultimi anni non voglia o non possa essere applicata con la stessa tenacia anche alla nuova produzione angloamericana e francese. Eppure negli ultimi anni sono apparsi alla ribalta moltissimi nuovi autori destinati a un brillante o quantomeno solido futuro, e che non sono mai apparsi nel GM finendo spesso e volentieri nei cataloghi di editori ben più piccoli. Che so, un Duane Swierczinski, una Alafair Burke, per citare solo i primi due che mi vengono in mente.
dicembre 2nd, 2009 at 23:13
Per quello che mi dici tu, Dario, consentimi però di fare una digressione: giornalista, e pubblicista lo sono stato tanti anni fa. Ero un esterno, un collaboratore, ma in redazione ci stavo. E quello che accadeva in quella piccola redazione, avviene in tutte: non esiste una in cui tutti i redattori abbiano uguale peso o incarichi, ci sono sempre quelli che contano di più e quelli meno. Altieri è espertissimo nel suo campo (che è anche hard-boiled) ma nel Giallo Classico puro non credo lo sia così come lo è in altri campi, e per questo, faccio una ipotesi basata su una deduzione logica: io, trovandomi al posto suo, mi sarei appoggiato a chi all’interno della redazione mi avesse garantito un maggior peso in considerazione ed una maggiore sponda alla mia azione.
Però non so quali equilibri poi si siano creati..
O forse immagino qualcosa? Mah..
dicembre 2nd, 2009 at 23:31
La domanda che mi vien spontanea la pongo a Luca che sta girando attorno alla balena e non si decide a lanciare l’arpione: quello che dici tu, che è verissimo, non accade anche perchè chi ha in mano Urania (diciamo che è un vero e proprio direttore di testata) lo fa con una certa autonomia che gli viene riconosciuta sulla base della sua esperienza e della profonda conoscenza della sua branca? Chi mai e tantomeno l’Editor potrebbe contestarglielo?
La situazione anomala che esiste per il Giallo è che Editor è anche chi ne è Direttore di testata, avendo una conoscenza profondissima ed invidiabile della sua branca e correlate, ma molto meno profonda del Giallo Classico, e che si trova, a parere mio, come “una nave in gran tempesta”: E’ editor ma anche se vogliamo il responsabile del Giallo, almeno io lo vedo così. Ed è sballottato tra due opposti marosi.
Io auspicherei altra soluzione: un Editor che mantenesse le funzioni che ha ora, cioè di dirigere la politica editoriale delle testate, e di coordinazione e guida delle 3 direzioni di testata: Gialli, Urania, Segretissimo.
Ognuno avrebbe una propria autonomia e la possibilità di assumere delle decisioni e risponderne, sulla base della qualità delle pubblicazioni.
Certo per i Gialli bisognerebbe trovarlo il direttore: ma con tante celebrità all’interno dalla redazione, non credo che ci sarebbe una gran difficoltà.
O è zuppa o pan bagnato.
dicembre 3rd, 2009 at 00:33
Spezzo una lancia a favore dei gatti. Mia moglie ne è appassionatissima e quando le ho mostrato questa pagina del blog sprizzava gioia da tutti i pori! L’infelicità è molteplice, diceva Poe, ma anche la gioia dei lettori di gialli. Personalmente capisco il vostro punto di vista di noirofili, ma non è che uno possa leggere noir dalla mattina alla sera! Io ormai, se non c’è almeno un po’ d’indagine, il libro lo lascio perdere, fosse pure scritto da padreterno. Sempre in nome di quella Happiness che è Manifold…
dicembre 3rd, 2009 at 00:36
Aggiungo un grazie a chi ha voluto ricordare qui anche le battaglie di Urania.
dicembre 3rd, 2009 at 01:06
Io sono convinto che le competenze non manchino, la voglia e l’applicazione nemmeno.
L’aver aperto una collana come Epix ha avuto dei naturali effetti collaterali come la chiusura de Il Giallo Mondadori presenta e il travaso di quei testi nella serie regolare del giallo. Ve l’ho detto, anche io non sceglierei la maggior parte dei titoli che vengono pubblicati ma, per fare un esempio, il mese scorso ho acquistato 3 numeri. Day Keene, La Hughes e Il vizio..non mi sembra poco..
dicembre 3rd, 2009 at 08:38
A Lippi guarda che quello che s’è detto non lo si è esternato da noiristi: io sono giallofilo perso, ma non mi sento proprio rappresentato da gialli come la serie dei gatti. Come ha detto Luca, quella è la serie B, anzi la serie C, dei Giallisti.
Mi consolo con un Marsh : questa è serie A !
dicembre 3rd, 2009 at 10:30
Colgo l’occasione di fare i miei più sentiti auguri di buon compleanno al caro Dario che sopporta con pazienza le nostre lamentele
D’altronde noi sopportiamo i gatti
Comunque gennaio sembra che andremo decisamente meglio…
dicembre 3rd, 2009 at 10:52
Siccome Jonathan (che ha messo quattro dentini) mi fa diventare più buono vuol dire che il gatto me lo prendo io e festa finita…
dicembre 3rd, 2009 at 11:14
non posso che concordare con Piero e Luca.
anche per me questo mese solo Marsh e il Tedeschi.
sui libri della Braun – dato che si avvicina Natale 😉 – spendo solo un aggettivo.
risibili.
sotto tutti i punti di vista.
già un’uscita normale sarebbe troppo, figuriamoci uno speciale…..
dicembre 4th, 2009 at 06:03
Oddio, in fondo in fondo io me l’aspettavo: c’era stata tempo fa, non mi ricordo in quale spazio, una sortita di Stefano, se non ricordo male, che si era inserito e sibillinamente aveva detto che la serie da noi non amata avrebbe comunque prima o poi avuto un seguito: la sua affermzazione mi aveva convinto che prima o poi…MIAOOOO.
