Il quarto colpo (1213)
Un laboratorio di ricerca alle porte di Parigi, un grido di terrore, un colpo d’arma da fuoco. Gli ingegneri Belliard e Renardeau accorrono. Troppo tardi: il collega Sorbier è stato ucciso, una pallottola nel ventre. L’assassino? Svanito, o meglio, come se non fosse mai esistito perché dall’ufficio di Sorbier non è stato visto entrare o uscire nessuno. E non è l’unica sparizione con la quale il commissario Mareuil si ritrova a fare i conti: non c’è traccia nemmeno di un tubo di piombo che contiene uranio letale.
Boile au-Narcejac Pierre Boileau (1906-1989) e Thomas Narcejac (1908-1998), entrambi vincitori del Grand Prix du Roman d’Aventures, hanno incominciato a collaborare nel 1948. Frutto di questo sodalizio sono stati numerosi racconti e ben quaranta romanzi, da alcuni dei quali sono stati tratti film di successo come La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock o I diabolici di Henri- Georges Clouzot.
(vai alla visualizzazione completa del volume)
Popularity: 24% [?]
Posted in I Classici del Giallo, Le collane del Giallo
febbraio 3rd, 2009 at 17:08
Questo è il mio personale must buy del mese ma pure i due consigliati da Luca non me li faccio scappare!!!
L’unico mio dubbio rimane sul romanzo di Lindsay….non ho mai guardato neppure la serie TV.
E’ il primo della serie?? Ne vale la pena???
Che faccio…il poker di gialli questo mese???
febbraio 3rd, 2009 at 17:29
Il romanzo di Lindsay non è affatto male, potresti pure pensare al poker:-)
febbraio 3rd, 2009 at 18:37
Luca ma è proprio il primo della saga???
Odio leggere saghe già iniziate..
febbraio 3rd, 2009 at 18:41
Sì, è il primo. Credo peraltro che sia già stato pubblicato da Sonzogno, qualche anno fa, come “La mano sinistra di Dio”.
febbraio 3rd, 2009 at 21:14
La promessa che mi fece Mauro finalmente si è avverata : in uscita lo straordinario secondo Bardin, un inedito !!!
In accoppiata poi ad un bel Latimer e ad uno straordinario Boileau & Narcejac (non sono ancora arrivati a Bari, ma deve trattarsi DI UN GARZANTI DELLE TRE SCIMMIETTE, il n. 173 del 1960, “IL QUARTO COLPO”, dal titolo francese “L’ingénieur aimait trop les chiffres”), una Camera Chiusa a quanto mi risulta: qui azzardo che ci sia lo zampino del buon “vecchio” Longo, a rischio di sbagliarmi.
febbraio 3rd, 2009 at 22:23
Be’, Piero, questo mese non puoi proprio lamentarti. Due camere chiuse, un capolavoro assoluto… Cosa vuoi di più dalla vita?
febbraio 3rd, 2009 at 22:57
“Un Lucano” !
Mi si perdoni la battuta.
Chissà perchè ero sicuro che questo mese sarebbe uscito un Halter.
Ma forse uscirà il mese prossimo o fra due mesi: cosa importa ?
Dici bene, Luca: troppa grazia, San Sergio !
Pare che qui si sia avverato al contrario il sogno di Giuseppe : prima le 7 vacche magre e poi quelle ben pasciute. Meglio così.
E speriamo che rimangano sempre belle in forma !
Una domanda a te Luca: si sa quando esca finalmente il Dizionario curato da Te e da Zucca ?
E una domanda al grande Mauro o a Longo (ambedue citati, insieme al Giallo Mondadori, in Wikipedia) : è prevista prima o poi l’uscita ne Il Giallo Mondadori di The Tragedy of Errors, del grande Ellery ?
febbraio 4th, 2009 at 13:30
Su Dexter, confermo quanto dice Luca (non che ce ne sia bisogno!), e aggiungo che nel 2007 era uscito Il nostro caro Dexter, sempre Sonzogno, il secondo romanzo; visto il successo della serie di telefilm, a mio avviso davvero ben fatta, a conferma che il meglio dell’attuale cinema USA di genere (e forse anche no…) passa… dalla Tv, mi pare ottima l’idea del Giallo M di riproporli (su Amazon un nuovo Dexter è annunciato per settembre 2009)
febbraio 4th, 2009 at 13:33
Acc… presunto esperto di giallo-noir francese e questo della mitica coppia B&N non ce l’ho! corro a comprarlo…
febbraio 4th, 2009 at 13:46
Ok….ragazzi questo mese facciamo la quaterna
Febbraio di fuoco….
febbraio 5th, 2009 at 10:32
Ciao ragazzi!!!
