Appuntamenti in nero (1224)
In fondo, doveva essere solamente un’allegra serata tra amici. D’accordo, magari un bicchiere di troppo. E poi quella bottiglia di whisky gettata via che si trasforma in un’arma letale, stroncando la vita di una donna innocente. Fino a quando, una dopo l’altra, in una progressione raggelante e ineluttabile, anche le vite di altre donne innocenti vengono stroncate. Dietro la strage, un’unica mente, lucida e micidiale, dominata dalla più disperata delle ossessioni. Da un grandioso maestro del noir, un capolavoro dell’arte oscura della vendetta.
Cornell Woolrich nasce a New York nel 1903, ma trascorre gran parte dell’infanzia in Sudamerica. Considerato l’erede di Edgar Allan Poe, ha una vita solitaria e infelice. Il suo primo libro è del 1926, ma il successo arriva nel 1940 con La sposa era in nero . Muore nel 1968. Dai suoi romanzi, Hitchcock e Truffaut hanno tratto alcuni dei loro capolavori.
Popularity: 27% [?]
Posted in Giallo oro, Le collane del Giallo
luglio 28th, 2009 at 13:26
http://www.danilocampanella.com/giallo/?p=855
Non vorrei che anche un minimo accenno alla storia rovinasse il gusto di leggerlo, nel caso la recensione è sul mio blog (e lo spoiler è davvero minimo). Comunque un capolavoro assoluto.
luglio 28th, 2009 at 15:28
Caro Danilo
sono venuto tempo fa sul tuo blog a proposito di “La stanza delle urla”. Ti ho fatto anche i complimenti ma sono stato cacato in pieno. Così non si fa…:-).
D’accordo sul capolavoro http://www.thrillermagazine.it/libri/8409 (manca l’icona!)
luglio 28th, 2009 at 15:53
Caro Fabio,
proprio ieri guardavo un Poirot dove il belga discuteva col fido Hastings su come reagire ai complimenti Evidentemente sono peggio di loro due messi assieme! A proposito: ma tu te lo ricordi uno sceneggiato TV (credo francese) ispirato a questo romanzo? In rete ho trovato solo riferimenti a un B Movie italiano… Considerato che ero bimbo quando lo trasmettevano, parliamo di almeno 35 anni fa!
luglio 28th, 2009 at 16:04
Scusami Danilo ma in questo momento sono così preso dalla gioia del mio bel torneo di scacchi che non mi ricordo nemmeno quando sono nato. Percepisco solo che deve essere accaduto molto tempo fa quando mi guardo allo specchio.
luglio 28th, 2009 at 17:28
@Danilo: questo?
http://www.imdb.com/title/tt0280303/
luglio 28th, 2009 at 21:11
Esatto Ugo! Io avevo cercato, ma a me era venuto fuori al massimo “Sette orchidee macchiate di rosso” diretto da Umberto Lenzi… Grazie 1000!!!
luglio 28th, 2009 at 21:25
Posso continuare l’OT su “la statua che urla” e Fredric Brown? Proprio in questi giorni ho riletto il trio di capolavori di questo autore, Grido di Morte, Il Visitatore che non c’era/tutto in una notte e il sudetto screaming mimì. Capolavori assoluti, e per fortuna tutti e tre reperibili facilmente sul mercato (si può citare l’editore?). Non ho mai capito perchè Brown sia cosi poco considerato in Italia (e pure all’estero credo…), e il bello è che pure nella fantascienza sta via via perdendo estimatori. Tra l’altro penso sia l’unico autore che abbia scritto entrambi i generi con tanta costanza e con un livello cosi alto.
luglio 28th, 2009 at 23:14
Un saluto di benvenuto ai nuovi arrivati Ugo e Rudy!
luglio 29th, 2009 at 10:04
Se è per questo, anche Garzanti – Le tre scimmiette – ha pubblicato parecchio di Brown, molto più di Mondadori. Tra l’altro ha pubblicato “Gorgo fatale”, mentre Longanesi ha pubblicato “Sangue nel vicolo” (Edgard Award nel 1947!) due capolavori di Brown : io ne ho nove in tutto, ma ve ne sono altri che sono stati pubblicati, soprattutto da Garzanti, ed ora…irreperibili, o quasi.