Solo che non me l’aspettavo per Natale, ecco tutto.
dicembre 4th, 2009 at 06:36
Buon Compleanno, Dario !
Scusami per averteli fatti in ritardo, ma ieri dal pomeriggio alla notte ho avuto problemi di connessione a internet.
Nel mettere in ordine i tanti Gialli, mi sono accorto di avere come doppione un apocrifo queeniano di tanti anni fa, “Buio dopo Buio”. Nel caso potesse interessarti, inviami il tuo recapito postale all’indirizzo email mio che conosci, cosicchè possa spedirtelo il più presto possibile. Come piccolo regalo di compleanno, se vuoi.
dicembre 4th, 2009 at 10:06
buon compleanno, Dario!
(Sagittario dunque :)! vista la passione per il noir e l’hard boiled mi piacerebbe proprio sapere dove stanno Marte e Plutone nel tuo tema ;))
dicembre 4th, 2009 at 10:19
Buon compleanno anche da parte mia. Te lo meriti tutto…
dicembre 4th, 2009 at 11:50
Grazie a tutti per gli auguri. Malgrado qualche piccola incomprensione e qualche, normale, chiarimento, abbiamo comunque creato un bel gruppo. In fin dei conti siamo tutti sulla stessa barca e se discutiamo è perchè siamo realmente appassionati
Grazie ancora a tutti e grazie anche a Piero, veramente gentilissimo nella sua proposta. Preparatevi a leggere un suo bellissimo articolo su Ezio d’Errico tra qualche giorno 😉
dicembre 4th, 2009 at 18:06
Posso fare una domanda tecnica a chi di dovere?
C’è un modo per inviare i propri racconti (non romanzi) alla redazione de Il Giallo Mondadori, che esuli dal concorso Tedeschi?
Grazie mille.
Diego Di Dio.
dicembre 5th, 2009 at 13:12
La mia natura da bastian contrario mi porta a leggere, anzi a rileggere, l’avventura di questi gatti Koko e Yum Yum e del giornalista Jim Qwilleran che stanno un po’ sulle tasche agli amici del blog. D’altra parte i gatti non sono in genere molto simpatici, diciamo la verità (con le dovute eccezioni). Se ne stanno bene da soli e ti guardano con un’aria di sufficienza (quando ti guardano). Se ci sei ci sei sennò va bene lo stesso. Basta che abbiano il loro spuntino giornaliero.
Qui i gatti sono due, dicevo, il maschio “snello e muscoloso” con gli occhi azzurri e la femmina “piccola e delicata” con gli occhi “di un azzurro violetto” completamente diversi da quelli gialli del gatto in copertina che comunque l’azzurro lo sbandiera nel pelo.
Due gatti, Qwilleran e una donna misteriosa vestita di nero che si installa nell’albergo di Pickax City. Oggetto, naturale, delle chiacchiere di paese, chi è chi non è, che cosa fa e non fa, da dove viene ecc…fino all’esplosione di un pacco a lei spedito che causa la morte di una ragazza.
Prosa semplice, naturale, priva di sobbalzi. Diciamo pure, fino a questo momento, precisina, un po’ apatica…
dicembre 5th, 2009 at 14:02
Auguri Dario anche da parte mia. Auguri sinceri e calorosi. E complimenti a tutti per la qualità degli interventi sulla “politica” editoriale delle collane. Illuminanti.
dicembre 5th, 2009 at 17:07
>Diciamo pure, fino a questo momento, precisina, un po’ apatica…
cioè per imitare il tuo stile spesso icastico, caro Fabio, “due palle….” ;D!
dicembre 5th, 2009 at 18:50
Continuata la lettura all’aeroporto di Ampugnano che, visti certi lavori, intendono ampliare anche contro il consenso dei cittadini. Qui devo stare attento all’omino attaccabottoni e dove ha piazzato la sua macchina. Se mi metto anche a cento metri eccolo che arriva zoppicando (si aiuta con un bastone) per una ferita alla gamba sinistra, mi pare, della quale conosco vita, morte e miracoli. E’ una brava persona, si capisce, che si è battuta per il nostro paese. E ci ha rimesso pure. Lo ammiro e lo seguo nelle sue ardimentose imprese sugli altipiani della nostra penisola rese ancor più fascinose dal gesticolare che segue alle parole. Lo seguo…lo seguo… Lo seguivo le prime volte per una mezz’oretta che si allungava preoccupata all’oretta. Poi non ce l’ho fatta più e, seppur con un certo rimorso, ho cambiato ubicazione alla mia Punto grigiognola. La distanza di salvezza essendo costituita da mezzo chilometro ora mi piazzo ad un chilometro. Per placare il mio senso di colpa la sera tra le mie preghiere ci infilo anche lui.
