Giallo Mondadori: quale il migliore?

dicembre 22nd, 2008 by Moderatore

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Migliaia di numeri, speciali, antologie di ogni sorta…Quale sarà per i lettori del Giallo Mondadori il romanzo più bello scoperto grazie a questa splendida collana? Fatecelo sapere.

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37 Responses

  1. Marco Piva

    E’ difficilissimo scegliere UN SOLO ROMANZO in migliaia di uscite….praticamente per 2/3 della mia vita i Gialli Mondadori sono stati un acquisto costante e molto atteso.
    Ho scoperto tantissimi autori validi, ho sognato, mi sono entusiasmato e ho provato pure diverse soluzioni.
    Fare una scelta unica è troppo riduttivo…ma se proprio devo opto per un romanzo di John Dickson Carr
    “Delitti da mille e una notte” ecco l’ho sparata :-)

  2. Marco Piva

    errata corrige: non diverse soluzioni ma diverse delusioni.
    Scusate…lapsus!!!

  3. Piero

    Come si fa a scegliere un solo romanzo…non si può. Vale sempre il discorso che facemmo Luca e poi io per Carr: non ritenevamo si potesse fare per un solo romanzo.
    Addirittura qui non è il discorso di un solo romanzo per autore ma addirittura IL ROMANZO PIU’ BELLO SCOPERTO GRAZIE A…cosa ? GIALLO MONDADORI O CLASSICI DEL GIALLO ? Perchè almeno così sarebbero 2 !
    Dario, fosse stata un’inchiesta per I BASSOTTI di Polillo, già sarebbe stato cervellotico fare una classifica, e non sono neanche 60; figurarsi per oltre 3200-3300 romanzi !
    Almeno proponi la stessa cosa per autori..; o almeno per generi..
    Così si potrebbe nominare il romanzo più bello hard-boiled, quello psicologico, quello deduttivo, quello camera chiusa, quello poliziesco, noir, psicanalitico, e così via: Almeno non ci si troverebbe in seria difficoltà.
    Uno come me che ne ha letti più di 1500 è in serissima difficoltà; figurarsi Luca Conti o Mauro Boncompagni…

  4. Piero

    Beh, forse più di 1500 è troppo.
    Ma 1200-1300 certamente.
    Si potrebbe dire anche, quale sia il migliore Giallo che hai letto negli ultimi trent’anni, vent’anni o dieci anni, e così si ridurrebbero a 3 autori : certo che per es. Carr, che fu buttato quasi tutto fuori in due tre anni, sarebbe problematico.
    E poi rimarrebbe anche un’altra obiezione : chi ha letto un autore non su questa collana ma su altra della Mondadori, cosa dovrebbe fare ?
    Io ho per es. pochi romanzi della Christie in Giallo o Classico e moltissimi nella serie degli Oscar del Giallo degli anni ’80 : che faccio ?
    Analizzo solo i pochi Christie del G.M. o C.G.M. ?

  5. Piero

    Errata corrige. Mi ricordavo male : il discorso, Luca e poi io non lo facemmo per Carr (l’ho fatto per una cosa su Anobii) ma per la Millar.

  6. Dario Geraci

    Nessuno scandalo suvvia..!
    Vi chiedo di segnalare i romanzi ai quali siete più affezionati non quali siano oggettivamente i migliori!
    Su, fuori i nomi

  7. HelRick

    IL dovere di uccidere di Kernik..non sarà il piu bello (su migliaia di numeri è una cosa impossibile indicare il piu bello), ma è un romanzo dala potenza devastante! Quelli di Lansdale hanno lasciato il segno. E Genna. Un grande italiano!

  8. Gundam70

    Piuff! Non ho ancora trovato nulla meglio di Nero Wolfe di Rex Stout.
    Pero’ se devo scegliere qualcosa di piu’ moderno, il mio scrittore preferito e’ John Katzembach. Dovendo scegliere un titolo fra tutti, direi “L’analista” proposto il 18 Agosto 2005 con il nr 2881.
    Kernik… ce l’ho ma non l’ho ancora letto. Mi sto perdendo qualcosa?

    Buone feste
    Gundam70

  9. Marco Piva

    Un’altro capolavoro assoluto è “L’alienista” di Caleb Carr

  10. Fabio Lotti

    Non dovendo scegliere il più bello per me è facile. Scelgo quello o quelli dove sono incastonati gli scacchi come “Poirot e i quattro” dell’Agatha internazionale o “L’enigma dell’Alfiere” di Philo Vance. E così metto a braccetto le mie due grandi passioni.

  11. Fabio Lotti

    Naturalmente l’autore di “L’enigma dell’Alfiere” è S.S. Van Dine ma ormai sono alla frutta…

  12. Alessandro

    L’ora blu di T. Jefferson Parker.
    Non è il più bello dei Gialli Mondadori che ho letto, ma mi coinvolge come medico pneumologo.
    Una splendida figura di donna ed un detective affetto da un tumore polmonare. Da rivalutare
    N.B.: anche il Senzanome di Pronzini è ugualmente indimenticabile.