Sarebbe per es. il caso che Mondadori riproponesse di Brown, Cinque giorni d’incubo (The Five-Day Nightmare,1962), Il Giallo Mondadori n. 748, mai più ripubblicato.
luglio 29th, 2009 at 12:03
Beh, fra coloro che hanno scritto a livelli ugualmente alti sia romanzi di fantascienza che polizieschi, non c’è solo Brown, pur grandissimo, ma uno dei miei pallini, cioè Edward D. Hoch.
A cui Luca non dedica ancora il saggio che meriterebbe.
luglio 29th, 2009 at 12:20
Piero, Hoch ha scritto più di mille racconti… Non si può parlare con cognizione di causa di un autore avendo letto un misero (!) dieci per cento della sua produzione.
luglio 29th, 2009 at 16:16
Poi c’è anche Padgett, di cui si è parlato tempo fa..
luglio 29th, 2009 at 16:34
Luca, non fare il modesto : chi più di te può fare un saggio su Hoch in Italia ?
Poi tu lo sai benissimo che Hoch non ha scritto solo i racconti con :
Nick Velvet
Captain Leopold
Dr. Sam Hawthorne
Rand
Simon Ark
Ben Snow
Stanton and Ives
Sir Gideon Parrot
Michael Vlado
Alexander Swift
Barney Hamet
Susan Holt
Interpol
Al Darlan,
ma anche cose di fantascienza e romanzi anche apocrifi queeniani e non. E anche se avessi letto solo il 10% dei suoi racconti, significherebbe che ne hai letti almeno 90, il che ti da il modo di poter scrivere sempre qualcosa, visto che ci sono tipi, tra cui il sottoscritto, che di racconti ne ha letti parecchi meno di te, e tanti anche meno.
luglio 29th, 2009 at 20:26
Si, sò che Garzanti pubblicò parecchio di Brown, ma non parlavo di quanto è stato pubblicato (comunque poco), ma della sua scarsa fortuna critica :P.
Sangue nel Vicolo personalmente non lo metto fra i migliori di Brown, mentre Gorgo fatale non son mai riuscito a recuperarlo purtroppo.
Infine per quanto riguarda lo scrivere entrambi i generi parlavo anche di costanza, quindi i vari Padget, Sturgeon, Vance, Farmer, Sladek e Bradbury han pubblicato molto poco in campo giallo rispetto a Brown. Cito questi perche son gli unici che raggiungono, o avvicinano, il livello giallistico di Brown. Asimov non è a quei livelli secondo me. Infine Hoch e John D. MacDonald son grandi giallisti ma in questo caso è la loro SF a non essere all’altezza di Brown :P.
luglio 29th, 2009 at 20:52
Fabioooo
luglio 29th, 2009 at 21:17
Mah, caro Hobbes, senza nulla togliere a Fredric Brown che è grandissimo, e ti posso assicurare che Gorgo fatale è bellissimo e per me (ma posso anche accettare che ad altri, come te per es. non piaccia) lo è anche Sangue nel Vicolo( a me è piaciuto anche La notte dello Psico, oltre quelli da te citati), io un altro autore alla sua pari lo metterei, anche se non è dei più conosciuti, anche perchè in Italia, giallisticamente parlando, la sua opera è stata sciorinata da una casa editrice, editorialmente al di sotto della Mondadori, cioè la Garden.
Parlo di John Russell Fearn alias Vargo Statten, autore prolifico sia in senso giallistico (anche molte camere chiuse, al limite del delirio) col nome di John Russell Fearn, sia in Fantascienza con quello di Vargo Statten. Se non hai letto alcunchè è un vero peccato, perchè sia in campo fantascientifico (tanto per dirne una, è il creatore de IL MOSTRO DELLA LAGUNA NERA, da cui fu tratto un famoso film dell’epoca, e se non vado errato anche uno degli ultimi albi dei Fantastici Quattro serie Corno faceva riferimento) sia giallistico, si tratta di un grandissimo autore.
