A un passo dalla tomba (2979)

giugno 1st, 2009 by Moderatore

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“Io fuggo da un fantasma, un fantasma che si chiama Matt Cordell.” Matt ha una vita perfetta. Poi il sogno si sgretola. Tradito dalla moglie, indagato dalla polizia, perde la licenza di investigatore privato. La sua ultima spiaggia? La bottiglia. Finché Johnny Bridges, un amico che non vede da anni, lo va a cercare. Ha bisogno di lui in un’indagine per piccoli furti. E chiede aiuto a un uomo che non sa aiutare neanche se stesso, ma che forse vuole un’ultima possibilità di riscattarsi. Fino a quando, sulla strada di Matt, non irrompe nuovamente il delitto…

All’interno il racconto “Presunto colpevole” di Giovanni Caruso. 

(vai alla visualizzazione completa del volume)

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Posted in Giallo (serie regolare), Le collane del Giallo

16 Responses

  1. Andrea Franco

    Ecco un libro che mi fa attendere con trepidazione l’uscita in libreria!! Il grande Ed!! 😉

  2. Luca Conti

    Il romanzo è del 1958, e in origine era uscito sotto lo pseudonimo di Curt Cannon, col titolo “I’m Cannon-For Hire”. Nel 1960 è stato tradotto in italiano da Bruno Just Lazzari e pubblicato nella Serie Gialla della Giumar, col titolo “Forza, Cannon!”

    La ristampa americana del 2005 (per la HardCase Crime) ha cambiato il titolo, trasformandolo nel più goodisiano “The Gutter and the Grave”. Immagino che la nuova edizione italiana, a giudicare da titolo e illustrazione di copertina, sia per l’appunto basata su quest’ultima.

  3. Luca Conti

    Aggiungo inoltre che McBain aveva terminato di rivedere il romanzo pochi giorni prima di morire (è stata l’ultima cosa che ha fatto, come scrittore) e che, quindi, ci troviamo davanti a un’opera presentata proprio nella versione definitiva, voluta dall’autore.

  4. Danilo Campanella

    Preso stamattina, la traduzione è di Mauro Boncompagni (come aveva fatto notare Luca questo romanzo era stato pubblicato in Italia nel 1960).

  5. Fabio Lotti

    Appena letto il titolo “A un passo dalla tomba” visto e preso. Uomo “con un piede e tre quarti nella tomba”, come sono solito autodefinirmi, mi sento il lettore ideale. La storia è nota. C’è un ex investigatore ubriaco maledetto nella Bowery a New York, tradito dalla moglie, indagato dalla polizia e dunque ha perso la licenza. Suo rifugio la bottiglia. Il rompicoglioni di Johnny Bridges viene a chiedergli aiuto. Proprio a lui. A Matt Cordell. Dalla cassa della sua sartoria spariscono soldi. Pochi ma continui. Non sarà mica il socio Dom Archese che glieli frega? Matt lo deve aiutare, magari dopo avere bevuto un bicchierino…No, via, non posso…va bene vengo a vedere…E la sorpresa non manca. E che sorpresa!
    In prima persona. Uno scrittore vero. Con le palle.

  6. Marco Piva

    Quoto il Fabio. Mcbain è stato un grande scrittore.
    Ho avuto la fortuna di conoscerlo a Mantova durante il 1° storico Festivaletteratura intervistato dal mitico Zaccagnini. Un uomo di un carisma incredibile…

  7. Danilo Campanella

    Letto in due giorni. Non è un capolavoro, è un libro che ormai risulta datato, ma è fresco e godibile. Una chiccha : a pagina 43 una citazione de “Il seme della violenza”…

  8. Fabio Lotti

    Aggiungo solo per gli eventuali lettori il fatto che il nostro Matt si trova di fronte a un sacco di bugie che saltano fuori ad ogni piè sospinto. Quale sarà la verità?