    Auguri a tutti

  13. Alessandro

    Grazie a “I Gialli Mondadori” ho scoperto Paul C. Doherty (a parte i vari Carr, Van Dine, Ellery Queen e gli altri grandi classici che ho letto tutti); difficile scegliere il romanzo più bello, forse “La galleria dell’usignolo”.

  14. Alessandro

    Diciamo Alessandro B., per distinguermi da chi mi ha preceduto.

  15. Piero

    Non riesco a decidere : ce ne sono così tanti bellissimi…

  16. Piero

    Fabio, stai alla frutta, e non hai cominciato ancora il cenone ?

  17. Piero

    Beh, mi consola che Alessandro abbia scelto “La Galleria dell’usignolo” che è una Camera.
    Ma seppure bellissimo, non è il mio (eppure mi piace molto Doherty).
    Dario ha buttato che non NON NECESSARIAMENTE DEV’ESSERE TRA I MIGLIORI, ma solo il più afffezionato : fosse facile.. Devo allora scegliere tra :
    “Il mistero delle Croci Egizie” di E.Queen, “Delitti da Mille e una notte” di J,D.Carr, “Morte dal cappello a Cilindro” di C.Rawson, “Dalle Nove alle Dieci”di A.Christie, “Tragedia in Casa Coe” di S.S. van Dine, “Uno sconosciuto nella mia tomba” di M.Millar, “L’undicesimo piccolo indiano” di Jacquemard-Sénécal, “La quarta porta” di P.Halter, perchè sono quelli che per varie e diverse ragioni sono più legato.
    Tra loro sceglierò “il più”: devo pensarci.

  18. Piero

    si legga “quelli a cui per varie e diverse ragioni sono più legato”

  19. Andrea Franco

    Uno solo, eh?
    Nessun dubbio:
    87° distretto, tutti presenti
    Ed Mcbain

    buone feste

  20. Bernardo Cicchetti

    Salve a tutti

    Questo gioco m’intriga. Beh, evitando i soliti nomi, direi: Messiah di Starling.
    Buon anno a tutti.

  21. Quiller

    @Bernardo Cicchetti: ma sei per caso il traduttore dei primi, mitici romanzi di Tim Powers per Fanucci?

  22. Silvia

    A me sono piaciuti molto i due romanzi di Hake Tlabot, ‘L’orlo dell’abisso’ e ‘Terrore nell’isola’, e il ‘Caso dei fratelli siamesi’ di Ellery Queen.
    Attraverso la lettura di questi libri ho iniziato ad apprezzare quei romanzi gialli in cui la natura si unisce all’azione dell’uomo nella costruzione della suspense.

    La scoperta di Hake Talbot la devo interamente ai Classici del Giallo Mondadori. Grazie!

    Se posso approfittare del post per esprimere un desiderio, sarei grata a Mondadori se potesse pubblicare ‘A funeral in Eden’ di Paul McGuire.

    Tanti Auguri di Buone Feste :)

  23. Alessandro B.

    X Piero
    Anche a me piacciono molto i delitti di camera chiusa. Siccome li ho letti tutti, qual’è il giallo di Doherty che preferisci?

  24. Stefano Pigozzi

    Prega Detective, ( Brown’s Requiem) di James Ellroy. Perchè è il romanzo d’esordio di un mito vivente & scrivente.

  25. Paolo P.

    Tra i titoli pubblicati in questi ultimi anni, sicuramente “La testa di creta” di Nicholas Blake.

  26. Alberto

    Forse non i più belli, ma certo i più sorprendenti: “Il gatto e il topo” di Christianna Brand e “La morte sa leggere” di John Dunning.

  27. Luca Conti

    Il romanzo di John Dunning è in effetti straordinario, e meriterebbe assolutamente una ristampa, così come “Le ceneri del corvo”, spettacolare libro che ripesca alcuni dei grandi temi del miglior Ellery Queen. Se non lo conoscete, cercatelo senza esitazione: è un piccolo capolavoro.

    Per quanto mi riguarda, il mio voto va all’ “Ultimo vero bacio” di James Crumley, grazie al quale (era il 1981, avevo 19 anni) ho deciso di diventare traduttore. La mia missione nella vita era ritradurre quel romanzo, e ci sono riuscito…