Dunque, dicevo e scusate il prologo, postomi a livello di sicurezza dopo avere guardato anche dietro certi cespugli, ho continuato la lettura dei due felini e del nostro Jim Qwuilleran, il quale se ne va tranquillamente in giro per la tranquilla cittadina di Pickan tra capre, formaggi, polpettoni, tacchini, ristoranti per sole minestre… e insomma avete capito che qui si parla soprattutto allo stomaco anche perché è in preparazione la fiera della gastronomia. Dimenticavo la signora in nero. Che sciocco! Scomparsa e ricomparsa con una lettera. Ricercato pure un uomo con un giubbotto blu, un berretto nero da baseball con un furgone blu. Lo troveranno?…
@Anne67 Il famoso intuito femminile…
dicembre 5th, 2009 at 20:01
ehehe, questa volta sono stato a leggere e a gurdare… concordo con alcuni… però sti gatti….
Mi sa che questo mese vado in libreria e mi prendo Elmore Loenard Su nella stanza di Honey tradotto da Luca…
dicembre 5th, 2009 at 21:31
@Stefano : Io l’ho appena comprato L’Elmore di Luca: mi pare sia uno dei titoli migliori per questo Natale, assieme al Marsh in edicola e a Omicidio a Capodanno di Bush (Polillo).
dicembre 6th, 2009 at 10:10
concordo…
dicembre 6th, 2009 at 13:09
Ci risiamo. L’omino zoppicante della prima guerra mondiale mi ha fregato. Non ho visto la sua macchina al solito posto (arriva sempre prima di me) e mi ci sono piazzato. Oggi non viene, mi sono detto. L’ho detto ed è venuto. In ritardo ma è venuto. Questa volta niente prima guerra mondiale. E’ passato alla contemporaneità. Ce l’aveva coi suoi figlioli, cinque o sei sparsi non ricordo dove. L’avevano lasciato solo e ora si doveva operare alla gamba. Accidenti di qui, accidenti di là (eufemismo). Agitando pericolosamente il bastone in precario equilibrio. Ora mi casca in terra e mi tocca portarlo all’ospedale, mi sono detto, aggiungendoci anche un istintivo “Maremma maiala!”. Ma ce l’ha fatta ed ha continuato con le disgrazie familiari facendomi rimpiangere la sua non caduta per terra. Allora è passata una persona dalla camminata veloce. “Ehi, Luigi!” ho gridato “Aspettami!” e mi sono lanciato di corsa verso il tizio-Luigi che mi ha soccorso involontariamente…
Per poco, perché sono passato dalle braccia disperate dell’ometto a quelle culinarie della Braun. Che certo il suo non sarà un giallo ma è un perfetto manuale di cucina che ci introduce nei segreti del polpettone e dei formaggi. Di tutti i tipi e di tutte le specie con annesse feste e premi speciali per i più bravi. Poi ogni tanto si sa di una rapina con morto ammazzato annesso e di un altro morto ammazzato anche questo ma dalle api. Così di sfuggita, che le cose più importanti sono altre. E il nostro Qwilleran in giro per il paese a spiluccare di qui e di là, a fare interviste, a ricercare un libro di ricette sparito, a vedersela con i suoi gatti. Soprattutto con Koko che alla fine lo fissa, anzi si fissano per conoscere la verità attraverso il battito delle palpebre (lo giuro).
Ritornato alla macchina ho rivisto l’omino che stava avvicinandosi pericolosamente. Ho messo in moto e, ripensando al giudizio perentorio di Anne 67, l’ho gridato dal finestrino che andava bene sia per l’omino che per la Braun “Due palle!!!”.
dicembre 6th, 2009 at 14:13
Scusa, ma se hai questi desideri di cibi e ricette e vuoi trovarle in gialli, guarda che a parte i gialli di Netro Wolfe, esiste proprio un libro della Sonzogno credo, su Nero Wolfe in quanto esperto di culinaria e gastronomia, tradotto da Igor Longo e uscito se non ricordo male due anni fa. Io lo tengo: assai interessante e pieno zeppo di ricette (devo dirlo: assai poco attuabili parecchie nelle nostre povere cucine!).
dicembre 6th, 2009 at 14:41
Scusa Piero ma dove hai letto che sono desideroso di cibi e e ricette da trovare nei gialli?
dicembre 6th, 2009 at 18:23
Mi pareva che avessi parlato di polpettoni e altre amenità. Comunque era anche una segnalazione: veramente vedere quelle ricette e quelle preparazioni,e sapere che Stout era un gran gaudente, ti rimette in pace col mondo. Soprattutto se sei nella seconda metà del cammin di nostra vita.
Diceva mio zio: “Mangia ca s’ mor” (= Mangia che si muore, prima o poi: cioè, giacchè prima o poi dobbiamo crepare, almeno ce la godiamo).
Gran gaudente mio zio.
dicembre 6th, 2009 at 19:00
in tema di ricette “gialle” ci sarebbe anche il ricettario della signora Maigret allegato all’Omnibus d’epoca che contiene il Porto delle Nebbie (se uno non ha paura del colesterolo viste le dosi di burro ;D)).
più fattibili e digeribili le ricette di Yashim nella serie di Goodwin (Jason non Archie).
dicembre 6th, 2009 at 19:47
Hai visto Manuela che saremmo capaci di suggerirlo noi un bello Speciale?