Ho parecchio di Fearn, ma ora è letteralmente introvabile, e chi riesce a trovare dei Fearn se li tenga ben stretti, anche se le traduzioni erano delle vere iettature, così come la veste editoriale era ridotta all’essenza.
luglio 29th, 2009 at 21:19
Per chi voglia sapere qualcosa in più su John Russell Fearn, il link è :
http://209.85.135.132/search?q=cache:yiN1SbH6H8YJ:www.fantasticfiction.co.uk/f/john-russell-fearn/+John+Russell+Fearn+(Vargo+Statten)&cd=5&hl=it&ct=clnk&gl=it
luglio 29th, 2009 at 23:57
Segnalo inoltre un bell’articolo di Riccardo Valla, su Fearn :
http://www.fantascienza.com/magazine/rubriche/6263/la-fantascienza-di-john-russell-fearn/
luglio 30th, 2009 at 10:47
Ormai su eBay si trova (quasi) tutto a una facilità irrisoria: dei libri di Vargo Statten della Libra ne trovi quanti ne vuoi a 5 euro, ammesso che ne valga la pena, comunque.
luglio 30th, 2009 at 20:34
Fern/Statten non mi era venuto in mente. Della sua produzione gialla non conosco quasi nulla, avevo dei volumi messi da parte in attesa di lettura che son insiegabilmente spariti e non riesco più a ritrovare. Conosco meglio la sua produzione fantascientifica, una SF avventurosa anni 50, gradevole ma che ha risentito abbastanza del passare degli anni, specie considerando quello che è venuto dopo (new wave ecc.).
luglio 31st, 2009 at 08:06
Per me è una delle cose che proprio non son riuscito a capire, come La Mondadori negli anni ’90 si fosse fatta sfuggire almeno i romanzi gialli di Fearn (quelli con le Camere Chiuse) che sono tra gli esempi migliori.
E anche i gialli psicologici non sono male.
luglio 31st, 2009 at 18:26
di brown vorrei ricordare lo straordinario il suo nome era morte e il mediocre il bicchiere della staffa. di gorgo fatale nonr ciordo la trama.
agosto 17th, 2009 at 16:37
Sono innanzitutto un appassionato di fantascienza e mi sono avvicinato ai gialli proprio grazie a Brown: ho trovato il suo La statua che urla geniale, come geniali sono molti dei suoi racconti di fs. Anche io gradirei ancora qualche suo romanzo nelle collane Mondadori.
agosto 17th, 2009 at 23:34
Mi sono accorto solo ora che Piero mi ha chiamato. Caro Piero sono impegnato sia a scrivere le mie solite stronzate e anche diversi articoli per gli scacchi.
agosto 29th, 2009 at 14:13
A tutto il 28 agosto non sono riuscito ad acquistare questo giallo di Woolrich.
Nelle edicole di Chiavari, la mia città, e delle vicine località del Tigullio non è mai stato distribuito.
Sono stato a Genova e nelle principali edicole del centro non si trova e da quanto mi è stato detto non è mai arrivato. Delle due, una: o non è mai stato distribuito o all’improvviso le poche copie hanno scatenato torme di insperati estimatori di Woolrich. Tertium non datur. Per quanto mi riguarda propendo per la prima ipotesi.
Stessa cosa è accaduta al libro della collana Epix Bad Prisma.
Capisco che ormai le edicole sono veicolo di DVD, libri, profumi, modellini di auto e simili, biglietti autobus, ultimamente piatti del Milan e della Juventus…ma non si potrebbe porre rimedio.
P.S. A Genova, spesso, nelle edicole si fatica a individuare i gialli. Una volta nascondevano le riviste pornografiche. Ora invece un bel calendario softcore è sempre in bella vista, mentre il giallo è relegato nei meandri più reconditi: in fondo costa poco e quindi rende poco.
ottobre 4th, 2009 at 13:41
ciao a tutti!
ho trovato oggi questo blog, che meraviglia, non ero mai riuscita a trovare tanti appassionati del giallo come qui:)
dico subito ad alessandro P, che è un mio conterraneo, che ho trovato un fantastico sito di compravendita libri in rete, se si può segnalare qui lo faccio volentieri: io ho appena recuperato le due “perle” di gialli involontariamente simili (l’autrice se ne è scusata apertamente) che hannoispirato “delitto per delitto” (AKA “l’altro uomo) di hitchcock!
i due libri sono: “la mia morte per la tua”, di nicholas blake, autore anche di “la belva deve morire” e l’altro, da cui è stato tratto il film, “sconosciuti in treno” di patricia highsmith.
per adesso son stata fintroppo prolissa 😛
vi saluto e sono contenta di avervi trovato!
ottobre 4th, 2009 at 14:04
PER Piero:
Brown, Cinque giorni d’incubo (The Five-Day Nightmare,1962), Il Giallo Mondadori n. 748 io ce l’ho!
l’ho comprato anni fa e mi ricordo di essermi veramente angosciata nel leggerlo