Lo so che non siete più ragazzi e che per molti di voi è ormai giunta l’ora dell’inevitabile trapasso…ma non vi voglio tediare con queste sciocche paure. Dunque quaterna senz’altro come dice Piva e Dizionario. E a proposito del Dizionario perché non allegarvi un distintivo della Mondadori da inserire nell’occhiello della giacca?
Sempre che si sia con il piede ben piantato su questa terra…
febbraio 5th, 2009 at 10:40
Mamma, che discorsi..
Ohe, Fabio, che bello, ci sei di nuovo : mi mancavano le tue toscanate !
Almeno c’è uno che parla di cose allegre.
febbraio 5th, 2009 at 10:50
Ciao grande Piero!!!
Mi sembrava strano che tu non ci fossi. Oggi sono in forma. Mi sono beccato “Chi è il colpevole?” di Berkeley, Kennedy, Mitchell, Rhode, Sayers e Simpson della Polillo e me lo vado a leggere lungo la strada che porta all’aereoporto di Ampugnano.
Per quanto riguarda il distintivo l’idea mi piace da morire. Lo porterei con me con un certo orgoglio.
Ora me ne vado. Un ciao a tutti, se vi ci ritrovo…
febbraio 5th, 2009 at 12:42
Eccomi di ritorno! Ci siete tutti? Dunque vediamo Piero, Giovanni, Luca, Marco…sì ci siete tutti. Meglio così, avevo avuto un brutto presentimento…
Dunque ottimo “Chi è il colpevole?” ma non sto a farla lunga che si tratta di una casa editrice “avversaria”. Stasera dritto a Siena per i gialli Mondadori. Ora che c’è la crisi sono ancora più appetibili.
Per il 18 di questo mese vi ho preparato una sorpresa. speriamo che ci siate ancora…
P.S. Oggi mi è presa così.
febbraio 5th, 2009 at 20:13
Caspiterina! Sono ritornato dalla spesa giallistica fatta a Siena sperando in qualche accidente che mi venisse lanciato per animare un pò la discussione e invece trovo tutti stecchiti per terra. E allora chi può essere l’assassino? Professionista vieni fuori con le mani alzate! Ormai ti ho visto. Arrenditi e avrai salva la vita!
Dunque sono andato a Siena e ho incominciato a leggere in piazza San Francesco “Requiem per Phlip Bardin” mentre una turba assatanata di ragazzini giocava a pallone. Non li ho nemmeno sentiti. ringrazio Luca per il consiglio se è rimasto vivo…
febbraio 5th, 2009 at 21:55
E’ vivo, é vivo !
Solo che se non lo provochi, lanciandogli un guanto di sfida, non si muove : per sentirlo di nuovo ho scritto una cosa su Anobii e sicuro che si sarebbe fatto sentire, quello..ZACCHETE..si è annunciato.
Non so..per esempio ne lancio una io, giacchè non mi legge Geraci : Luca,puoi convincere tu qualcuno a lasciarti scrivere un bell’articolo su Hoch ?
E’ morto e nessuno ne ha parlato (già un anno fa), nonostante sia stato una delle menti più brillanti nell’ambito del Giallo e della Fantascienza.
Ohe, Fabio, però non sta bene che in questo clima di Pace da Camp David, tu faccia il nome di POLILLO : ora farai venire il mal di pancia a qualcuno.
E poi..i gialli a sei, otto, dieci e più mani li ha pubblicati anche Mondadori.
Il fatto che mi fa incavolare piuttosto è che i 3 che devo prendere qui non sono ancora arrivati : ma che razza di distribuzione hanno i periodici Mondadori ?
febbraio 6th, 2009 at 18:40
Uscite interessantissime questo mese. Specie il Bardin, era moltissimo tempo che attendevo la traduzione dei suoi romanzi.