dicembre 7th, 2009 at 10:28
Dopo aver letto i post precedenti vengono però naturali alcune considerazioni, per esempio perché allora non “fate i nomi o il nome” di chi, oltre a Altieri, effettua certe scelte? Questa persona potrebbe venire qui sul blog a spiegarcele, per esempio potrebbe dire “per me questo romanzo è molto valido per questi motivi”, oppure “questi romanzi vendono a man bassa e quindi voi del blog non rappresentate un campione significativo dei gusti dei lettori”, oppure “abbiamo fatto un accordo con l’agente letterario per cui dobbiamo pubblicare un tot numero di romanzi di questo autore”,ecc. Certo alcune di queste spiegazioni sarebbero forse imbarazzanti, però vi ricordo che il Blog l’avete voluto aprire voi, questo non è un sito, come ne esistono in Rete, costruito da appassionati: insomma “la faccia” ce la dovete mettere… Ma poi, non è che di fatto per il Giallo e Segretissimo le scelte vengono fatte da una sorta di “Comitato di redazione” per cui, specie quando esse vengono criticate, nessuno se ne vuole assumere in pubblico la responsabilità? D’altro canto Urania, dove “la faccia” c’è, ed è quella di Giuseppe Lippi, dà nome a un Blog molto diverso da quelli del Giallo e di Segretissimo, Blog che ospita articoli di approfondimento e che sono, quindi, anche di “giustificazione” delle scelte fatte, al contrario degli altri due Blog dove oltre al riassunto della IV di copertina, in genere c’è ben poco e dobbiamo magari affidarci a Luca Conti per qualche “dritta” o consiglio sul romanzo pubblicato… Per finire, viste le critiche alla collana I Classici, ma perché non fate una sorta de “Il Giallo Collezione” sulla falsariga di Urania nel quale le opere (un mare immenso, quindi, buona per una collana almeno ventennale) vengano ritradotte e ripresentate con un minimo di apparato biografico e critico? Sono restio a sperare che queste proposte vengano prese in considerazione, mentre spero vivamente in una risposta al post da parte di “coloro che stanno in alto”!
dicembre 7th, 2009 at 10:33
Le argomentazioni e le proposte di ArgenteD mi sembrano valide e dettate dal buon senso. Le appoggio.
dicembre 7th, 2009 at 10:52
tornando alle ricette di nero Wolfe..c’era una volta un magnifico Omnibus del giallo corredato con le ricette di Nero Wolfe con tanto di foto…robba da antiquariato…quando esistevano gli Omnibus…quelli sì che ci vorrebbero ancora….
dicembre 7th, 2009 at 13:09
Niente paura dell’omino zoppo (tono affettuoso) intento a ciabattare con un altro omino zoppo. Non vi sto prendendo in giro. Il vecchietto della prima guerra mondiale porta un semplice bastone, l’altro, più giovane, due stampelle ed un cane a fargli compagnia. E’ ridotto così da un po’ di anni ma ha una forza d’animo eccezionale. Una volta mi ha beccato per chiedermi se sapevo dell’ampliamento dell’aeroporto che avrebbe procurato un sacco di guai a tutti con il casino degli aerei più grossi ed ha finito per tirare un moccolo e mandare un accidente a Berlusconi che tanto era tutta colpa sua.
Veniamo a noi. Terminata l’altra parte del libro. Piccoli furti in qua e là che terminano con un furto più consistente al club del bridge, un morto ammazzato, un matrimonio e la sposa che tira il calzino avvelenata. Aggiungo il nostro Qwilleran sempre in giro a parlare con tutti, a registrare racconti, a comprare i regali di Natale e il solito gatto Koko che butta giù certi libri con certi titoli particolari. Tutti e due con i baffi, o meglio l’uno con i baffi e l’altro con le vibrisse in numero di trenta, sei in più del normale e questo spiega tutto. E che vi devo dire, ragazzi. L’impegno preso l’ho portato a termine…
dicembre 7th, 2009 at 13:33
>..c’era una volta un magnifico Omnibus
a me manca proprio quello :(.
ho l’Omnibus con la biografia di Nero di Baring Gould, ma non quello delle ricette, ahimè.
ovviamente condivido in pieno il rimpianto per la collana….
dicembre 7th, 2009 at 14:07
e ancora più bello -anche perché di formato diverso rispetto agli altri, molto più largo e quasi quadrato – è “Nella serra del crimine,” con una fantastica guida alla coltivazione delle orchidee
dicembre 7th, 2009 at 17:36
Io ce l’ho, proprio questo qui: l’ho preso quest’anno a Bari, in una libreria antiquaria, pagandolo 18 euro !!!
In effetti è come dice Luca: il formato è diverso da molti altri Omnibus.
E’ fantastico: vi sono consigli su come coltivare e curare le le varie orchidee, all’interno di una sorta di pubblicazione allegata all’interno dell’omnibus, che contiene :La guardia al toro – Sei per uno – N.W. sotto il torchio – Dollari matti – L’avvocato delle cause vinte – Scacco al re per N.W.
dicembre 8th, 2009 at 00:09
Una bella notizia è che la Polillo ha pubblicato “Delitti in codice” con racconti di Elsa Barker, Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, W.A. Darlington, Richard Austin Freema, Jacques Futrelle, Montague Rhodes James, O’ Henry, Melville Davisson Post, Ellery Queen, Dorothy L. Sayers e Edgar Wallace.
dicembre 8th, 2009 at 00:36
Ehm.. Fabioo ..questo è un Blog Mondadori, non so se te ne sia accorto.