  9. Andrea Franco

    Se non avessi aggiunto niente sarebbe stato meglio… io devo leggerlo e anche un semplice anticipazione di questo tipo non è piacevole. O No? (anche se anticipata dalla quarta, che non ho letto, per non rovinarmi nulla della lettura…)
    A presto

  10. Fabio Lotti

    Più che una anticipazione mi sembrava uno stimolo in più per leggerlo.

  11. Andrea Franco

    dai, io esagero… però quello che può essere uno stimolo per lettori casuali, può diventare una noia per chi lo leggerà comunque… per fortuna ho lavorato su di me cancellando dalla mia memoria le informazioni che hai dato! ^_^

  12. Fabio Lotti

    Questo è quello che penso http://www.thrillermagazine.it/libri/8247

  13. Danilo Campanella

    La mia opinione, al di là delle due righe scritte subito dopo averlo letto:

    Quando questo romanzo fu pubblicato, nel 1958 con il titolo I’m Cannon-For Hire, l’autore usò per firmarlo lo pseudonimo di Curt Cannon. L’edizione italiana risale al 1960: Giumar lo presentò come quinto numero della Serie Gialla con il titolo Forza, Cannon! nella traduzione di Bruno Just Lazzari. L’autore riprese in mano il romanzo terminando di rivederlo pochi giorni prima di morire: fu quindi riproposto al pubblico nel 2005 da Hard Case Crime con il titolo The Gutter and the Grave a firma Ed McBain. E’ questa l’edizione che ci presenta adesso Mondadori, nella traduzione di Mauro Boncompagni. La storia è quella di un investigatore privato caduto in disgrazia: Matt Cordell è un barbone alcolizzato, un uomo distrutto che insieme ad una moglie che lo tradiva ha perso la licenza di investigatore privato. Finché un suo vecchio amico, che non vede da anni, lo va a cercare per coinvolgerlo in un’indagine. Inizia così una vicenda complicata che vede il cinismo del protagonista sgretolarsi contro una barriera di menzogne e doppi giochi. Politicamente scorretto, inesorabilmente datato (anche se il profumo è quello di un vino d’annata), può essere considerato un titolo minore della ricca bibliografia di McBain. Ma anche se non siamo di fronte ad un capolavoro, è pur sempre il frutto dell’opera di un grande scrittore e la sua lettura non può che essere caldamente consigliata. Anche per un paio di chicche: l’auto citazione di quello che è forse il più famoso libro di McBain (The blackboard Jungle, in italiano ll seme della violenza, firmato come Evan Hunter) e la meravigliosa descrizione di una jam session che farà felice qualsiasi appassionato di jazz.

  14. Andrea Franco

    Finito… a breve inserirò una recensione su OperaNarrativa.com intanto dico che mi è piaciuto. Sempre il solito grande Ed, anche lontano dall’87°, da Hope o dai classici firmati Hunter. Una lettura consigliatissima.

  15. Michele

    Scusate, non ho capito una cosa. Ho comprato il libro e non l’ho ancora letto, ma ho visto che il protagonista si chiama Matt Cordell. Ora, dato che il titolo originale era I’m Cannon – for hire e quello italiano “Forza, Cannon!”, mi viene da pensare che il protagonista si chiamava Cannon. Quindi… il protagonista ha cambiato nome nella nuova edizione?

  16. Luca Conti

    Prima dell’uscita di questo romanzo, nel 1958, McBain aveva pubblicato tra il 1953 e il ’54 (come Evan Hunter), sei racconti con protagonista un detective di nome Matt Cordell.

    Quando, poco prima di morire, McBain ha rivisto “I’m Cannon – For Hire” per la nuova edizione di HardCase Crime, ha riportato il titolo a quello che avrebbe voluto lui già in origine (ovvero “The Gutter and the Grave”) cambiando anche il nome del protagonista: da Curt Cannon ad, appunto, Matt Cordell. Evidentemente il primo editore non si era limitato a cambiare solo il titolo del libro, ma anche il nome del protagonista.

    Era questo cui mi riferivo in uno dei primi messaggi sull’argomento, scrivendo che l’edizione attuale rappresenta quella definitiva così come voluta da McBain.

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