@Piero: In effetti non sapevo che Hoch fosse morto, mi di spiace moltissimo, è stato un autore molto sottostimato e poco pubblicato in Italia.
febbraio 6th, 2009 at 22:18
Gialli arrivati !
Presi 3 : i due Classici ed il Bardin !
Ma la quaterna è arrivata lo stesso, solo che non con il quarto in edicola. Infatti, ho trovato in eccellenti condizioni un vecchissimo Oscar del Giallo, “Addio mia amata”, di Raymond Chandler, da un amico che vende Remainder’s ed altro (l’altro giorno ho trovato dei vecchi GIM nuovi come usciti appena in edicola, e altri me ne fa trovare dopodomani).
Stasera lo incomincio.
febbraio 6th, 2009 at 22:23
Scusa, Piero, tu non hai mai letto “Addio mia amata”?
febbraio 6th, 2009 at 23:13
A proposito di Chandler per chi ama le cose sopraffine, e dunque un pò costose, suggerisco i romanzi e racconti pubblicate su “I Meridiani” di Mondadori con il saggio introduttivo di Stefano Tani. Da leccarsi i baffi che si abbiano o meno.
febbraio 7th, 2009 at 00:34
L’ho letto, ma tanto tempo fa.
Credo che fosse un Feltrinelli.
Francamente non ho fatto attenzione se la traduzione fosse la stessa, ma mi ha intrigato parecchio perchè leggere Chandler è come rituffarsi nelle vecchie pellicole di celluloide, è come immedesimarsi in Humphrey.
Qui la traduzione è di Trevisani e poi c’è la prefazione e postfazione di Oreste del Buono.
Non mi ricordo se in quel feltrinelli che lessi anni fa ci fosse, ma se c’era non ne tenni conto; qui c’è e allora..
E poi è passato tanto tempo.
febbraio 7th, 2009 at 19:11
Porca miseria, non sapevo dei Chandler sui Meridiani : addirittura due volumi per complessivamente 110 euro !!!
A saperlo me li sarei fatti regalare a Natale !
Piuttosto, ho letto su Internet di una nuova traduzione (immagino) ed edizione de Il Giallo del Presidente, di Franklin D. Roosvelt.
Siccome so per certo che negli anni ’70 uscì un Oscar del Giallo con tale titolo, nell’ambito dei libri scritti a più mani (e che mani !), non potrebbe riuscire come ristampa ne I Classici del Giallo ?
febbraio 7th, 2009 at 20:14
“Il giallo del Presidente” era stato ristampato nel 1993 dalla Olivares, dopo l’uscita negli Oscar (che è l’edizione in mio possesso).
L’edizione Oscar non è così difficile da trovare, anzi. Capita spesso di vederla sulle bancarelle.
Che poi, insommma… E’ carino, ma poco altro.
febbraio 8th, 2009 at 00:46
Ma non vi parteciparono anche Abbot e Van Dine ?
Ma di quali bancarelle parli ? Di quelle di Milano, Firenze, Roma ?
A Bari, bancarelle non ce ne sono : l’ultimo che ne aveva una, è morto tre anni fa.
febbraio 8th, 2009 at 01:20
Sì, ma non è che i grossi nomi fanno sempre la differenza. Simpatico, divertente, ma come quasi tutti i cosiddetti “round robin” è un giochetto intellettuale il cui esito è inferiore alla somma dei talenti coinvolti. L’unico, secondo me, che ha qualcosa in più è “L’ammiraglio alla deriva”. Il resto è un piacevole passatempo.
febbraio 8th, 2009 at 09:14
A me personalmente non piacciono, proprio perchè hanno stili diversi : magari possono essere esercizi di stile, nel genere di quei virtuosi dell’Ottocento che chiamati alle tenzoni musicali, improvvisavano su determinati temi non propri (Beethoven improvvisò su Woelfl leggendone la musica a spartito in giù), ma altro no.
Ho lanciato l’input del Giallo del presidente, dato che negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare anche altrove su uno degli ultimi POLILLO, uno dei prodotti del Detection Club. Dicevo giorni fa che Mondadori ne ha pubblicati due o tre, o quattro già, e l’ultimo è stato proprio l’Ammiraglio alla Deriva (annunciato, poi non più pubblicato, poi finalmente sì).