La cosa curiosa tuttavia è che molti anni fa, nel 1977, uscì proprio un Omnibus Mondadori con stesso titolo: ne parlò su Anobii Luca. Io poi controllai, sul sito di un amico, e in effetti uscì in quell’anno, un Omnibus con questo titolo, per di più curato da Polillo, che era allora un consulente Mondadori. Quello conteneva: Agatha Christie, ..e poi non rimase nessuno – Ellery Queen, Il rovescio della medaglia – Edgar Wallace, La tomba insanguinata – Arthur Cona Doyle, I pupazzi ballerini – Richard A.Freeman, Il cifrario moabita – D.L.Sayers, L’affascinante problema del testamento di zio Melagro. COME SI VEDE CONTENEVA DEI ROMANZI E DEI RACCONTI.
Rispetto a quello, questo volume presenta solo racconti, che non erano presenti sul volume Mondadori, con la esclusione di “L’affascinante problema del testamento di zio Meleager” di D.L.sayers e “I pupazzi ballerini” di Conan Doyle.
dicembre 8th, 2009 at 10:41
Lo so, Piero, che è un blog Mondadori ed infatti io mi do da fare per leggere e recensire più libri possibile che vengono qui presentati. Però penso che una notizia così per gli amanti del classico non possa disturbare. Se poi disturba Dario la toglierà.
dicembre 8th, 2009 at 10:48
Ho trovato una citazione degli scacchi anche in questo libro. Più precisamente nel secondo racconto quando Qwilleran usa la parola “mossa” al posto di “dichiarazione” riferendosi al bridge. Viene subito corretto specificando appunto che “mossa” è una parola che si usa nel gioco degli scacchi. Non fate codesta faccia. Lo so che interessa solo a me…
dicembre 8th, 2009 at 10:56
A me non disturba, ma..
La tua segnalazione è tuttavia interessante (il volume l’ho comprato ieri mattina insieme col Bush) anche per quello che ho aggiunto io, cioè che Un libro con tale titolo era stato già precedentemente edito da Mondadori, anche se con contenuto quasi del tutto differente.
dicembre 8th, 2009 at 11:08
Hai fatto benissimo a citare anche il libro della Mondadori.
dicembre 8th, 2009 at 11:50
Fabio, Fabio… già il geraci è in crisi dopo la batosta dell’Inter….
ciao s
dicembre 8th, 2009 at 13:03
Ma no, non credo che tante volte sono stati citati i gialli della Polillo senza problemi. E poi…e poi bel gli sta che sono della Juve!
dicembre 8th, 2009 at 13:04
Era “ben”…
dicembre 8th, 2009 at 21:58
Madonna mia quanto avete scritto…torno proprio ora dal raduno dei Corpi Freddi a Roma (dove tra le altre cose ho avuto il piacere di conoscere il Sig. Polillo presente alla Fiera della piccola e media editoria)
Ora cerco di mettermi in pari….
dicembre 8th, 2009 at 23:25
@Marco:
Figurati ! Non mi dire che non ti laverai più la mano che gli ha stretto la sua, o te la mozzerai per tenerla come ricordo?
dicembre 9th, 2009 at 11:48
Comunque i Bassotti sono andati via come il pane…
Meditate Mondadori…meditate
dicembre 9th, 2009 at 12:30
Quel meditate dovrebbe poter significare anche: cercate di proteggere meglio i vostri prodotti e ciò che avete costruito in tanti anni.
Io non sono un consulente Mondadori nè con Mondadori intrattengo qualsiasi rapporto, che non sia pubblicare in questo Blog ogni tanto qualcosa e partecipare a questo blog, ma le collane gialle sono una parte di me, almeno tutti quei titoli cui sono legato, soprattutto quelli della mia giovinezza. E vedere che Polillo, oltre che pubblicare tanta roba inedita, ha pubblicato parecchio che era stato già tradotto da Mondadori, ed è stato osannato perchè ha messo quei titoli nel proprio catalogo, e in quello Mondadori ci stavano da decine d’anni, consentitemelo..a me ha fatto male.
Meditate gente, meditate.
dicembre 9th, 2009 at 12:37
Ragazzi miei non so cosa dirvi, mi candiderò alla direzione della collana così potrò rispondere di azioni che dipendano in maniera diretta dal sottoscritto.
Per orai il mio compito è unicamente quello di:
– Pubblicare le uscite
– Moderare le discussioni
– Intervistare un autore al mese
– Accogliere per quanto possibile i vostri contributi.
Mi spiace ma di più non posso fare.
dicembre 9th, 2009 at 20:13
Dario, hai capito male: non era per niente diretta a te la mia riflessione.
Su Anobii l’ho già detto, e sai che cosa mi hanno risposto? Non ce ne frega nulla che i titoli li abbia Mondadori nel suuo catalogo: chi li mette a disposizione è Polillo. Ed è vero, innegabilmente vero.
Signori della Cortendi Lustgarten, era un titolo Mondadori, pubblicato nei Classici col numero 246 nel 1976: da 33 anni dimenticato, è stato rivalutato da Polillo. E mi ricordo cosa disse Luca nel corso di un dibattito: disse che era un delitto non avere a disposizione sullo scaffale Lustgarten, e che quindi bene aveva fatto Polillo a rimetterlo in auge.
E così, per La morte cammina per Eastrepps, Notte d’orgasmo, La belva deve morire, Occhiali neri, Discesa fatale, Il grande mistero di Bow, Maschera bianca, La scala a chiocciola, Il segreto delle campane. E ancora Sayers, McCloy, Rinehart, Eberhart, Brown, P.Macdonald, etc..