  28. Piero

    Dario mi perdoni, ma Alessandro mi ha fatto una domanda, solo non ho capito se egli faccia riferimento a quello che ha letto da lettore mondadoriano o da lettore tout-court.
    Rispondo brevissimamente.
    Siccome ho nel cuore Glauco Onorato, Aldo Reggiani, Arnoldo Foà, Tino Bianchi, Gianni Musy, e soprattutto Adalberto Maria Merli (come tutta una generazione), mi piacciono molto i Doherty firmati Grace e quelli PIEMME della serie Shallot. Ugualmente bellissimi sono quelli del ciclo Athelstan, sotto John di Gaunt.
    Non mi piacciono quelli ambientati nell’Egitto; poi c’è la serie Corbett di cui anni fa furono presentati dei volumi dalla Hobby & Work tra cui la Camera Chiusa di Il Diavolo in St. Mary (piuttosto ingenua) che è così così. E poi vi sono delle altre serie : su Alessandro il Grande, etc.. edito da Newton Compton (non mi son piaciuti).
    Per me, il meglio è stato pubblicato da Mondadori e Piemme : solo che Piemme ne ha fatti 3 e Mondadori una caterva !
    A monte di tutto, se la domanda era per i Doherty mondadoriani, la risposta è LA CASA DELLE OMBRE
    Se è invece riferita all’intero corpus, il mio Doherty preferito a tutt’oggi è GLI ARTIGLI DEL DIAVOLO (ma sto leggendo il Calice avvelenato).
    Per altre domande, che esulano dalla discussione in tale sede proposta da Dario, basta venire su Anobii, il gruppo su Carr e mi cerchi lì (ho identico Nickname che è poi il mio nome).

  29. Piero

    Se devo esprimere un nome unico che preferisco, ma che non necessariamente debba essere il migliore (ma forse lo è..forse), quello è
    Clayton Rawson : Morte dal Cappello a cilindro – Classici del G.M. n.417 (con la famosa dissertazione sulle camere chiuse), che mi piacque tanto da giurare che semmai avessi scritto un romanzo ci avrei messo delle Camere Chiuse (l’ho fatto: concorso Tedeschi ! Ma non ho trovato allora il mio mentore).
    Se dovessi affiancarlo con altri due, direi Il Mistero delle Croci Egizie di E. Queen che mi convinse a continuare a leggere Gialli. E “L’Occhio di Giuda” di Carter Dickson, che formò il mio pallino per la Camera chiusa (che non avevo citato in una mia precedente), molto prima che leggessi Rawson. In sostanza non avrei letto mai Rawson se non avessi letto Carter Dickson.

  30. Bernardo Cicchetti

    Beh, sì. Sono io il traduttore dei Powers. Credo che ne abbiamo tutti un po’ nostalgia.

  31. Bernardo Cicchetti

    Il messaggio precedente era ovviamente per Quiller. Mi scuso per la comunicazione personale. Auguri a tutti

  32. Piero

    Io sarei curioso di sapere quali libri preferiscano i critici : Luca si è espresso (non dico che avrei detto sicuramente Crumley ma siccome lui ne ha una predilezione, lo avrei messo tra i papabili, assieme al Rawson che pensavo fosse uno dei suoi preferiti) ma io desidererei tanto conoscere il giudizio di Igor Longo, Mauro Boncompagni, Lippi, Crovi,Altieri, Dazieri, anche il suo, Geraci ( Goodis ? Cheyney ? Chase ? Hammett ? Spillane? Non dica Talbot altrimenti mi viene un infarto! ). Credo che sarebbe interessante. Ovviamente poi dovrebbero motivarlo, come ho fatto io, altri lettori e lo stesso Luca.

  33. giulio

    il migliore scrittore:
    james hadley chase
    il miglior romanzo:
    inferno a Paradise City

  34. Franco Z.

    Avrei voluto dire Ellroy (Prega Dedective) oppure Crumley (L’ultimo vero bacio), ma sono stato preceduto.
    Allora, dico Come sbancare il lunario – Bank Shot, vecchio Giallo da me ritrovato alcuni anni fa e che mi ha fatto scoprire il grandisso Donald E. Westlake.

  35. bayli

    Credo che una volta si leggessero molti più gialle di ora. Mi ricordo che da bambino delle elementari (parlo della fine degli anni ’50) era difficile che entrassi nella casa di qualche mio amico e non trovassi sopra un tavolino un giallo. Li guardavo con curiosità, erano così diversi dal mio sussidiario o dagli altri libri che leggevo. La copertina mi attirava: gialla, con quel cerchio rosso all’interno del quale si vedeva una immagine. Non potevo leggerli, non erano letture adatte ad un bambino di 8 o 9 anni qual’ero io (per la verità non mi facevano leggere neanche i fumetti), così mi dicevano. Ovviamente la curiosità era grande. A 12 anni, però, li leggevo e la curiosità si era trasformata in autentica passione. La passione, ben presto, divenne desiderio di collezionali, di cercarli sulle bancarelle, nei mercatini, ovunque. Il risultato è che ora ne ho 2200 come collezione e 600 come doppioni. Trovare tra questi il preferito per me è difficile. Ne ho letti così talmente tanti che non me li ricordo neanche più, mi si confondono. Ho letto con avidità i romanzi di Frank Kane, di Rex Stout, di wallace, di S.S Van Dine, di E.S. Gardner e di tanti altri, ma avevo un’autentica passione per Hartley Howard ed il suo Glenn Bowman. Ma, forse, quello che ricordo con più affetto è il primo che ho letto: Poirot a Style Court. Come si dice…il primo amore..
    Un saluto ed un augurio a tutti.

  36. augusto

    “La donna fantasma” di Woolrich

  37. guglielmo giaccherino

    Evan Evans e la miniera stregata

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