Mi guarda dallo scaffale della mia libreria l’Ammiraglio, ma per il momento non ho deciso ancora di conoscerlo.
Poi, anche se puri esercizi di stile, che possono anche essere di piacevole lettura, è necessario conoscerli se uno o sia collezionista o anche ambisca ad essere nel suo, uno storico del giallo.
Per me, fondamentalmente, un Giallo deve avvincere, deve avere una grande atmosfera, cioè una grande messinscena : e la grande messinscena quasi mai esiste in romanzi fatti a otto o più mani.
Da quattro mani sì : questa volta ci sono Boileau & Narcejac, ma non dimentichiamo Jacquemard & Senecal, Fruttero & Lucentini, Carr & Rhode, e soprattutto la coppia per eccellenza, Frederick Dannay & Manfred Bennington Lee, cioè Ellery Queen (apocrifi a parte).
febbraio 8th, 2009 at 10:12
Ritornando a noi vedrei di buon occhio la costituzione di un club del giallo Mondadori con relativa iscrizione e relativo distintivo. Una cosa fanciullesca ma ormai mi porterò dietro questo aspetto fino alla tomba. Che ne pensate?
febbraio 8th, 2009 at 10:59
Non dico che negli apocrifi di Queen non vi possa essere atmosfera, ma che in quel caso essendoci una collaborazione con altro scrittore, talvolta lui ha seguito una sorta di canovaccio di Dannay che era colui che inventava le trame, ottenendo poi l’approvazione e i consigli di Lee, alla sua realizzazione : così non si avevano 4 mani ma sei, a mio modo di vedere.
febbraio 8th, 2009 at 11:06
Mamma santa, cioè il club del giallo mondadori diventerebbe una sorta di CRAL ?
Quando ero piccolo e andavo ad un cinema convenzionato col Dopolavoro Ferroviario (mio padre era impiegato alle Ferrovie dello Stato), vedevo ‘sti pensionati e vecchietti che giocavano a carte, nei locali del Dopolavoro.
In pratica, nelle tue allucinazioni, i locali del dopolavoro sono sto Blog, e i vecchietti che ci giocano siamo noi : beh, se uno la vede ancora con Dante, e con “in mezzo al cammin di nostra vita”, in pratica avendo tutti quanti superati i 35-40, siamo quasi pensionati e quindi potremmo essere affiliati a questo fantomatico Club o Banda Mondadori, come lo chiamavi tempo fa.
Ma tu che fai il sabato sera ? Mangi peperoni a mezzanotte o salsicce?
febbraio 8th, 2009 at 12:21
Ma stai zitto che saresti il primo ad iscriverti e vorresti fare il Presidente!
febbraio 8th, 2009 at 13:20
Per rientrare in tema, Piero si è scordato di citare Patrick Quentin (ovvero Q.Patrick, ovvero Jonathan Stagge), altro esempio di scrittura a quattro mani (ma una firma, come quella di Boileau e Narcejac, composta da autori che scrivevano anche da soli, a differenza di Dannay e Lee).
febbraio 8th, 2009 at 15:49
Vero, vero : sai bene di essere la mia coscienza Fabio.
Iscrivermi sì, non c’è dubbio, ma fa re il presidente no : quello lo faccio fare a Luca o a te, io mi accontento di fare l’assaggiatore ufficiale qualora ci dovessero essere dei festini (in inglese Parties ).
Però quest’idea del Club Giallo Mondadori non è mica male, a pensarci bene : uno versa una quota, ottiene di fare una foto colla Redazione (così posso finalmente vedere che faccia abbiano Igor Longo e Mauro Boncompagni, e qualche altro) per ricordo da incorniciare, può scegliere 2-3 gialli a scelta tra gli arretrati e ottiene un buono sconto del 30% da spendere per tutti i libri Mondadori. Che ne dici Presidente fondatore (Fabio)?
febbraio 8th, 2009 at 15:55
Mi son scordato di Preston & Child : anche quella è scrittura a 4 mani da parte di autori che scrivono anche singolarmente !