Mi capisci, Dario ? Non voglio dire niente di più, ma quello che si nota è una mancanza di amor proprio, mentre Polillo, vecchio e noto ex consulente Mondadori al contrario nelle sue cose ci mette tutto l’amore possibile ed immaginabile.
Ecco perchè dicevo Meditate gente, meditate.
dicembre 9th, 2009 at 20:16
Capisco Piero, capisco. Non posso che dartene atto. Polillo offre un bel catalogo, ben strutturato e curato.
Putroppo a volte, certi meccanismi aziendali, “tritano” dei punti basilari che espongono a critiche giuste e da prendere in considerazione.
dicembre 9th, 2009 at 20:49
Aggiungo una nota: mi ha fatto estremamente piacere vedere allo stand Polillo diversi ragazzi/e giovanissimi. Io stesso ho fatto consulenza ad una ragazza che si è portata a casa tre titoli
Questo per fare capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che il mystery classico è un genere che non morirà mai.
Sarà certamente vero che è giusto guardare avanti e non avere paraocchi ma la strada per la conoscenza del nostro amato genere passa necessariamente dai classici.
Ieri, oggi e domani.
dicembre 9th, 2009 at 20:49
Ma è proprio nel settore del Giallo che c’è qualcosa che stride, che raschia, che non va. E’ proprio qui che si notano queste discrepanze: vedi Urania, e non puoi dare atto ad una guida illuminata come Lippi, che è veramente un grande, e che in tanti anni è riuscito a costruire qualche cosa di veramente saldo.
dicembre 9th, 2009 at 21:07
Mah, mi sembra davvero assurdo che i grandi classici del giallo non abbiano le traduzioni che meritano. Ricordo quando queste discussioni animavano la fantascienza e ci si lamentava di essere ghettizzati. Scoprire che la ghettizzazione riguarda un genere così nobile come il giallo è davvero scoraggiante… E’ proprio impossibile prendere in considerazione una collana analoga a quella di Urania Collezione, e valorizzare come si dovrebbe i capolavori del Mistero?
dicembre 9th, 2009 at 21:38
Dovreste chiedere di organizzare un bell’incontro con la Triade che comanda il giallo e che sceglie i titoli della collana: Altieri/Boncompagni/Longo…:)
dicembre 9th, 2009 at 21:47
Bravo Bernardo, era qui che volevo arrivare ! Una collana per collezionisti, in cui sia possibile sviluppare tutto il patrimonio Mondadori, che non deve essere assolutamente lasciato morire!
Tu che sei della branca e che sei un appassionato quanto me, puoi capirlo.
Una collana svincolata dai Classici, in cui vengano pubblicati pezzi straordinari, non ripubblicati da 40-50-60 anni.
dicembre 9th, 2009 at 23:10
Dario dice bene. Un incontro. Questo blog potrebbe diventare un luogo di incontro. Un intervento della “Triade”, alcune nostre risposte ed una loro chiusura. Ma mi sa che…
dicembre 9th, 2009 at 23:24
Allora Igor fa parte a pieno titolo del posto di comando. E’ la prima volta che riesco a sapere con certezza questa cosa.
E’ parecchio tempo che non ci si sente, un anno quasi da quando si è stabilito dalle parti di Milano: allora lui capirà, se si affaccia a questo Blog, che cosa abbia voluto dire prima, dicendo “meditate gente, meditate”. Si ricorderà della faccenda del Carr, e di quale romanzo leggergli la prima pagina. E di come era furente, e di come volesse interessare Dazieri, credo.
Non può essersene scordato.
Anzi, Dario, a questo punto, giacchè non riesco a contattarlo da un anno, puoi dargli i miei saluti ? Grazie.
dicembre 9th, 2009 at 23:40
Purtroppo non ho la fortuna di conoscere personamente Igor Longo, conosco la sua competenza e tanto basta. Posso testimoniarvi la grandissima stima che ha Altieri nei suoi confronti e il fatto che il suo parere abbia peso. Quantificarvi il suo potere decisionale non mi è possibile 😉
dicembre 9th, 2009 at 23:54
Parli in politichese, Dario ?
Io so pure in quale occasione Altieri gli dimostrò per la prima volta grandissima stima.
Beh, in fondo mi fa un enorme piacere sapere che Igor sta nella stanza dei bottoni: non mi spiega come mai però Halter che era l’autore per cui si battè di più anni fa, non venga più pubblicato… tzk tzk tzk
dicembre 10th, 2009 at 00:12
Però..com’è brutto ‘sto termine Triade: mi ricorda quelle di Hong Kong!
dicembre 10th, 2009 at 10:17
Siccome sono stato chiamato in causa da alcuni di voi, e ultimamente anche da Dario Geraci, vorrei precisare quanto segue. Non mi risulta che ci sia una triade alla guida del Giallo Mondadori. L’editor unico e sommo – e tendenzialmente antitrinitario, anche se compassionevole – è Sergio Altieri. E’ Big Sergio a fare i programmi, e su questo non ci piove. Il mio ruolo, da almeno una quindicina d’anni (e cioè dall’avvento alla direzione di Stefano Magagnoli) è quello di segnalare le ristampe per i Classici del Giallo e di occuparmi della quasi totalità degli Speciali. Della quasi totalità, come ho detto, perché di alcuni (tipo quelli dei “gatti”) non mi occupo io, ma sono progetti che in sostanza vanno avanti da soli (se notate, escono senza prefazione) semplicemente perché c’è una quota di pubblico (consistente, a quanto pare) che li richiede. Idem per autori che il Classico ripropone abbastanza sovente (Stout, Christie ecc.) e che magari il pubblico del Blog conosce a menadito, lamentandosi per l’ennesima ristampa, anche se molti lettori “principianti” li acquistano a man bassa.
Il fatto che nell’ultimo periodo il Classico del Giallo sia diventato una collana di ristampe è dovuta a una precisa scelta editoriale, presa credo ai piani più alti di quelli in cui si muove Big Sergio, in cui io non c’entro nulla e sulla quale, come voi, posso avere le mie riserve. L’idea, in sostanza, è stata quella di riversare tutte le novità editoriali (recenti o antiche) nella collana del Giallo. E sebbene credo anch’io che in questo ultimo anno qualche squilibrio ci sia stato, non sono mancati i ripescaggi importanti. Citerei il Bardin, il futuro Miles Burton, il titolo attualmente in edicola della Marsh (che avevo suggerito personalmente a Sergio, fornendo la mia copia alla redazione, perché è un titolo a cui annetto grande importanza nella carriera letteraria della Marsh ed era, come due o tre altri suoi buoni, vergognosamente inedito in italiano). Posso anche comunicarvi che il prossimo anno uscirà anche un ottimo Nicholas Blake inedito (“The Dreadful Hollow”), ma non ditemi quando, perché questo dipende solo e unicamente dall’editor. Approfitto per dire a Piero (che saluto con grande piacere, anche se non lo conosco di persona) che su Howard Browne, “Into Thin Air””, con me sfonda una porta aperta. La ristampa di quel titolo è prevista nella seconda metà del programma Classici 2010 che ho preparato personalmente e che Sergio ha con sé da almeno sette mesi. Speriamo tutti quanti, dunque.
Che dire, infine, dell’idea del Giallo Collezione, con nuove traduzioni e tutti i necessari apparati critici? Mi pare molto buona, ma ovviamente bisogna vedere se al momento c’è posto per una cosa del genere nei programmi da edicola di Mondadori. Per quello che vale il mio ruolo di consulente, proverò a parlarne in futuro con Sergio, ma non prometto niente.
dicembre 10th, 2009 at 10:42
Grazie Mauro per l’intervento e le spiegazioni che avevo suggerito. Sei stato forte e chiaro.
dicembre 10th, 2009 at 10:51
Il fatto che ci siano quote consistenti di pubblico ( che a quanto sembra non frequenta molto questo blog) a richiedere le ristampe non fa una piega. Il Giallo Mondadori da sempre è stato un prodotto a diffusione popolare. Ed ha assolto magnificamente a questo compito. Al contempo però ha contribuito anche a formare una nicchia di appassionati che oggi richiedono, lecitamente, qualcosa in più. L’idea quindi del Giallo Collezione mi sembra possa rappresentare un interessante proposta senza rinunciare al carattere popolare.
dicembre 10th, 2009 at 10:55
Quoto.
dicembre 10th, 2009 at 11:06
Grazie a te delle buone parole, Fabio. I tuoi interventi sul Blog sono sempre stimolanti e – cosa che non guasta in questi tempi così “rough” – anche simpaticamente ironici.
dicembre 10th, 2009 at 11:30
Grazie anche da parte mia a Mauro Boncompagni per il suo intervento!
dicembre 10th, 2009 at 11:51
Ringrazio anch’io Mauro Boncompagni per l’intervento. Mi scuso anzi per essere stato vago e aver menzionato una tiade che di fatto non esiste. Diciamo che volevo segnalare le persone storicamente più “vicine” alla collana alle quali poter chiedere spiegazioni più approfondite che al sottoscritto. Ho chiesto a Sergio Altieri di scrivere un breve editoriale prima di Natale. Non conosco ancora i suoi impegni ma mi auguro riesca, sarebbe interessante per tutti, credo.
dicembre 10th, 2009 at 12:16
Nessun problema, Dario. Anche se non ti conosco di persona – ma Sergio mi ha parlato più volte molto bene di te – un grosso grazie per l’ottimo lavoro che fai.
dicembre 10th, 2009 at 12:41
@Boncompagni
Cerco di essere ironico per rendere più leggeri questi ultimi minuti di vita. Qualche volta esagero e sbrocco, dico la verità, ma questo fa parte del mio carattere che non ho saputo disciplinare. Stiamo costruendo un bel gruppo. Ci sono gli esperti, gli appassionati, i curiosi, i giustamente critici ecc…
Io spero ogni tanto di portare anche un pò di sorriso.
dicembre 10th, 2009 at 12:50
A Mauro (che saluto con grande piacere, anche se non lo conosco di persona) chiedo, giacchè si è riaffacciato a questo spazio, se sempre nel 2010 sia prevista l’uscita finalmente dell’Halter tradotto da Igor, di cui mi parlò in questo spazio l’anno scorso; e se sia prevista l’uscita anche del romanzo di Winslow & Quirck di cui pure parlò in quell’occasione.
Grazie e in bocca al lupo, triade o non triade !
dicembre 10th, 2009 at 12:53
Ultima per Boncompagni. Nel caso fosse pubblicato qualcosa che abbia a che vedere con gli scacchi tenetemi presente!!!
dicembre 10th, 2009 at 13:21
Quanto agli scacchi, caro Fabio, tranquillo che ti informeremo, ma al momento, almeno che io sappia, non c’è niente che bolle in pentola.