E se vogliamo, Luca, anche l’Ellery Queen degli apocrifi, a te tanto cari, è coppia di autori che scrivono anche singolarmente : non vale come dici tu per l’ellery Queen canonico, ma vale per quello apocrifo : per es. l’Ellery Queen del mio compianto Edward D. Hoch che ne scrisse 2 se non vado errato, è un insieme di tre autori : due a coppia ed un altro.
Perchè non convinci Boncompagni o qualcun altro a far pubblicare sul Giallo oppure direttamente in Libreria,”The Tragedy of Errors” ?
febbraio 9th, 2009 at 05:08
Tornare in tema grazie.
Visto che altrove vengo soprannominato “Torquemada” e/o “Censore” facciamo si che il soprannome abbia un senso.
Grazie.
febbraio 9th, 2009 at 10:53
Torquemada..non sapevo che ti chiamassero così.
Dio mio che brutta cosa : quello che codificò negli interrogatori dell’Inquisizione, l’applicazione dei tratti di corda e delle torture dell’acqua e del fuoco..
Ritorniamo in tema, ragazzi!
A proposito Dario, quell’indirizzo che hai dato qualche giorno fa ad una lettrice, è usabile anche se uno voglia chiedere qualcosa a qualcuno della redazione che non sia solo tu ?
febbraio 9th, 2009 at 12:16
Non è una scortesia nei tuoi confronti: è solo sapere se a quell’indirizzo di posta elettronica, che ora non c’è più, avresti risposto solo tu o anche qualcun altro, su esplicita richiesta.
Ul filo diretto coi lettori, che potrebbe essere attuato al di là della soluzione di mandare una lettera al Giallo Mondadori (ma non si saprebbe mai chi la potesse leggere), non potrebbe essere inaugurato uno spazio di contatto diretto con i vari membri di Redazione ? Per fare un esempio, uno desidererebbe chiedere delle cose a lei sull’hard-boiled o sul cinema italiano degli anni ’70, ma non vuole farlo sapere in giro, per motivi suoi : se avesse uno spazio diretto, cioè un indirizzo email nell’ambito della redazione ma personale, lo potrebbe fare; oppure io volessi chiedere a Boncompagni delucidazioni su una cosa o su Carr, lo chiederei direttamente a lui, senza incorrere negli strali, anche giusti, di chi richiama all’ordine del dibattito.
Tutto qui.
Grazie comunque dell’attenzione.
febbraio 9th, 2009 at 13:15
No, mi spiace. La Mondadori ha deciso di aprire questo spazio, proprio perchè le comunicazioni che arrivano in redazione da parte dei lettori non riuscivano sempre ad essere smaltite. La via più semplice per avere delucidazioni in materia è intervenire nelle discussioni, effettuando all’interno di quest’ultime (e sempre rimanendo in tema) le proprie domande. Il solo altro recapito esistente serve per richiedere gli arretrati ed è: collez@mondadori.it
Grazie.
febbraio 9th, 2009 at 19:59
A questo punto ti chiedo Dario, per gli arretrati, essendo come tanti un collezionista, da quale numero in poi sia possibile richiederli (per IL GIALLO e per I CLASSICI e anche per gli Speciali) tanto per metterci una pietra sopra, e aspettare quindi che prima o poi vengano ripubblicati, oppure attivarsi, se ci sia la possibilità, per reperirli.
Io ho scritto a ottobre-novembre al recapito che hai dato e mi hanno risposto dandomi un numero telefonico, quando io desideravo solo sapere quello che ho riportato sopra.
Ti puoi gentilmente informare ?
Credo che sia una cosa che possa essere valida per molti.
Ti ringrazio.
febbraio 10th, 2009 at 13:27
Ritorno su una domanda gia’ posta: possiamo sperare di vedere tradotto ”The tragedy of errors” di Ellery Queen? E’ vero, si tratta solo dell’abbozzo di un romanzo: ma per i queeniani sarebbe bello poterlo apprezzare, magari come appendice a un altro titolo del grande Ellery: senza dimenticare che quest’anno cade l’80.mo anniversario della pubblicazione negli Usa de ”La poltrona n. 30”, quindi della nascita di Queen scrittore-investigatore. Che ne dite?
febbraio 11th, 2009 at 01:11
Meno male che almeno Mariano mi legge !