A Piero confermo che il libro di Halter, nella traduzione di Igor, è disponibile da tempo, ma, come ho precisato sopra, spetta a Sergio metterlo in programma. L’altro libro a cui tu accenni giace in attesa di contratto da circa un paio d’anni. Non chiedermi perché. Il problema dei contratti, e di come vengono risolti dalle case editrici, è uno dei più inquietanti misteri metafisici della nostra epoca.
dicembre 10th, 2009 at 15:25
Essendo uno che di ghetti se ne intende (leggi: fantascienza), spero proprio che Boncompagni, che stimo molto, riesca a mettere la parola buona per il Giallo Collezione. Sarebbe davvero una bella sopresa oltre che un bel regalo per tutti gli appassionati che sostengono da sempre il giallo Mondadori. Aggiungo che non sarebbe nemmeno un’operazione commerciale da poco, dato che anche i collezionisti (ri)acquisterebbero volentieri opere che hanno solo letto in veste mutilata…
dicembre 10th, 2009 at 15:58
Ciao Dario,sai bene che noi apprezziamo il tuo lavoro,continua così,non ti curare della frustrazione che circola.
dicembre 10th, 2009 at 16:30
Ringrazio il Sig. Boncompagni per il suo intervento.
Forse è una sensazione personale ma i suoi interventi mi danno una ventata di ottimismo per il futuro della nostra amata collana.
Qualcuno rema dalla nostra parte quantomeno.
dicembre 10th, 2009 at 20:16
@Marco: Boncompagni è un professore, un docente insomma, di Genova. E la moglie, pure..a quanto mi dicono.
Sembra che sia una occupazione privilegiata, quella di occuparsi di libri, sia da collezionisti che da scrittori, attuata da docenti e ingegneri elettronici: il perchè non so. Docente..lo sono anch’io !
dicembre 11th, 2009 at 15:46
concordo con Cas
dicembre 11th, 2009 at 16:12
Dario, il tuo è un lavoro difficile. Ma lo stai svolgendo ottimamente. E ora, con l’intervento di Boncompagni, molte cose sono state chiarite. Ovvio che ci si aspetti sempre qualcosa di più, ma questo è tipico degli appassionati. E il Giallo, con la sua storia e le numerose uscite mensili, non ha niente da invidiare alle altre collane!
dicembre 11th, 2009 at 19:48
Sia chiaro che vogliamo tutti bene a Dario.
E’ un bravissimo ragazzo; peccato solo sia interista
dicembre 11th, 2009 at 20:56
interista? per me è un valore aggiunto! 😉
dicembre 12th, 2009 at 08:17
Mauro Boncompagni dovrebbe fare il politico : perchè non ci prova? Ne ha la stoffa.
dicembre 29th, 2009 at 11:15
Buon anno 2010! Mi scuso se sono stato criptico nel mio primo intervento, ma lo scoramento è stato tanto nel vedere per il terzo o quarto dicembre consecutivo uno speciale sulla Jackson Brown. Da ammiratore della collana mi piacerebbe trovare antologie su autori un po’ trascurati come Philip McDonald, Hillary Waugh, Daryn Lake oppure sul legal o medical mistery o sul giallo “sportivo”: di recente ho trovato lo speciale “l’ ultima partita” e dall’ introduzione del sig. Boncompagni (che apprezzo moltissimo per la competenza e gli spunti interessanti che offre) mi è parso che si potrebbero trarre altre ottime antologie sull’ argomento. Grazie per l’ attenzione e ancora auguri
dicembre 29th, 2009 at 18:01
Io credo che Boncompagni che tutto scruta, vedrai che ti darà soddisfazione prima o poi.
A me piacerebbero tanto invece dei bei Supergialli come se ne facevano una volta con dei racconti di grandi autori: giacchè si fanno le antologie con racconti di autori italiani contemporanei, non si può avallare la scusa, come facevano nel passato, che i racconti non tirino: i racconti tirano, se le antologie sono intriganti. Me ne ricordo una con i racconti di Ross MacDonald (regalatami da Igor) bellissima, o le antologie che sono uscite fino a quattro-cinque anni fa con racconti di Ellery Queen, Rex Stout. Se ne potrebbero fare tante, coi tanti racconti usciti con le Serie stagionali “Ellery Queen Presenta”, di P.Quentin, E.D.Hoch (ne fu fatta una con Leroux), C.Daly King, Rufus King, Brand, Lutz, Berkeley, etc..
E verrebbero comprate. Se la gente compra le raccolte Polillo che escono a 14 euro, figurarsi se non farebbe la stessa cosa per volumi a 5 euro e 20 cents !
dicembre 29th, 2009 at 18:12
Comunque, il buon Boncompagni, un vero e proprio monumento, che meriterebbe di essere conosciuto anche fuori Mondadori, tempo fa ha detto che queste antologie vanno avanti per forza di inerzia, giacchè vengono richieste da più parti. Quella è una cosa che mi ha fatto riflettere: possibile che vi sia della gente a cui piacciano le storie dei gatti? Evidentemente sì, se vengono richieste ed acquistate. Quindi, mi sa che ‘sti gatti, ce li ritroveremo sempre appresso, volenti o nolenti.
gennaio 5th, 2010 at 11:12
Concordo che sarebbe meglio pubblicare antologie di racconti degli autori dell’ età dell’ oro anzichè di italiani contemporanei che, con tutto il rispetto, non sono della medesima qualità (per usare un eufemismo): ma la dura legge del mercato è così!