Spero che qualcuno ci legga : veramente The Tragedy of Errors non si tratta di un abbozzo ma di un vero e proprio romanzo rimasto solamente purtuttavia allo stato di canovaccio in quanto la morte di Lee fece sì che non fosse completato. Un romanzo di 222 pagine, pubblicato da Crippen & Landru che ha anche pubblicato uno straordinario radiodramma di Carr rimasto ad oggi ancora inedito in Italia, “Speak of the Devil”.
febbraio 11th, 2009 at 12:48
Le 222 pagine dell’edizione di Crippen & Landru comprendono anche molte testimonianze e saggi sull’opera queeniana. A me piacerebbe che il volume venisse integralmente tradotto, ma mi accontenterei anche se il solo ”canovaccio” venisse editato, magari come bonus in calce a un altro romanzo. Ripeto, sarebbe un buon modo per celebrare gli 80 anni di Ellery. Amici del Giallo, battete un colpo… Anche per il radiodramma di Carr citato da Piero!
febbraio 13th, 2009 at 23:28
Gentili lettori,
come già Vi ho comunicato diverso tempo fa, tutte le uscite future nel Giallo Mondadori vengono segnalate sul blog prima dell’uscita nelle edicole. Purtroppo non ci è possibile (per ovvie ragioni tecniche) affermare in anticipo cosa sarà pubblicato e quando.
Certo della Vostra comprensione.
Cordiali saluti.
febbraio 13th, 2009 at 23:41
Questo si era capito, Dario.
Si voleva solo chiedere a te che potevi fare da tramite oppure ad altri consulenti (Boncompagni, tanto per fare un nome), se ci sia speranza di vedere tali cose un giorno pubblicate sui vostri periodici, tutto qui.
Se poi ci vuoi dire che non si vuole farlo per non favorire dei possibili concorrenti, allora è altra cosa.
Tempo fa, tuttavia, quando ce le davamo di santa ragione come tra tifoserie avverse, intervenne Boncompagni, rispondendo a me personalmente, sul BLOG, e anticipò delle cose che sarebbero uscite : tra l’altro disse che era in fieri per l’uscita proprio REQUIEM per PHILIP BANTER di Bardin.
Quindi..qualcosa la si può dire.
Se non la puoi dire tu, speriamo almeno che ce la dica Mauro.
Anche se ti comprendiamo.
febbraio 14th, 2009 at 09:52
Vi posso segnalare (ma forse è già stato fatto da qualche parte del blog) che da Venerdì 20 febbraio con la “Repubblica” o con “L’espresso” si può avere la collezione storica gialli Mondadori., Il primo è “La strana morte del signor Benson”.
febbraio 14th, 2009 at 17:54
Questa non la sapevo !
Magico Fabio, non potevi che essere tu : il Lasker del Blog !
Ma se alludi alla ristampe anastatiche dei Gialli storici, questa fu fatta da altra testata anni fa : per es. proprio La strana morte del Signor Benson, io ce l’ho !
febbraio 14th, 2009 at 17:59
Porc…Ti mancasse mai qualcosa!
febbraio 14th, 2009 at 20:02
La ristampa dal secondo in poi, caro Lasker.
Dei Gialli storici ( si intendono quelli anteguerra : tra cui uno splendido Steeman mai più ristampato) ovviamente !
Per chi non lo sapesse, il buon Fabio oltre che essere innamorato come tanti di noi di Gialli, è un maestro di scacchi ; e Lasker fu un grande Campione mondiale di scacchi : fu sconfitto da Capablanca.
febbraio 15th, 2009 at 00:04
Se mi paragoni a Lasker gli fai piglià un accidente nella tomba. Ma tornando a bomba, che ci va anche di rima, e cioè ai libri Mondadori segnalati da questo blog, invece di fa tante chiacchiere andate, comprate, leggete e riferite!
febbraio 15th, 2009 at 10:28
Devo dire che non sono Lasker e neanche pensionato e quindi i libri li leggo solo nei tempi morti; e non sono neanche il grande Caio Giulio Cesare, se è a lui e al suo Veni Vidi Vici..che ti riferisci.
Ieri ho letto 60 pagine di Bardin mentre il Boileau & Narcejac non l’ho ancora letto.
Quando avverrà, riferirò a dovere.